Giovedì 31 ottobre “Halloween in Biblioteca” a Taranto.
Unitevi a noi giovedì 31 ottobre dalle 17.30 per letture inquietanti e laboratori terrificanti. Invitiamo tutte le bambine e i bambini da 0 a 10 anni a vivere un pomeriggio da brivido in Biblioteca. Venite mascherati e coraggiosi!
Obbligatoria la prenotazione (max 20 Bambini/e), info e prenotazioni acclaviolab@servizicomunetaranto.it
Dopo circa dieci anni riapre al pubblico la Torre dell’Orologio di Piazza Fontana, uno dei luoghi simbolo della città dei due mari. La cerimonia inaugurale, con la presenza delle autorità cittadine, è in programma sabato 26 ottobre 2024, alle ore 19.
Nell’occasione, l’antico e storico edificio verrà illuminato con un nuovo e scenografico impianto che ne simboleggerà la restituzione alla fruizione pubblica. Artefice della rinascita della Torre dell’Orologio è la Fondazione dal Mare presieduta da Alessandro Maruccia con il supporto del Comune di Taranto. Fondazione e Amministrazione comunale, infatti, hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione del Museo dal Mare all’interno della Torre, nel cuore della Città vecchia.
“Il Museo – spiega Maruccia – è parte integrante del percorso iniziato negli anni scorsi dalla Fondazione e cioè sviluppare e promuovere la filiera culturale, sociale ed economica legata al mare. Il Museo avrà una sezione dedicata alla cultura marinaresca e all’evoluzione delle tecniche di navigazione in cui illustreremo le grandi imprese oceaniche attraverso cimeli e ricostruzioni documentali. Il Museo dal Mare è composto anche da un patrimonio di imbarcazioni vintage vivo e navigante in cui protagoniste sono le barche attraverso la voce degli armatori che raccontano la loro storia e le loro avventure. Il Museo prevede, infine, una sezione dedicata alla storia della Torre dell’Orologio e di Piazza Fontana”.
Una serie di pannelli condurranno il visitatore alla scoperta di notizie storiche sulla Torre la cui edificazione risale al 1750. Nonostante sia uno dei simboli della città bimare, la sua storia è poco conosciuta. Eppure si tratta di uno dei pochi monumenti superstiti della città antica e rappresenta un prezioso testimone delle trasformazioni urbanistiche e sociali che hanno caratterizzato i secoli passati.
I soci e gli esperti della Fondazione dal Mare, nei mesi scorsi hanno svolto accurate ricerche all’Archivio di Stato di Taranto. Un lavoro che ha riportato alla luce storie inedite di vita vissuta riguardanti le attività che si sono succedute nella Torre di Taranto. Anche questi documenti, insieme ad una collezione di foto e stampe d’epoca, saranno esposti nei locali della Torre. Per l’allestimento definitivo del Museo, però, occorreranno alcune settimane a causa del furto di cimeli e altro materiale subito dalla Fondazione nei mesi scorsi.
“Il Museo – aggiunge il presidente Maruccia – sarà un luogo aperto ad eventi culturali, presentazioni di libri, mostre, visite di scolaresche, turisti, cittadini. Vogliamo fare rete con altre realtà e contribuire alla rigenerazione economica, sociale e culturale di Taranto e, in particolare, della Città vecchia”.
In quest’ottica la riaccensione della Torre dell’Orologio di Piazza Fontana è stata inserita nel programma della rievocazione storica del Matrimonio di Maria d’Enghienorganizzata dall’omonima associazione con il patrocinio di Comune di Taranto e Confcommercio e supportata da Taranto Grand Tour. Alle ore 20 di sabato 26 ottobre è previsto, infatti, il passaggio del corteo storico dinanzi al monumento illuminato e restituito nuovamente alla collettività. Completerà il programma della cerimonia inaugurale l’esibizione del Coro dell’istituto comprensivo “Alfieri”, preparato dalle professoresse di Musica Marangi, Panio e Pennarola, che eseguirà due celebri canti dialettali: “Tarde Tà” e “Tramonde a Tarde”.
