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Presentazione della prima edizione italiana del romanzo “Alvira. L’Eroina del Vesuvio. Una storia straordinaria del XVII secolo”, a Grottaglie domenica 19 marzo

La presentazione della prima edizione italiana del romanzo “Alvira. L’Eroina del Vesuvio. Una storia straordinaria del XVII secolo” si terrà domenica 19 marzo alle ore 19.00 nella Chiesa Madre Collegiata di Grottaglie, nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate, in occasione del III Centenario della morte di San Francesco De Geronimo (Grottaglie 1642 – Napoli 1716), dalla stessa Chiesa Madre e dalla “Pluriassociazione S. Francesco De Geronimo” di Grottaglie.

Il romanzo, scritto e pubblicato in America nella seconda metà dell’Ottocento dal missionario irlandese A. J. O’Reilly , racconta la storia avventurosa di una giovane fanciulla francese, Maria Alvira Cassier che, con la sorella Luisa, uccide il padre, passa in Svizzera e poi a Milano dove si arruola nell’esercito spagnolo sotto il mentito nome di Carlo Pimentel; combatte a Messina e poi in Abruzzo contro i briganti, giunge a Napoli e conosce infine P. Francesco de Geronimo che in maniera miracolosa opera la sua redenzione umana e spirituale.

Il romanzo si basa su fonti storiografiche di tutto rispetto, come i Processi Canonici per la beatificazione e la canonizzazione del Santo gesuita grottagliese, ed è stato riportato costantemente in tutte le biografie del De Geronimo.

Il volume, curato da Rosario Quaranta (184 pagine; traduzione dall’inglese di Annamaria Quaranta, con un bozzetto di A. P. De Siati in quarta di copertina), è stato stampato, grazie alla sensibilità del Presidente della Zanzar Sistem S. p. A. di Grottaglie Angelo L’Angellotti, per le Edizioni Grifo di Lecce.

Il programma prevede, dopo il saluto del parroco D. Eligio Grimaldi, l’intervento del giornalista, scrittore e saggista Silvano Trevisani e di Rosario Quaranta, curatore dell’edizione italiana del romanzo.

Serata panzerotti con Francesco Morelli live duo. Il 16 marzo a Ostuni

Evento gustativo al bar Transit: serata panzerotti con musica live. Continua

il palinsesto di eventi del bar Transit di Ostuni: giovedì 16 marzo serata di musica dal vivo con il duo musicale composto da Francesco Morelli e Alessandra Olivieri, che proporrà uno spettacolo in acustico delle canzoni più famose della musica italiana e internazionale, in un viaggio musicale attraverso diversi generi e epoche storiche. Uno show che accontenta tutte le diverse preferenze musicali, tutto performato con chitarra e voce. Durante la serata presente l’ormai consueto “angolo aperitivo”, il cui protagonista di questa settimana è il panzerotto pugliese: dalle ore 20.00 panzerotti preparati sul momento da esperti del settore gastronomico con ingredienti di qualità e freschi di giornata. Appuntamento a Ostuni giovedì 16 marzo dalle h20.00 in via Carovigno. Ingresso libero – consumazione facoltativa alla carta

Sabato 18 al Tarentum va in scena “Tressette con il morto”

È tutto pronto per un altro fine settimana d’eccezione. “Poltronissima – Per un venerdì e un sabato tutto da ridere”, la Rassegna di Teatro Comico e Musicale organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Compagnia Teatrale Lino Conte”, riparte spettacoli che incontreranno sicuramente il gradimento del pubblico.

Il cartellone organizzato dai direttori artistici Lino Conte e Aldo Salamino torna alla ribalta con un week-end di emozioni e sorrisi: sabato 18 (ingresso a partire dalle 20.30, con sipario alle ore 21,00) spazio alla Compagnia «Teatro Novo» con il «Tressette con il morto» scritto da Gerry Petrosino e diretto da Giovanni Nicolardi.

