Anche in questo periodo in cui gli eventi pubblici non sono possibili per le ormai ben note restrizioni legate alla pandemia da Covid-19, una data così importante come quella del 25 novembre non poteva essere ignorata.
Il lavoro che viene svolto quotidianamente nei centri e sportelli antiviolenza, negli uffici dei servizi sociali dei comuni e negli enti del terzo settore trova la giusta visibilità e contribuisce a tenere alta l’attenzione su una piaga, quella della violenza sulle donne, che non registra alcuna battuta di arresto.
Anzi, al contrario, in questo periodo di restrizioni, di forzata permanenza a casa, i dati confermano che le quattro mura si sono trasformate in una gabbia infernale, troppo spesso mortale. A maggior ragione quindi, oggi, dobbiamo far sentire maggiormente la voce di chi lavora quotidianamente affinché le donne vittime di violenza trovino il coraggio e la motivazione a denunciare e a uscire dal circuito di violenza in cui vivono, costruendo reti e percorsi facilitanti per le donne (anche di sostegno al reddito), in linea con le indicazioni regionali.
Le iniziative a contrasto della violenza sulle donne
Nel mese di ottobre, in modalità agile si è tenuto un incontro tra Ufficio di Piano, i servizi ASL del Consultorio Familiare, nella persona della dott.ssa Antonella Traversa e del CSM, nelle persone della dott.ssa Anna Annicchiarico e dott.ssa Enza Serio, unitamente alle assistenti sociali dei comuni di Ambito e alle operatrici dello Sportello Antiviolenza dell’Ambito 6/TA dell’Associazione Alzaia Onlus.
La videoconferenza, utile a fare il punto sui servizi resi dai diversi enti, si è conclusa con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra i vari organismi competenti e istituendo il tavolo per il coordinamento della rete territoriale antiviolenza.
Il protocollo EMI dell’Ambito 6/TA, secondo le Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza nei confronti delle persone minori per età della Regione Puglia del 2018, prevede anche l’inserimento nel team di una professionista nell’ambito del maltrattamento e del trauma, ritenuto imprescindibile nelle situazioni di violenza assistita sui minori.
Nel protocollo sono specificate le competenze e gli impegni di ogni servizio firmatario e garantisce dunque una presa in carico globale della donna vittima di violenza e dei minori eventualmente coinvolti.
Le attività di sensibilizzazione
Nell’ambito della sensibilizzazione, l’Associazione Alzaia Onlus, che da anni è impegnata a contrastare ogni forma di maltrattamento di genere attraverso la promozione di attività legate al cambiamento culturale, alla sensibilizzazione e prevenzione del fenomeno della violenza su donne e sui minori, promuove in questi mesi una serie di iniziative che coinvolgono associazioni, attività commerciali, università, scuole e cittadinanza al fine di non abbassare la guardia su questo delicato fenomeno.
Due progetti rivolti alla cura del sè
Le donne che provano a rinascere, spesso, hanno rinunciato a sé stesse e per una vera ripartenza occorre coltivare l’amor proprio, lo stare bene con sé stesse. Ecco perché le operatrici di Alzaia hanno confezionato due progetti, rivolti alla cura di sé.
Il primo dei progetti è “In dono la prevenzione”, realizzato in collaborazione con LILT (Sezione di Taranto) grazie alla quale verrà data la possibilità a 10 donne che negli anni sono state seguite dall’Associazione Alzàia, di sottoporsi a visite ginecologiche gratuite.
A questo progetto si aggiunge “Ri-generarsi” che invece prevede un momento di benessere gratuito presso lo Studio S. Estetica e benessere.
Il laboratorio sartoriale
Inoltre verrà dato avvio al Laboratorio Sartoriale per la realizzazione di shopping bag interamente cucite a mano, rivolto ad alcune donne prese in carico da “Sportello Donna” nel corso degli anni.
La ricollocazione nel mondo del lavoro è un altro elemento fondamentale per uscire dalla violenza e le attività artigianali costituiscono un’ottima opportunità per molte di loro.