A Taranto la Biblioteca Acclavio ospita il Talk “la Biblioteca incontra Simonetta Tassinari” autrice del “Il libro rosa della Filosofia”, venerdì 25 ottobre a partire dalle ore 18.00.
È vero che le donne e gli uomini ragionano (e filosofano) in modo diverso? Da che cosa deriva la “cattiva fama” delle donne presso i filosofi? Soprattutto, che cosa ha perso il mondo impedendo al genere femminile di esprimere la propria voce? Scopriremo alcune risposte a queste domande venerdì 25 ottobre, dalle 18:00, durante l’incontro con Simonetta Tassinari, autrice del “Il libro Rosa Della Filosofia”.
Un’opportunità per esplorare con lei il pensiero filosofico femminile, dai tempi antichi a oggi. Simonetta Tassinari, autrice prolifica e apprezzata, è stata tra i candidati al Premio Strega 2023 con “Donna Fortuna e i suoi amori”. Questo viaggio ci mostrerà il ruolo delle donne nella filosofia e le sfide affrontate per affermarsi. Sarà anche l’occasione per scoprire le collezioni femminili della biblioteca Acclavio.
L’incontro sarà un momento di dialogo e riflessione, aperto a chiunque voglia contribuire e… filosofare sul pensiero femminile… All’incontro prenderanno parte:
L’Assessora alla Cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso, La bibliotecaria Eugenia Croce che parlerà delle collezioni al femminile della Biblioteca Civica Pietro Acclavio, Simonetta Tassinari autrice del “Il libro rosa della Filosofia”. Conduce e dialoga con l’autrice la giornalista Biblioteca Civica Pietro Acclavio Monica Golino.
Il libro Rosa della Filosofia di Simonetta Tassinari
«Si parla della storia delle donne e del loro pensiero, che non è stato minore, bensì sottovalutato e negato, e anche della contemporaneità nel nostro mondo occidentale, in cui le contraddizioni non mancano se ancora si dice, di una donna determinata, che “ha gli attributi”. Sebbene le donne siano prive di quel tipo di attributi, la loro storia, in generale e in filosofia, è invece una storia di forza, di determinazione e di apporti significativi, che meritano di essere riscoperti e celebrati.»
È vero che le donne e gli uomini ragionano (e filosofano) in modo diverso? Da che cosa deriva la “cattiva fama” delle donne presso i filosofi? Soprattutto, che cosa ha perso il mondo impedendo al genere femminile di esprimere la propria voce? Questo libro cerca di dare alcune risposte attraverso la vita e il pensiero delle filosofe nel corso della storia umana. Un racconto che parla di filosofia ma che, in controluce, ritrae anche tutti noi. «Filosofe pubbliche o private, filosofe mancate, filosofe perseguitate, filosofe famose o misconosciute, donne che sono scese in piazza a protestare e donne che hanno taciuto, ma hanno spronato le loro figlie a uscire di casa: è di loro, è di noi che si parla in questo libro.»
Simonetta Tassinari
Simonetta Tassinari è una prof di Storia e Filosofia nei licei. Ha insegnato “Laboratorio di didattica della filosofia” presso l’Università del Molise, è stata tutor universitario del TFA (Tirocinio Formativo Attivo), da anni coltiva la Psicologia relazionale, la Psicologia dell’età evolutiva, il counseling filosofico e la divulgazione filosofica per bambini e ragazzi. È l’animatrice di partecipati “Caffè filosofici” e tiene conferenze e presentazioni in tutta Italia.