Due fratelli, Saverio (bancario) e Alberto (pittore alla ricerca del successo) vivono da soli in un appartamento nel centro di Taranto. Un terzo fratello, Alfonso, è morto suicida, e nonostante siano trascorsi alcuni anni, i due non si riescono a rassegnare all’idea di averlo perso. In particolare Alberto che, non riuscendo a farsene una ragione, continua a giocare a tressette con un fantoccio. Il pupazzo simula la presenza del defunto e con esso Alberto passa ore intere a giocare a carte. Al fantoccio – fratello, Alberto chiede spiegazioni circa la loro ultima partita – “come ha fatto a barare?” – è l’ossessiva domanda.
Per Alberto è solo un pretesto, perché utilizza il gioco delle carte come strumento
per esorcizzare l’angoscia dell’abbandono. Saverio è costretto già da qualche tempo ad assistere alla messa in scena con il fantoccio: ogni santo giorno Alberto finge di disputare la famosa ultima partita. Ma c’è un colpo di scena: il fratello di cui tanto si parla in realtà ha solo finto di morire, facendo credere di essere morto bruciato nella propria auto. Il motivo del suicidio apparente è dovuto alle cospicue perdite al gioco, che hanno costretto Alfonso a rivolgersi agli usurai per un prestito.
Alfonso «redivivo» ritornerà all’improvviso, per tentare di liberare Alberto e Saverio
dalla morsa degli strozzini: il debito non si è estinto con la morte, ma è stato solo
trasferito ai parenti più stretti. I guai potrebbero essere finiti, ma… Tutti i personaggi, tranne i tre fratelli, alla fine della commedia mostreranno la loro vera identità.
Non è finita: in parte si è trattato di un sogno, frutto della mente di Alberto…
Ricco e talentuoso il cast che comprende Giovanni Nicolardi, Piero Nobile, Mimmo Fontanelli, Simona Schina, Giancarlo Sperti, Daniela Biandolino, Patrizia Bodini, Mimmo Chiffi, Andrea Ranieri, Pamela Spada, Valeria Biase e Anna Pica.

I biglietti sono venduti a costo unificato: 8 euro per la galleria, 10 euro per la platea. Per informazioni e prevendite sono a disposizione i numeri telefonici 3923096037 e 3295434818.

il 19 marzo Festa del falò e della tavola di San Giuseppe a Lama

La FESTA DEL FALO’ della storica PRO LOCO di LAMA si svolgerà il 19 marzo 2017 dalle 18 alle 23 nel grande spazio rurale e creativo nuovo ART GARDEN di Lama di via Circonvallazione dei Fiori n. 30. Ingresso libero. Ampio parcheggio interno.

La festa comprende una gara dei sapori tipici per le tavole di San Giuseppe: chi partecipa (iscrizione gratuita al momento) porterà un dolce o un salato da poggiare chiuso col cellophan sulla maktra o tavola di San Giuseppe e sottoporre alla gara del piatto più tipico della festa; la giuria è composta da: poeta Dino Maiano, patron della spazio ART GARDEN di Lama ed ex Cinema Fiamma, dott. Raffaele Russo Responsabile Gruppo Protezione Civile del Comune di Taranto, giornalista Franco Leggieri, dott.ssa Giovanna Bonivento referente del GSL-LAMA Gruppo di Supporto Locale Rigenerazione Urbana-Ambito 7 (Lama San Vito Talsano)-Sottoambito Lama e Presidente dell’Associazione Turistica “Pro Loco di Lama”. L’archeologa, devotissima a San Giuseppe, alle ore 18,30 terrà una conversazione sul significato dell’antichissima tradizione dei falò nell’area ionica tarantina, evidenziando come anche il valorizzare le tradizioni popolari faccia parte della rigenerazione socio culturale di una comunità.

