Ad un anno dalla scomparsa dell’amato artista Leo Pantaleo, Luca Lippolis, in collaborazione con Teatro Orfeo e ANT – Associazione Nazionale Tumori – ripercorre la vita, le passioni e l’arte del compianto maestro attraverso una mostra temporanea allestita nel foyer del teatro Orfeo dal 09 al 16 aprile ripercorre la vita, le passioni, l’arte del compianto maestro.

La mostra vuole essere uno sguardo su un artista tarantino che ha attraversato il panoama culturale della seconda metà del novecento e l’inizio del nuovo millennio, lasciando una traccia indelebile del suo stile e talento nella pittura e nel mondo dello spettacolo italiano.

Un artigiano dello spettacolo, come amava definirsi Leo Pantaleo, un artista a tutto tondo come lo definivano coloro che hanno apprezzato le sue opere, con un estro creativo che possiamo ammirare nei suoi quadri, nella sua recitazione, drammaturgia, regia e costumistica teatrale.

Nella mostra si ammirerà il Pantaleo giovane che muove i primi passi nella recitazione nella compagnia teatrale i “Ragni” con la regia della maestra Lucy Di Palma fino ad arrivare ad essere diretto da grandi registi italiani come Peppino Patroni Griffi, Giorgio Strehler, Orazio Costa, Antonio Calenda nel teatro e Roberto Rossellini nel cinema, a lavorare a fianco di attori come Massimo Ranieri, Gigi Proietti, Alberto Sordi, Silvana Mangano e tanti altri. Si ammirerà il Pantaleo pittore che vendeva le sue opere per pagarsi i corsi di recitazione a Roma, l’autore – regista Pantaleo con spettacoli come “La signora delle camelie”, “Anna Fougez, il modo parla io resto”, ”Vento di tramontana” con un Pantaleo costumista grazie alle sue originali e fantastiche creazioni di costumi teatrali.

Pantaleo è stato un artista poliedrico che ha fatto della bellezza, dei sentimenti e della sua espressione creativa una musa ispiratrice di arte e vita.

L’evento culturale nel giorno di apertura il 9 aprile sarà caratterizzato dalla proiezione dei due cortometraggi diretti da Leo Pantaleo: “Ballata alla città dei due mari” e “L’Assrum.” Opere presentate nei concorsi cinematografici nazionali ed internazionali che hanno premiato l’Assrum come miglior corto al 57° Festival Internazionale del Cinema di Salerno.

Un’ occasione di solidarietà in quanto nella serata inaugurale e durante tutta la durata dell’esposizione saranno raccolti dei contributi volontari da devolvere all’ANT per ringraziarli dell’assistenza che forniscono agli ammalati di patologie oncologiche di questa martoriata terra.

Si ringrazia il personale medico, i volontari ANT e i fratelli Luciano e Adriano Di Giorgio, proprietari del Cinema Teatro Orfeo, per la loro disponibilità e l’entusiasmo dimostrato nell’organizzazione dell’evento. Si ringraziano, inoltre, lo scenografo Mario D’Amico per l’allestimento della mostra, Paolo Bazzoni per il progetto grafico e Carla Tedesco per la preziosa collaborazione per la scelta del materiale da esporre.