Ha pubblicato romanzi per Giunti, Meridiano zero e Corbaccio, testi di argomento storico e filosofico (tra gli altri, per Einaudi scuola) e il saggio “brillante” – sull’insegnamento della filosofia nelle scuole – La sorella di Schopenhauer era una escort (Corbaccio). Per Feltrinelli ha pubblicato nel 2019 Il filosofo che c’è in te, alla terza edizione e uscito in edizione speciale come supplemento al quotidiano “la Repubblica”; S.O.S. filosofia. Le risposte dei filosofi ai ragazzi per affrontare le emergenze della vita, rivolto agli adolescenti; Il filosofo influencer. Togliersi i paraocchi e pensare con la propria testa (2020); per Gribaudo Instant Filosofia (2020) e Le 40 parole della filosofia (2021).
Nel giugno del 1924, all’indomani del brutale assassinio di Giacomo Matteotti per mano fascista, il Consiglio Comunale di Grottaglie fu convocato su richiesta dell’opposizione per discutere l’invio di un telegramma di condoglianze alla famiglia del deputato socialista. Tuttavia, per ben due volte, la maggioranza del Consiglio respinse la proposta, e quel telegramma non fu mai inviato.
A distanza di cento anni da quella vicenda, il Circolo ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) di Grottaglie e l’Amministrazione Comunale hanno deciso di colmare questo vuoto storico. Il 24 ottobre 2024, alle ore 17.30, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà un Consiglio Comunale straordinario e commemorativo, durante il quale verrà finalmente consegnato alla nipote di Matteotti, Elena Matteotti, il telegramma che nel 1924 non fu mai spedito. Il sindaco Ciro D’Alò consegnerà personalmente il messaggio, ponendo rimedio a una pagina dolorosa della storia cittadina. A tutte le attività è stato coinvolto anche il Consiglio Comunale dei ragazzi e delle ragazze, rafforzando il significato simbolico di questa commemorazione attraverso la partecipazione attiva delle giovani generazioni.
L’ANPI, grazie a un attento lavoro di ricerca negli archivi comunali, ha recuperato le trascrizioni delle sedute consiliari del 1924 in cui la proposta fu respinta. Questi documenti, che riflettono il clima politico e sociale dell’epoca, saranno letti pubblicamente durante il Consiglio Comunale del 24 ottobre e successivamente consegnati alla famiglia Matteotti come testimonianza storica del dibattito che attraversò la città.
Alle ore 19:00 dello stesso giorno, su viale Matteotti, all’altezza del civico 92, verrà scoperta una stele commemorativa in onore di Giacomo Matteotti, a testimonianza del suo sacrificio per la libertà e la democrazia.
Il 25 ottobre, alle ore 10.30, il Teatro Monticello ospiterà lo spettacolo teatrale “Un telegramma per Matteotti”, scritto e interpretato da Alfredo Traversa, con Tiziana Risolo. Lo spettacolo si svolge in parallelo tra Roma e Grottaglie: mentre nella capitale Filippo Turati e Anna Kuliscioff commentano, tramite continui telegrammi, ciò che sta accadendo alla Camera, a Grottaglie il consigliere comunale Salvatore Perduno e sua moglie Cira L’Assainato discutono sull’opportunità di proporre in Consiglio Comunale l’invio di un telegramma di condoglianze alla famiglia Matteotti. La rappresentazione evidenzia l’impatto della vicenda Matteotti sulle comunità locali e le dinamiche politiche dell’epoca.
Nel pomeriggio del 25 ottobre, alle ore 18.00, presso il Castello Episcopio, si terrà un incontro pubblico dal titolo “Attualità del pensiero e dell’azione di Giacomo Matteotti”, con la partecipazione di Elena Matteotti, del professor Ciro Raia, docente di lettere, preside e formatore, nonché presidente dell’ANPI Campania, dell’onorevole Claudio Signorile, già ministro ed ex segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, e di Riccardo Pagano, presidente del Comitato Provinciale A.N.P.I. Taranto e professore ordinario dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il dibattito, moderato da Annamaria D’Erchie dell’ANPI di Grottaglie, sarà un’occasione per riflettere sull’importanza del pensiero di Matteotti, ancora attuale nelle lotte per la giustizia e la democrazia.