Perché si fanno i falò nella festa di San Giuseppe? Perché si allestiscono le tipiche “tavole”? Falò e tavole di San Giuseppe sono legati al rinnovo della natura, all’ingresso della stagione primaverile con l’equinozio che sarà il 21 marzo; a San Giuseppe, santo calendariale, si chiedono grazie come figura di intercessione tra terra e cielo; si lancerà anche un appello per recuperare una tipica chiesetta rurale sita nella campagna tarantina (Contrada Gennarini), dedicata al Santo, in stato di avanzato degrado ma che conserva ancora belle pitture, espressione di profonda e radicata devozione popolare. Si riprenderà anche un aspetto particolare del falò: il rito della farfugghia, ovverosia la piallatura ricavata dalla lavorazione del legno; era un’ usanza delle botteghe dei falegnami tarantini mettere da parte la piallatura per la devozione a San Giuseppe; si tratta delle falde sottili a forma di trucioli che anche il santo falegname otteneva col suo lavoro ma la ricerca etimologica porta a furfuracula che significa tenebre e dunque il lancio dei trucioli sul falò è un gesto simbolico antichissimo per allontanare il buio e ritornare alla luce solare. A vulate d’a farfugghie che la “Pro Loco Lama” ricupera da molti anni ha inoltre relazione col vento, essenziale per allontanare le nuvole invernali, ma non centra il wind day bensì l’antichissimo rito magno greco tarantino detto Anemotas, perché i venti o Anemoi erano considerati divinità collegabili al Sole perché lo anticipano in primavera spazzando via le nuvole invernali; per questo era loro dedicato, nel territorio dell’antica Taras spartana, il sacrificio di un asino per propiziare venti buoni alla navigazione eliminando quelli freddi e burrascosi.

Alla vulate d’a farfugghie si abbina il gracidare della raganella o ruezzele, invenzione di Archita, per accompagnare col cra cra il bagliore del fanòje. I falò tarantini- scrive l’archeologa Giovanna Bonivento- sono collegati al substrato magno greco e l’indicatore è la parola dialettale fanòje da fanòs faòs che significa luce, vita, apparizione della luce solare. Molti paesi del tarantino celebrano il falò con le tavole in cui si gustano zeppole, rape stufate, pasta e fagioli, pasta e ceci, pasta e mollica fritta, cartellate, grano, peperoni fritti, alici, taralli, cozze , bruschette, baccalà fritto, lampascioni, crostatine di marmellata d’uva o fichi, pettole, pani dalle forme tipiche, dolci votivi e primizie di stagione. Il falò di San Giuseppe allestito in tutta sicurezza all’interno dell’ampio spazio rurale di Art Garden sarà benedetto da Padre Angelo Berton della Comunità Saveriana di Lama. Prevista la mostra San Giuseppe ed altri Santi ispirata agli affreschi bizantini nelle grotte a cura dell’Associazione di Promozione Sociale Kerameion Onlus, il cui ricavato sarà devoluto a servizi di integrazione portando il benessere della creatività nei Centri Diurni e Scuole; interventi di: Emanuela Zucchetta Cafiero responsabile provinciale Associazione Nazionale Il Melograno, per i diritti civili delle persone vedove, dott.ssa Mariangela Tomado Lamanna per il Comitato 16 Novembre Onlus per la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, Disabilità Gravi e Gravissime, Patologie altamente invalidanti; Associazione Marino Abbracciavento Sport Cultura tempo Libero Sociale Amicizia Solidarietà, Gruppo Sportivo Polizia Locale Remo Giancane, Associazione La città che vogliamo. Si darà voce a poesie in italiano e dialetto e ricordi della tradizione di San Giuseppe dalla Città Vecchia al Borgo alla campagna e frazioni della periferia (Lama, San Vito, Talsano)-Poeti artisti ed associazioni di volontariato potranno esprimersi e mostrare la loro vena artistica ed attività sociale.

Tradizione del falò e delle tavole di San Giuseppe a Lama dunque tra folklore,cultura e devozione popolare: un evento culturale etnologico da non perdere.

Concerto per San Giuseppe. Il 18 marzo a San Marzano

Aspettando la festa in onore del Santo Patrono, la Pro Loco Marciana in collaborazione

con il Comitato Festa Patronale di San Giuseppe, organizza il “Concerto per San Giuseppe”. L’appuntamento è per sabato 18 marzo dalle ore 20:30 in piazza Milite Ignoto a San Marzano di San Giuseppe. Molti artisti del paese si esibiranno sulla cassarmonica senza percepire alcun compenso, veicolando attraverso la musica un segnale di devozione al Santo e di partecipazione attiva alla vita della comunità. Prime anticipazioni sul programma del I° Concerto per San Giuseppe del 18 marzo: durante la serata si esibiranno:
– Accademia musicale Arthemis
– Sara Lacarbonara
– Ada de Cataldo
– The Angels Voice
– Katundy ne zembra
Presenterà Mimmo Mazza- giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno

Ingresso gratuito

Sabato 18 marzo, a Pulsano: St. Patrick’s Party, con Caora Dhubh in concerto

Sabato 18 marzo, al Villanova, in via Basento a Pulsano / TA: St. Patrick’s Party, con fiumi di birra, una grande band e tanti dj!

