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Nuovo appuntamento con la rassegna “Sipario si legge”.

Il prossimo 5 febbraio alle 18:00 il palco del Teatro Fusco ospiterà la presentazione dell’ultimo libro dell’autrice abruzzese Donatella di Pietrantonio: Borgo Sud, edito da Einaudi.

Si tratta del seguito diretto della precedente opera dell’autrice (L’arminuta – ndr), e, come ci si aspettava, Borgo sud conserva il marchio di fabbrica di Donatella di Pietrantonio: un’ambientazione vicina al vissuto della scrittrice, quella che dipinge un Abruzzo aspro e ostile nei confronti della protagonista, che fa da sfondo all’analisi degli aspetti più reconditi del rapporto madre-figli.

Un evento della Rassegna “Sipario, si legge”

L’evento, realizzato in collaborazione con la libreria Ubik, vedrà, oltre alla presentazione dell’opera, anche un dialogo tra l’autrice e Gianmarco Sansolino, giornalista di Canale 85, con interventi dell’assessore alla cultura Fabiano Marti e di Antonio Smiraglia della libreria Ubik.

L’evento sarà trasmesso in streaming sul sito e sulla pagina Facebook del Teatro Fusco e sui canali social di Mondadori Bookstore, Libreria Ubik, Libreria Casa del Libro Cav. A. Mandese, Libreria Ciurma, Libreria Dickens.

Il libro Borgo Sud

BORGO SUD riprende il racconto delle vite delle due sorelle protagoniste de L’ARMINUTA dopo molti anni dalla fine del primo romanzo, concentrandosi quindi non più sul rapporto tra due ragazze, ma tra due donne diverse cresciute in un ambiente aspro, dal quale sono uscite con grande fame d’amore.

L’autrice

DONATELLA DI PIETRANTONIO ha cominciato a pubblicare i suoi romanzi nel 2011 con Mia madre è un fiume, seguito nel 2013 da Bella mia, romanzo che dà voce all’estrema sofferenza figlia del terremoto de L’Aquila del 2009, opera candidata al Premio Strega e vincitrice del Premio Brancati nel 2014 e che le vale il Premio internazionale “città di Penne-Mosca” nel 2020.

La consacrazione arriva nel 2017 con L’arminuta, pubblicato da Einaudi, che le vale il premio Campiello e il Premio Napoli nel 2017. Dallo stesso libro è stata tratta nel 2019 un’opera teatrale omonima, realizzata e prodotta dal Teatro Stabile d’Abruzzo con la regia di Lucrezia Guidone.