“Ricordare Giacomo Matteotti, – dichiara il Sindaco della Città di Grottaglie, Ciro D’Alò – a cento anni dalla sua morte, non è solo un atto di memoria storica, ma un dovere morale nei confronti della democrazia e dei valori antifascisti su cui si fonda la nostra Repubblica. Matteotti rappresenta un simbolo di coraggio, un uomo che ha sfidato apertamente il regime fascista, pagando con la vita il suo impegno per la verità e la libertà.
Consegnare quel telegramma nelle mani di Elena Matteotti, sua nipote, – continua il primo cittadino – non è solo un gesto di riparazione storica, ma un richiamo alla necessità di non abbassare mai la guardia di fronte a qualsiasi forma di oppressione e violenza. Il nostro impegno – conclude – è quello di tenere viva la memoria di uomini come Giacomo Matteotti, affinché le generazioni future possano comprendere l’importanza della lotta per la libertà e la democrazia.”
Domenica 20 Ottobre 2024 ritorna il consueto raduno annuale aeromodellistico dinamico sulla pista del GAT di Talsano-TA ( Salina grande).
L’evento organizzato dal gruppo GAT di Taranto vuole offrire a tutti gli appassionati senza età e non, una giornata all’aria aperta nell’ammirare le acrobazie e le evoluzioni di modelli aerei,elicotteri e droni autocostruiti e assemblati.
La partecipazione alla manifestazione libera e gratuita a partire dalle ore 9 sarà l’occasione per avvicinare il pubblico all’affascinante mondo del modellismo aereo e confrontarsi con veri piloti di piccoli capolavori volanti.
Scopo principale del GAT è da sempre educare i giovani fornirgli le competenze necessarie per coltivare la loro passione per il volo, attraverso tecniche e caratteristiche dell’aeromodellismo.
Taranto celebra il Matrimonio Di Maria D’Enghien e rinnova l’appuntamento con la sua storia. E lo fa con un evento di grande suggestione, autofinanziato, che quest’anno taglierà il traguardo della XXIV edizione. È tutto pronto per la rievocazione storica del Matrimonio di Maria d’Enghien in programma il prossimo 19 ottobre a Taranto (dalle 17.30 alle 23.30) ad ingresso gratuito.
Oltre 150 figuranti faranno rivivere l’unione tra la Principessa di Taranto e Ladislao d’Angiò di Ungheria e Durazzo, Re di Napoli, riportando le lancette della storia alla primavera del 1407. Realmente svoltosi nella città jonica, ha rappresentato di fatto la risoluzione di un conflitto tra Napoli e Taranto, un compromesso con il quale il Principato è ritornato nel pieno dominio del sovrano.
Ideatrice e organizzatrice dell’evento è l’associazione culturale Maria d’Enghien APS con il patrocinio morale del Comune di Taranto e di Confcommercio Taranto. «Non un semplice corteo storico – spiega la presidente Linda Fania – ma quest’anno un vero e proprio evento diffuso con l’obiettivo di valorizzare la città vecchia e offrire contestualmente un’occasione d’intrattenimento sia per i residenti che per i turisti, sempre più numerosi. Alla rievocazione, ormai consolidata nel tempo, si deve la divulgazione dell’identità locale attraverso un recupero dei luoghi e della memoria di avvenimenti lontani».
A supportare l’organizzazione, l’associazione Archita Festival e la cooperativa Polisviluppo che, da anni, operano sul territorio con competenza ed esperienza nella valorizzazione del patrimonio culturale e nell’accoglienza turistica. A loro si deve il progetto del Taranto Grand Tour quale modello di accoglienza e fruizione turistica integrata.