La sensibilizzazione nelle scuole
Infine, negli istituti scolastici superiori dell’Ambito territoriale dopo il 25 novembre, verrà proposta la visione del video “L’amore (im)perfetto” con la collaborazione dell’attrice e monologhista Daniela Baldassarra (testi e voce) e le opere a fumetti dell’artista Gianfranco Vitti, che si propone, anche se virtualmente, di entrare nella scuole e nei contesti in cui crescono e operano giovani uomini e donne per avviare conversazioni, riflessioni e necessarie rivoluzioni culturali sul ruolo della donna e sui pregiudizi che ruotano intorno ad essa, a partire dalle nuove generazioni. Il video sarà anche pubblicato sui canali social proprio a partire dal 25 novembre.
Le panchine rosse
Sul territorio comunale inoltre, sono previste anche altre iniziative, tutte patrocinate dal Comune di Grottaglie. La prima è l’iniziativa “Per non farla Franca” promossa dalla Compagnia del Teatro Jonico Salentino, che rinnova il suo impegno nella sensibilizzazione per una cultura della non violenza, colorando in rosso e decorando 4 panchine ubicate nelle seguenti piazze di Grottaglie: Piazza San Francesco, via Matteotti angolo via Madonna di Pompei, piazza Unicef, piazzetta Giovanni Paolo II.
Le panchine rosse rappresentano ormai in tutto il mondo il simbolo della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, una violenza che spesso si veicola con il linguaggio. Le parole invece scritte sulle panchine risuonano come invito al rispetto di sé, e fanno appello all’autodeterminazione delle donne attraverso le voci di donne che hanno fatto grande il teatro e il cinema italiano.
Conversazione sulle donne che hanno fatto la storia
Proposto e organizzato dal club Soroptimist di Grottaglie, il 25 novembre alle ore 16,30 si svolgerà il webinar “Conversazione sulle donne che hanno fatto la storia”, un evento che mira ad aprire una finestra sulle maggiori figure femminili che si sono distinte nella storia ma che la storia non mette assolutamente in evidenza: questo ci conferma come è quanto sia radicata la cultura patriarcale e profondamente penalizzata l’acquisizione di concrete pari opportunità per le donne.
Inoltre, in occasione della realizzazione del progetto “Orange the world” che il Soroptimist International sta realizzando il tutto il mondo, anche a Grottaglie, dal 25 novembre al 10 dicembre, giorno del Soroptimist Day, sarà illuminata la Caserma dei Carabinieri, presso cui nel 2017 è stata inaugurata “Una stanza tutta per sé”, un luogo accogliente per l’ascolto delle donne preparato e allestito dalle socie Soroptimist di Grottaglie, oltreché un monumento in via di individuazione.
Un fenomeno drammatico che riguarda tutti
“La violenza sulle donne non è solo un problema che riguarda le donne. È un fenomeno drammatico che riguarda tutti, così come drammatica è la sua diffusione crescente.
Violenza domestica, violenza sessuale, stupro, molestie, tratta, prostituzione forzata, mutilazioni genitali sono solo alcuni dei termini entrati almeno in parte nel linguaggio corrente, che tuttavia non suscitano ancora un dibattito sufficientemente avvertito sulle cause profonde di ciò che avviene e si reitera tra le mura domestiche e che appare normalità condivisa.
La scelta di coinvolgere e accogliere le iniziative delle diverse realtà esistenti sul territorio, deriva dalla necessità di costruire insieme relazioni rispettose con interventi dedicati e, dove possibile, collegando gli interventi, ad un lavoro che dia continuità e prospettive al cambiamento culturale necessario.
Lavorare insieme su una presa di coscienza della propria identità di genere e su una relazione tra pari in ottica di rispetto e apprezzamento delle differenze per una crescita emotiva e dei sentimenti più autentica e rispettosa, farà sì che sulla violenza di genere si accendano i riflettori non solo in occasione della Giornata Internazionale del 25 novembre, ma tutti i giorni.” Marianna Annicchiarico, Assessora alle politiche sociali e pari opportunità del Comune di Grottaglie.