La quarta edizione del Mysterium Festival è organizzata dal Comune di Taranto e dall’Istituzione Concertistico Orchestrale “Magna Grecia” con l’alto patrocinio morale della Curia Arcivescovile di Taranto, in partenariato con il MIBACT e l’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e in collaborazione con “Le Corti di Taras”.
Anche quest’anno il cartellone del Mysterium Festival comprende un ampio programma che, dal 16 marzo al 16 aprile prossimi, presenterà una articolata offerta culturale ed artistica in grado di creare una cornice consona e opportuna agli splendidi Riti della Settimana Santa.
Questa quarta edizione vede aumentare ulteriormente il numero delle location in cui si terranno gli eventi, andando così a interessare ulteriori quartiere del capoluogo jonico, conferma il concerto di presentazione a Taranto e a Roma e, novità di quest’anno, toccando anche, solo per alcune date, la città di Matera.
Il concerto inaugurale “Messa di Requiem” di Gaetano Donizetti si terrà giovedì prossimo, 16 marzo, con inizio alle ore 21.00 nella Chiesa di San Roberto Bellarmino, in corso Italia a Taranto (info tel. 099.7304422 – cell. 345.8004520 – tel. 099.4526853).
Lo stesso concerto si terrà anche nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli in Campidoglio (sabato 18 marzo), prestigiosa location nel cuore di Roma, ideale “vetrina” per presentare il Mysterium Festival e promuovere la città di Taranto alla comunità italiana ed internazionale.
Anche quest’anno l’inaugurazione del Mysterium Festival prevede l’esecuzione di una grandiosa opera sacra, la “Messa di Requiem” di Gaetano Donizetti: sarà il grande direttore Gianluigi Gelmetti, una delle più importanti “bacchette” del mondo, a dirigere l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, della quale è Direttore onorario, il coro regionale ArcoPu e un eccezionale cast di voci: il soprano Katarzyna Medlarska, il mezzosoprano Cristina Melis, il tenore Davide Giusti, il baritono Francesco Verna e il basso George Andguladze.
Il compositore bergamasco Gaetano Donizetti, che in quel periodo risiedeva a Napoli, rimase fortemente impressionato dalla notizia della morte del collega Bellini, avvenuta in Francia nel settembre del 1835, tanto da arrivare a scrivere di getto il breve ”Lamento in morte di Vincenzo Bellini” per canto e pianoforte, per poi iniziare subito a comporre in sua memoria la “Messa di Requiem”, partitura però rimasta incompiuta.
La ”Messa di Requiem” fu eseguita per la prima volta nel 1870 a Bergamo, ventidue anni dopo la morte dello stesso Gaetano Donizetti: opera di grande spessore musicale caratterizzata da una profonda spiritualità e da un rigoroso legame con il testo liturgico, è una partitura nella cui esecuzione ha una importanza fondamentale il coro sul quale è stata riposta buona parte dell’espressione lirico-drammatica del compositore bergamasco.
Nella partitura, inoltre, Donizetti ha previsto una alternanza dei numeri chiusi, tra coro e solisti, una scelta che mette in risalto la notevole componente melodrammatica delle pagine solistiche di questo capolavoro, nella cui scrittura Donizetti si ispirò chiaramente al teatro d’opera.
La “Messa di Requiem”, partitura che emana uno straordinario fascino immutato nel tempo, è compresa nell’estesa produzione sacra del compositore bergamasco, certamente meno conosciuta di quella operistica, ma di grande importanza artistica.