Valore aggiunto della manifestazione è che si dislocherà non solo nei luoghi della città vecchia protagonisti della narrazione, ma anche tra palazzi, piazzette di origine bizantina e chiostri per far immergere appieno i visitatori in queste atmosfere medievali.
Il Programma del Matrimonio di Maria D’Enghien
L’evento prenderà il via alle 17:30, come da tradizione, da palazzo Galeota: è qui, infatti, che ha sede l’associazione con il museo del Principato di Taranto. Il palazzo, allestito come una Corte medievale, ospiterà decine e decine di figuranti, che interpreteranno i nobili della Corte Angioina di Napoli e quella di Taranto.
Al gruppo Sbandieratori Rione Castello di Carovigno il compito di accompagnare un drappello di soldati e i regnanti in via Duomo alla volta di Palazzo di Città dove, ad attenderli, ci saranno numerosi cortigiani. Qui i nobili della Corte Angioina assisteranno alla lettura dei privilegi concessi ai tarantini nei contratti prematrimoniali.
Alle 18.15, in piazza Municipio, la presentazione della Corte e lo spettacolo degli sbandieratori con le loro evoluzioni acrobatiche al suono di tamburi e chiarine. A seguire, il corteo percorrerà via Duomo, passando per San Domenico, via Porto e sino a piazza Sant’Eligio. Al Molo Sant’Eligio, alle 19, avrà luogo la drammatizzazione della vicenda storica affidata alla compagnia di attori de La Corte delle Spade di Imola e alla compagnia d’armi di Bologna, con le danze di Koreia Teatro Danza di Pulsano e i musici di Tarantinìdion, accompagnati da mangiafuoco e giocolieri.
Alle 20, in piazza Fontana, saluto e omaggio della Principessa e della sua corte presso la Torre dell’Orologio in occasione della riapertura. Alle 20.30, il corteo si muoverà per fare rientro a palazzo Galeota. Qui spazio alla musica popolare con il concerto di Tarantinìdion “Villanelle e Tarantelle” e, alle 21:30, al banchetto nuziale di Maria d’Enghien. Nel corso di tutto l’evento, una serie di quadri medievaleggianti (tra musica e saltimbanchi) contribuiranno ad animare ulteriormente la città vecchia. Info: 338.5979135.
Apulia University Village, un tour di «orientamento itinerante alla scelta universitaria» che, partendo da Taranto venerdì 11 ottobre e seguendo i confini del mare, toccherà le città di Taranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Brindisi, Manfredonia e si concluderà a Bari mercoledì 16 ottobre, in contemporanea con l’inaugurazione della Fiera “Didacta Italia – Edizione Puglia”.
L’evento, fortemente voluto dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Puglia, ha come obiettivo il rafforzamento del legame del sistema universitario pugliese con il proprio territorio e in particolare con docenti e studenti degli Istituti Superiori, nell’ambito del più ampio progetto di valorizzazione del sistema formativo regionale, che si concluderà con la Fiera Didacta Puglia 2024.
Apulia University Village, I dettagli
In ogni tappa, prevista all’interno di ciascuna area portuale, saranno allestiti dei village con stand informativi di tutte le Università pugliesi: Università degli Studi di Bari, Università di Foggia, Università del Salento, Politecnico di Bari e LUM, oltre ad uno stand della Regione Puglia, con punti informativi dell’ADISU e del sistema ITS Puglia.
In ciascun porto di approdo sarà presente l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Sebastiano Leo che, insieme a docenti e personale delle Università, illustrerà le potenzialità del sistema della formazione pugliese e le opportunità offerte dalla Regione in termini di diritto allo studio e accompagnamento al lavoro.
Contemporaneamente circa 150 studenti, che saranno individuati dalle singole Università, circumnavigheranno la Puglia in barca a vela, facendo tappa in ognuna delle località che ospiterà il village. A ogni tappa è prevista la partecipazione di circa trenta tra studenti e docenti provenienti da diversi Istituti, divisi su 3 imbarcazioni.
