Il WWF Taranto presenta alla comunità l’Ecomuseo Palude La Vela e del Mar Piccolo. L’incontro si svolgerà a Taranto, venerdì 23 novembre 2018, a partire dalle ore 9.30 e fino alle 13, presso la Sala Cinema SVAM di Taranto in via Rondinelli.

Durante l’incontro verrà proiettato un video realizzato dal Dipartimento di Zoologia dell’Uni.Ba.nelle acque del Mar Piccolo per il riconoscimento del Ecomuseo del Mar Piccolo denominato Eco.Pa.Mar.

Il progetto, finanziato da Fondazione con il Sud e cofinanziato dal Comune di Taranto, mira a promuovere e a divulgare la valenza naturalistica del nostro territorio e specialmente del Mar Piccolo.

In qualità di capofila progettuale, il WWF Taranto O.A. ha richiesto il pieno coinvolgimento di molti studenti tarantini, affinché diventino più consapevoli di questa grande ricchezza naturalistica del Mar Piccolo, uno scrigno di bio-diversità che custodisce importanti presenze paesaggistiche e naturalistiche.

Programma della giornata

h. 9:30
Saluti del Colonnello Gianluca CAPASSO | Comandante SVAM; Saluti del Dott. Marco DADAMO | Direttore Riserva Palude La Vela

h.10:00
Intervento Prof. Giuseppe CORRIERO | Resp. Dip. di Zoologia Uni.Ba.

Le specie bentoniche di interesse conservazionistico del Mar Piccolo(Presentazione del video subacqueo realizzato dal Dipartimento)

  • h.10:30
    Sorveglianza e monitoraggio avifauna nella Palude La Vela a cura del Dott. MarcoD’ERRICO, Resp. Comitato Scientifico WWF Taranto
  • h.11:00 Educazione ambientale, guida alla scoperta del nostro patrimonio naturale a cura di Roberta TRANI, componente del Comitato Scientifico WWF Taranto
  • h.11.30 Chiusura dei lavori a cura del Dott. Fabio MILLARTE presidente del WWF Taranto Onlus associazione Capofila del progetto Eco.Pa.Mar.

Il WWF Taranto Onlus

Il WWF Taranto Onlus è un’organizzazione ambientale internazionale no profit, che, con
l’aiuto dei cittadini e il coinvolgimento delle imprese e delle istituzioni, contribuisce
incisivamente a conservare i sistemi naturali in Italia e nel mondo.

Si tratta della sezione che ha sede a Taranto ed è il soggetto responsabile per tutta la durata del progetto dell’Eco.Pa.Mar.

Questa si occuperà di coordinare tutte le attività dei partners, di presidiare e sorvegliare il territorio, con uno specifico programma di monitoraggio, focalizzandosi sull’avifauna in quanto maggiormente rappresentativa nell’area di interesse. Inoltre effettuerà il recupero della fauna selvatica in difficoltà rinvenuta presso la Riserva e nell’area dell’Ecomuseo.

Le attività educative saranno rivolte a tutta la cittadinanza ed in particolare alle scuole sull’importanza della natura, della salvaguardia, dell’integrità degli habitat e sulle opportunità che ciò implica.

Il fine ultimo sarà quello di iscrivere l’Eco.Pa.Mar all’elenco
regionale degli Ecomusei e successivamente a quello nazionale, per entrare nella rete eco
museale europea. Questo porterà alla creazione di nuove opportunità di un’economia solidale e di un turismo responsabile e sostenibile.

La Riserva Palude La Vela

La Riserva Naturale Regionale Orientata Palude La Vela è un’area protetta demaniale di 116 ettari che sorge lungo le sponde del secondo seno del Mar Piccolo.