Ad aprire la serata, il concerto dei “Caora Dhubh”, un “collettivo aperto” di musicisti nato spontaneamente dalla frequentazione delle ormai consolidate “Irish Music session” in vari locali Pugliesi. La comune passione ha portato i musicisti componenti il gruppo a suonare stabilmente insieme. Il repertorio proposto in concerto è composto da musica tradizionale Irlandese (Reels, Jigs, Hornpipes e Airs) fedelmente proposta ed arricchita dall’interpretazione personale.
Un concerto da ascoltare e da ballare.
Line up: Pino Porsia – Flauti, Domenico Pastore – Fisarmonica, Davide Viterbo – Fiddle, Carmine De Bonis – Chitarra e Giggi Celestino – Bodhran.
Al termine del concero, Double Zone DJ Set.
Outside: Ciro Merode, Sabrina Morea, Lello Santoro e David Strauss.

Una discoteca alternativa, in cui i decenni più importanti del rock, del pop e della dance si susseguono in una inarrestabile cavalcata sonora tra i classici del passato fino alle più moderne hit.

Inside: Attilio Capilli, Maurizio Vinci e Cristian Manolo. La storia dell’House Music.
Start ore 23.00 – Prenotazioni zona ristorazione: 3406592744 – 3939365044 – Ingresso gratuito, per chi cena, entro le 22.00 / dopo 3 € – Ticket ridotto 5 €, entro le 00.30 / dopo 7 €. Infoline: 3384273389.
Direzione artistica: Artesia.

Torna a Taranto Think pink, Think Digital”: laboratorio di formazione contro il divario di genere in ambito tecnologico, venerdì 17 marzo

Woman typing on laptop computer.

Il laboratorio di formazione contro il divario di genere in ambito tecnologico ed informatico denominato “Think Pink – Think Digital”, rientra sia nel programma Alternanza Scuola Lavoro sia nel Piano Nazionale Scuola Digitale (Legge 107/2015) .

L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, rientra nel novero degli eventi dedicati alla giornata della donna; si terrà venerdì 17 marzo p.v. e, come lo scorso anno, costituirà l’occasione per gli studenti di accedere ad un ampio spettro di informazioni riguardanti l’approccio personale ai nuovi strumenti di comunicazione nonché la promozione di abilità trasversali, tra cui quelle digitali, necessarie sia per poter costruire percorsi lavorativi al passo con le novità tecnologiche, sia per poter avviare esperienze di auto imprenditorialità.
Organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Taranto, in collaborazione con Openjobmetis (che, grazie alla presenza di un proprio stand, sarà a disposizione per ricevere curriculum vitae e per dare consigli a quanti abbiano domande sul proprio orientamento professionale) e con l’egida dei Comitati Education e Capitale Umano, Responsabilità Sociale d’Impresa e Politiche di Genere di Confindustria, il laboratorio prevede in apertura i saluti di Luigi de Francesco, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Taranto, e di Bruno Notarnicola, Direttore del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari. Seguirà l’introduzione ai lavori di Beatrice Lucarella, Vicepresidente GI Taranto; quindi, gli interventi di Pierino Chirulli, Presidente di Finindustria Taranto; Luca Grillo, responsabile regionale Rosa Digitale Puglia; Angela Del Giudice, innovation blogger e fondatrice di Handy Innovation, Andreina Rucci, responsabile Sezione Provinciale Polizia Postale e delle Telecomunicazioni, e Davide Neve, Ceo Aulab.

Il workshop si terrà nella sede di Giurisprudenza (via Duomo, Taranto) del Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari, con inizio alle ore 9,30 e chiusura dei lavori alle 12.30.