Il tour si concluderà il giorno 16 ottobre mattina, alle ore 08.30 con l’arrivo contemporaneo a Bari delle barche provenienti da Brindisi e da Manfredonia. Gli equipaggi saranno accolti dall’assessore Leo, dai docenti e dagli organizzatori della manifestazione, per partecipare, alle ore 09.00, all’inaugurazione della Fiera Didacta.
La ‘‘Festa della Bombetta di Martina Franca’‘, nella sua prima edizione, avrà luogo a Martina Franca, in Piazza Crispi, dal giorno 11 al 13 Ottobre. Queste tre serate saranno dedicate alle eccellenze agroalimentari pugliesi, con particolare riferimento alla bombetta di Martina Franca e al riconoscimento ”Ninuccio Lasorte”, ricordato come l’ideatore del prelibato prodotto.
Da venerdì 11 a domenica 13 ottobre, piazza Crispi a Martina Franca (Ta) si animerà con la prima edizione della “Festa della Bombetta”. Tre giorni dedicati a una delle eccellenze pugliesi e rappresentativa della cucina locale: la bombetta.
Non più grande di un boccone da addentare in due morsi, la bombetta con il suo cuore filante trova la sua culla come piatto della tradizione nella zona della Valle d’Itria.
Cosa è la bombetta
La bombetta, un involtino di carne suino farcito con formaggio, sale e pepe, sarà protagonista indiscussa di queste tre giornate, preparata e proposta dai migliori macellai di Martina Franca e Cisternino. L’iniziativa vuole promuovere la bombetta, prodotto di eccellenza della tradizione pugliese, proprio nella terra in cui è nata. Cibo della tradizione locale che diventa eccellenza culinaria: un involtino di capocollo di maiale, nella versione originaria con all’interno solo formaggio canestrato, sale e pepe, cotto lentamente al fornello, inserita dal 2022 nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Nazionali dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e riportata nell’Atlante dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali di Puglia.
Il programma della festa della bombetta
Una tre giorni che vuole essere molto più di una sagra, con gli stand culinari e i fuochi a sfornare bombette, perché la cucina è anche cultura. È previsto, infatti, anche un talk a più voci, domenica 13 ottobre alle ore 18.00, nel corso del quale sarà previsto anche un omaggio a Ninuccio Lasorte, considerato – secondo diverse fonti – l’ideatore storico di questa prelibatezza e a cui sarà dedicato un riconoscimento speciale.
Tre giorni di sapori, musica e tradizione, in cui i visitatori potranno gustare le bombette in tutte le loro varianti. La festa sarà arricchita da un ricco programma di eventi musicali gratuiti, che faranno da colonna sonora a queste serate all’insegna del gusto e della convivialità.
Venerdì 11 le voci soul di Maila Semeraro e Valentina Moi saranno accompagnate dai mastri della scuola di musica “Nota Bene”, nell’appuntamento che prende il nome di Valentina & the must e Maila Semeraro.
Sabato 12 ci sarà la musica popolare e tradizionale del sud Italia dei Tarantellaera; mentre domenica 13 ottobre si chiude con lo show di musica italiana, divertentismo e ballo dei Cafè Latino.
La Festa della Bombetta rappresenta un’occasione unica per scoprire e apprezzare un prodotto simbolo della Puglia e per immergersi nell’atmosfera vivace e accogliente di Martina Franca.
Giovedì 10 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, il Dipartimento di Salute Mentale (DSM) della ASL Taranto organizza un open day nella sede del capoluogo ionico, ex ospedale vecchio, in Via SS. Annunziata per sensibilizzare sui temi della salute mentale e informare sui servizi territoriali e l’offerta assistenziale.