Dal 1996 Oasi del WWF che ne cura la tutela e la valorizzazione naturalistica, svolgendo attività di educazione ambientale per la salvaguardia degli ecosistemi e delle risorse naturali. Dal 2006 èriconosciuta come “Riserva Regionale Orientata” compresa nel SIC IT9130004 “Mar Piccolo” in quanto caratterizzata dalla presenza di flora e fauna indispensabili per la conservazione della biodiversità.

La Riserva è un sito costiero della rete “natura 2000”caratterizzato da depressioni costiere con vegetazione alofila, saline ed un corso d’acqua dolce chiamato Canale D’aiedda.

L’area del Mar Piccolo, dove sorge la Riserva Palude La Vela, si caratterizza per la presenza di un substrato impermeabile che ha consentito la formazione di una zona paludosa di transizione tra acque dolci e salate’habitat ideale dimolte specie avifaunistiche di interesse comunitario come il cavalluccio marino, la pinna nobilis, il fenicottero rosa e la tartaruga Caretta Caretta.

Nonostante la forte azione antropica dell’uomo il Mar Piccolo viene considerato come un deserto biotico, si registra quella che molti scienziati definiscono “il paradosso del Mar Piccolo”, ovvero un bacino in cui avvieneancora il processo evolutivo della speciazione, e dove la vita anziché estinguersi si adatta portando alla nascita di nuovi organismi.

Il progetto Eco Museo

L’Ecomuseo è un museo diffuso sul territorio che opera per la protezione, valorizzazione efruizione della Riserva Palude La Vela. L’Ecomuseo risponde alle emergenze ambientali,naturali e antropiche mettendo inoltre a sistema le numerose manifestazioni della cultura materiale e immateriale affinché costituiscano un incremento nella catena dei valori per larivalutazione dell’intero Mar Piccolo Riserva Regionale Orientata e di monitoraggio dellespecie avifaunistiche e botaniche che popolano l’intera area nei diversi periodi dell’annononché oggetto di azione.

Il progetto, a cura del WWF Taranto, mira a promuovere lo sviluppo sostenibile di un’area digrande pregio naturalistico – storico – culturale per una gestione integrata che salvaguardi e rilanci l’intero secondo seno del Mar Piccolo.

L’ECOMUSEO valorizza la fruizione della riserva attraverso il coinvolgimento attivo degliabitanti della città di Taranto che, attraverso le attività di escursione e di esplorazione della riserva, forniscono dati per lo studio e la ricerca e di conseguenza, per la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale del Mar Piccolo. Eco. Pa. Mar. sarà un ecomuseo diffuso sul territorio che si propone di documentare, conservare, valorizzare la biodiversità della Riserva oltre che le numerose manifestazioni di cultura materiale e immateriale della zona. L’obiettivo è la realizzazione di una rete locale no profit che operi per la protezione, fruizione e promozione della Riserva Palude La Vela e per la creazione di una buffer zone socio-economica atta a riqualificare l’area protetta e l’intera zona del Mar Piccolo nella direzione della sostenibilità ambientale, economica e socioculturale.

L’impatto più importante è relativo alla comunità tarantina, in quanto l’area eco musealediverrà un luogo di interesse naturalistico attrezzata e quindi fruibile da tutti. Un’occasione di rilancio sociale ed economica per la città. L’Eco.Pa.Mar prevede una rete collaborativa di partner per l’ottimizzazione della fruizione sostenibile dell’area in quanto verrà inserito nella rete ecomuseale regionale e in seguito nella Local Words, ovvero rete ecomuseale europead’interesse nazionale. La Riserva e il secondo seno del Mar Piccolo, hanno una grandevalenza culturale, sociale e ambientale. Quest’aria, infatti, ha rappresentato lo scenario di importanti ritrovamenti archeologici millenari come le tombe del neolitico; inoltre, l’interazona è un sito di unicità geologiche e biologiche d’importanza mondiale come attestato dallaletteratura scientifica a riguardo. In fine la zona rurale adiacente (tratturi, vecchia ferrovia, canali, ext..) potranno diventare ulteriori punti di interesse turistico/culturali.