“Damme na mane ca te doche na spinde”, venerdì 17 marzo al “Tarentum”

È tutto pronto per un altro fine settimana d’eccezione. “Poltronissima – Per un venerdì e un sabato tutto da ridere”, la Rassegna di Teatro Comico e Musicale organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Compagnia Teatrale Lino Conte”, riparte con spettacoli che incontreranno sicuramente il gradimento del pubblico.
Il cartellone organizzato dai direttori artistici Lino Conte e Aldo Salamino torna alla ribalta con un week-end di emozioni e sorrisi: venerdì 17 marzo la Compagnia teatrale «del Velario» rappresenterà «Damme na mane ca te doche na spinde», scritto e diretto da Michele Vinci; L’ingresso è previsto a partire dalle 20.30, con sipario alle ore 21.

«Damme na mane ca te doche na spinde», propone una vicenda di assoluta attualità, vissuta in moltissime famiglie. Il protagonista della storia è un giovane laureato: come tanti giovani, dopo aver ultimato il corso di studi con il massimo dei voti e partecipato a vari master di specializzazione, è alla ricerca di un posto di lavoro. Ma in ogni concorso o colloquio ad avere la meglio sono sempre i “soliti” raccomandati.
Una serie di equivoci rende la commedia imprevedibile e divertente: i genitori, per porre fine alla situazione precaria e disperata del proprio figlio, si rivolgono ad uno sconclusionato politico locale che, in prossimità delle elezioni, promette di impegnarsi in cambio di voti e altri piccoli ricatti.
La famiglia del giovane è costretta a grossi sacrifici e a mettere da parte quei valori e quei principi di rettitudine e onestà che ha sempre praticato e difeso.

Il testo, scritto in chiave umoristica e allegra, mette lucidamente a nudo le contraddizioni e le false illusioni della politica ed è ispirata e dedicata ad un fatto drammatico e realmente accaduto. Qualche anno fa Norman Zarcone, un brillante dottorando, si è suicidato all’interno dell’Università di Palermo, vittima di quei professori «baroni» che con il loro sistema clientelare e corrotto continuano a soffocare le speranze di tanti giovani.

Per non dimenticare e vanificare il gesto di Norman, la Compagnia del Velario lancia un monito, affinché a tutti i livelli ci sia più impegno a favorire e considerare il merito e la professionalità rifuggendo strade… alternative.
Splendidi protagonisti sul palco saranno Lorenzo Marangi, Giovanni Caroli, Rosa Maria Console, Matteo Carrieri, Rino Massafra, Rosa Colucci e Antonio Scialpi.

I biglietti sono venduti a costo unificato: 8 euro per la galleria, 10 euro per la platea. Per informazioni e prevendite sono a disposizione i numeri telefonici 3923096037 e 3295434818.

Il programma di Poltronissima 2017 tornerà poi al “Tarentum” dopo soli sette giorni: venerdì 24 e sabato 25 marzo la Compagnia teatrale «Lina Antonante» rappresenterà «U’ sparemazze – Vico Pontescuro Int. B», commedia italo-dialettale scritta e diretta da Pino Antonante.

Amalia Gre in concerto. Il 17 marzo a Ostuni

Quinto appuntamento con la stagione musicale a cura del Comune di Ostuni, assessorato al

Turismo e Cultura con una ostunese doc che salirà sul palco del teatro Roma, Amalia Grè. Appuntamento il 17 Marzo 2017 alle ore 21.00. Amalia Gré nasce a Ostuni (Brindisi) nel 1965. Dopo essersi diplomata in Belle Arti a Perugia decide di intraprendere la carriera di cantante. Si trasferisce a Roma dove comincia l’attività vocale e perfeziona la tecnica di improvvisazione, studiando con rinomati musicisti e insegnanti. Nel 1990 la cantante Betty Carter, di passaggio in Italia, le dà un grande incoraggiamento; per questo Amalia decide di andare a vivere negli Stati Uniti insieme al suo bassista. A New York continua a studiare e a esibirsi nei club; la guida di Betty Carter prosegue fino alla sua scomparsa. Parallelamente Amalia espone il suo lavoro di computer artist in diverse gallerie, e fonda un gruppo polivalente, il Free Mistake Project, con cui partecipa a diverse iniziative artistiche.
Rientra in Italia e nel 2001 arriva in finale al Festival di Recanati. Nel 2002 è autrice del soggetto di un cortometraggio finalista al concorso Minimusical indetto dalla Fandango e da Musica! di Repubblica. Nel novembre 2003 pubblica il primo album, che ha per titolo il suo nome, con la Emi. Lanciato dal brano “Io cammino di notte da sola”, il disco vende oltre 40.000 copie. Segue un tour nei maggiori teatri d’Italia. All’inizio del 2006 esce PER TE, mentre nel 2007 Amalia è al Festival di Sanremo con “Amami per sempre”, cui segue la ripubblicazione dell’ultimo disco con alcuni nuovi brani.