«L’iniziativa, condivisa con la direzione strategica, mira innanzitutto a fornire informazioni sul funzionamento, organizzazione, percorsi e accesso ai servizi del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Taranto – afferma la dottoressa Anna Cristina Dellarosa, nuovo direttore del Dipartimento – Allo stesso tempo rappresenta un’occasione per accendere i riflettori sul tema della salute mentale e combattere lo stigma sociale che pesa sui malati.» Temi condivisi con la Federazione Mondiale per la Salute e l’Organizzazione Mondiale della Sanità che promuovono la consapevolezza e la difesa mentalecontro lo stigma sociale attraverso la Giornata Mondiale della Salute Mentale, istituita nel 1992.
Coinvolgendo professionisti, cittadini, enti e associazioni l’open day mira a promuovere la conoscenza, il confronto, il dialogo e la collaborazione sui temi legati alla salute mentale. A sostenere l’iniziativa anche il Comune di Taranto che per l’occasione illuminerà Palazzo di Città di verde, il colore associato alla giornata.
«Questa iniziativa ha un grandissimo valore sia sociale sia sanitario – dichiara il direttore generale ASL Taranto Vito Gregorio Colacicco – Dedicare una giornata all’informazione sulle patologie mentali e sui servizi offerti significa affrontare con consapevolezza questo tema e dare dignità alle malattie mentali e alle persone che ne soffrono.»
L’open day, aperto al pubblico, prevede un programma ricco di attività: alle ore 9 i saluti istituzionali apriranno la giornata, che proseguirà con la presentazione delle Unità semplici e complesse afferenti al Dipartimento, le quali in ambito psichiatrico si articolano nei poli centrale, orientale e occidentale, coprendo diverse province, al fine di garantire la più ampia offerta dei servizi.
Le equipe delle diverse unità offriranno alla platea contributi umani, esperienziali e professionali e si confronteranno sulle proposte trattamentali e di presa in carico dei pazienti, evidenziando le eventuali criticità, in un’ottica di collaborazione per promuovere e realizzare l’idea di benessere psicologico e di salute mentale dell’individuo e della comunità. A tal fine, saranno presenti il Comitato Consultivo Misto, nella figura del presidente Giuseppe Stasolla, e il Centro Servizi di Volontariato, rappresentato da Francesco Riondino.
Il confronto coinvolgerà anche il Collegio Nazionale dei Dipartimenti di Salute Mentale con un collegamento video durante il quale saranno discusse le modalità per mettere in rete risorse e azioni collettive, nell’ottica del superamento dello stigma, dell’identificazione delle priorità d’azione e del nuovo modello organizzativo del DSM come dipartimento integrato capace di promuovere un lavoro interistituzionale.
Nel pomeriggio il confronto con le associazioni proseguirà con un workshop per riflettere e confrontarsi sui bisogni e formulare proposte per un approccio comunitario alla salute pubblica, basato sulla partecipazione attiva per la tutela dei diritti e l’inclusione.
Sempre nel pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 17, sarà possibile visitare il Chiostro allestito con la mostra fotografica “Interna-Mente, combattere lo STIGMA” e il percorso sensoriale guidato, a cura del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, e la mostra creativa “L’arte del raccontarsi”, realizzata dai pazienti dell’unità dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Ci saranno, inoltre, drammatizzazioni di poesia, a cura degli assistiti del Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura e le esibizioni musicali “Accorda la Mente” e “Dissonanze -Psychiatric Band”, in collaborazione con i centri assistenziali e riabilitativi.
Contestualmente sarà disponibile per i cittadini un front office informativo per fornire indicazioni sui servizi del Dipartimento di Salute Mentale, le tipologie delle prestazioni, dell’offerta diagnostica e trattamentale, tempi e modalità di prenotazione e accesso.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria del DSM al numero 099 4786614 o scrivere all’indirizzo e-mail dsm.direzione@asl.taranto.it.
Ad Avetrana visite alla Torre Vinaria con degustazione. Sabato 12 e domenica 13 ottobre 2024 tornano per la tredicesima edizione le Giornate FAI d’Autunno, uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI.
Da nord a sud della Penisola 700 luoghi straordinari, poco conosciuti e valorizzati oppure insoliti e curiosi, alcuni dei quali solitamente inaccessibili, apriranno al pubblico in 360 città. Ad ogni visita si potrà sostenere la missione del FAI con una donazione.
Il programma dell’edizione 2024, una vastissima, variegata e curiosa mappa che illustra e racconta l’Italia, attraverso beni e paesaggi preziosi, tutti da scoprire, è stato presentato all’American Academy in Rome.
Le Giornate FAI d’Autunno vedono una speciale partecipazione dei giovani volontari del FAI, organizzati nei Gruppi FAI Giovani che, assieme a tutti i volontari della Rete Territoriale della Fondazione e agli “Apprendisti Ciceroni”, con fantasia ed entusiasmo racconteranno l’Italia in due giorni di festa intitolata alla conoscenza del patrimonio di storia, arte e natura che è in ogni angolo del nostro Paese.
Un patrimonio che non consiste solo nei grandi monumenti, ma anche in edifici e paesaggi sconosciuti, luoghi che custodiscono culture e tradizioni e che tutti siamo chiamati a curare e a proteggere per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI, cominciando innanzitutto a conoscerli, per scoprirne il valore.
Visite alla Torre Vinaria con degustazione ad Avetrana
La torre vinaria si trova all’interno dello stabilimento di Cantina Bosco, in via Piave, nella periferia nord del comune di Avetrana in provincia di Taranto.
Le prime torri vinarie furono progettate e realizzate a partire dal 1953 da Emilio Sernagiotto, enologo pavese, che nel 1954 brevettò il “sistema della vasche” e altri brevetti riguardanti il sistema delle macchine per il processo di termoviificazione.
Emilio Sernagiotto ha rivoluzionato il tradizionale sistema delle cantine enologiche tradizionali da lui definite “ad estensione orizzontale” con il sistema da lui progettato detto a torre. Lo stabilimento vinicolo, caratterizzato da una struttura a torre, era costituito da più ordini di vasche di cemento armato collocate ad anello. L’efficientamento del processo consentiva un risparmio di tempo, un maggior sfruttamento delle uve, una minore perdita di alcool e una maggior attenzione alla salute degli operai.
Non trascurabile è l’attenzione rivolta al suolo: per la costruzione dell’edificio-torre veniva impiegata una superficie molto ridotta rispetto a quella delle cantine tradizionali. La torre vinaria coniuga razionalizzazione dei processi di produzione e originalità architettonica e il suo brevetto, unito all’accrescimento delle conoscenze e delle innovazioni in ambito industriale, favorirono un enorme progresso in ambito viticolo ed enologico, tale da consentire anche a piccoli produttori di realtà periferiche di poter avere oggi rappresentatività nel gotha mondiale del vino.
Cosa scoprirete durante le giornate FAI?
In Giornate FAI d’Autunno potremo conoscere di persona il funzionamento della torre vinaria della cantina Bosco di Avetrana e apprezzarne il recente restauro che, in continuità con l’idea originale di Sernagiotto, si proietta verso il futuro in una riqualificazione del territorio che strizza l’occhio al turismo slow sempre più attento ed esigente alla conservazione e alla valorizzazione delle proprie radici. Dall’ultimo piano dell’edificio, un terrazzo coperto, si possono ammirare interessanti luoghi storici come le masserie Bosco e Strazzati, il castello di Mudonato, distese di ulivi ed altro ancora. Luogo solitamente chiuso, proprietà privata
INIZIATIVE SPECIALI: Degustazione di olio e vino offerta dalla Cantina Bosco. VISITE A CURA DI IISS L. Einaudi – Manduria, Liceo De Scantis Galilei – Manduria, IC Mario Morleo – Avetrana.