Cinema Teatro “Roma” di Ostuni Via Francesco Tanzarella Vitale, 41, 72017 Ostuni

A Taranto Taranto Concerto inaugurale Mysterium Festival, giovedì 16 marzo

Torna dirigere un concerto a Taranto Gianluigi Gelmetti, una delle più prestigiose “bacchette” del mondo, per inaugurare nella Capitale il Mysterium Festival 2017 per il terzo anno consecutivo.

La manifestazione, giunta alla quarta edizione, è organizzata dal Comune di Taranto e dall’Istituzione Concertistico Orchestrale “Magna Grecia” con l’alto patrocinio morale della Curia Arcivescovile di Taranto, in partenariato con il MIBACT e l’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia e in collaborazione con “Le Corti di Taras”.
Anche quest’anno il cartellone del Mysterium Festival comprende un ampio programma di eventi e manifestazioni che, dal 16 marzo al 16 aprile prossimi, presenterà una articolata offerta culturale ed artistica in grado di creare una cornice consona e opportuna agli splendidi Riti della Settimana Santa di Taranto.

Dopo il Requiem di Verdi e lo Stabat Mater di Rossini, per inaugurare il Mysterium Festival anche quest’anno Gianluigi Gelmetti si misurerà con una straordinaria composizione sacra: la “Messa di Requiem” di Gaetano Donizetti.
Dal podio il M° Gelmetti dirigerà l’Orchestra ICO “Magna Grecia”, della quale è Direttore onorario, il coro regionale ArcoPu e un eccezionale cast di voci: il soprano Katarzyna Medlarska, il mezzosoprano Cristina Melis, il tenore Davide Giusti, il baritono Francesco Verna e il basso George Andguladze.

Gianluigi Gelmetti è uno dei massimi direttori d’orchestra viventi: fin dal debutto con i Berliner Philharmoniker, la sua carriera internazionale lo ha visto sempre presente nei più importanti festival e ospite delle maggiori orchestre europee, americane, giapponesi e australiane, anche ricoprendo incarichi di prestigio; musicista colto e raffinato, il suo repertorio è particolarmente ampio comprendendo opere liriche e composizioni sinfoniche che spaziano dal classicismo fino ai compositori contemporanei.
Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana e Accademico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, da 1997 Gianluigi Gelmetti è anche docente di Direzione d’Orchestra presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena.

Il compositore bergamasco Gaetano Donizetti, che in quel periodo risiedeva a Napoli, rimase fortemente impressionato dalla notizia della morte del collega Bellini, avvenuta in Francia nel settembre del 1835, tanto da arrivare a scrivere di getto il breve ”Lamento in morte di Vincenzo Bellini” per canto e pianoforte, per poi iniziare subito a comporre in sua memoria la “Messa di Requiem”, partitura però rimasta incompiuta.

La ”Messa di Requiem” fu eseguita per la prima volta nel 1870 a Bergamo, ventidue anni dopo la morte dello stesso Gaetano Donizetti: opera di grande spessore musicale caratterizzata da una profonda spiritualità e da un rigoroso legame con il testo liturgico, è una partitura nella cui esecuzione ha una importanza fondamentale il coro sul quale è stata riposta buona parte dell’espressione lirico-drammatica del compositore bergamasco.

Nella partitura, inoltre, Donizetti ha previsto una alternanza dei numeri chiusi, tra coro e solisti, una scelta che mette in risalto la notevole componente melodrammatica delle pagine solistiche di questo capolavoro, nella cui scrittura Donizetti si ispirò chiaramente al teatro d’opera.