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“Da Fernando ad Antonio”: la vita del Santo rivive a Taranto venerdì 9 giugno

I festeggiamenti della parrocchia di Sant’Antonio da Padova a Taranto entrano nel vivo.

Venerdì prossimo, 9 giugno, alle ore 20 l’Auditorium Tarentum, in via Regina Elena 122, sarà teatro, è proprio il caso di dirlo, della rappresentazione “Da Fernando ad Antonio”. Uno spettacolo imperdibile che vuole ripercorrere i momenti salienti della vita del Santo, il cui 13 giugno ricorrerà la festa, con particolare riferimento al periodo antecedente alla sua chiamata spirituale sino all’investitura francescana.

Momenti che saranno portati in scena attraverso la visione di tre brani del film “Sant’Antonio di Padova” (del 2002, per la regia di Umberto Marino con Daniele Liotti, Enrico Brignano, Vittoria Puccini), a cui faranno contorno la recitazione di un giovane che vestirà proprio i panni di Antonio e poi ancora le danze popolari e i canti che proietteranno il pubblico in sala (ingresso libero con offerta volontaria) in un’atmosfera di altri tempi sulla falsa riga di quanto già rappresentato dagli stessi gruppi parrocchiani nell’ultima domenica delle Palme. Una rappresentazione che vale la pena vedere, e che vede la collaborazione dell’associazione “La Durlindana” per i costumi e il Maestro Giovanni Labate che ha curato la coreografia delle danze.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, nel corso della serata sarà possibile versare un contributo volontario per sostenere i lavori della cripta della chiesa inferiore di Sant’Antonio in fase di ultimazione.

Parrocchia S. Antonio da Padova
Via Duca degli Abruzzi – Via Regina Elena, 126 (sacrestia)
74123 Taranto – 099 4592307
Taranto (Taranto) – Auditorium Tarentum, via Regina Elena 122
ore 20:00 ingresso libero
Info. 345 4734766

“Primavera nel Cuore”: dal 10 giugno a Mesagne mostra delle opere di Cesare Marino

Si inaugura sabato 10 giugno 2017 alle ore 19.00 nelle sale espositive del piano nobile del Castello Normanno- Svevo di Mesagne, la mostra delle opere del M° Cesare Marino.

E’ il primo evento del progetto “Stagioni d’Autore, Stagioni nel Cuore”, organizzato dall’Associazione Culturale “Eterogenea” di Mesagne con la prima area tematica dedicata a “Primavera d’Autore”.

L’impegno dell’ Associazione Eterogenea che la vede coinvolta in un percorso progettuale, iniziato nel gennaio 2017 con l’esposizione permanente delle opere del Prof. Giovanni Avasto nel Palazzo di Città, segna con la mostra delle 39 opere del M° Cesare Marino la seconda tappa di un intervento di “restituzione” alla fruizione collettiva delle opere e degli autori del patrimonio della Collezione d’Arte Comunale di Mesagne.

Cesare Marino nasce a Mesagne in provincia di Brindisi il 28 Dicembre 1900, figlio di Pietro Marino, avvocato di una famiglia di avvocati sin dal XVIII secolo. Il piccolo Cesare dimostra subito la sua propensione al disegno e nel 1916 si iscrive alla Regia Scuola Artistica Industriale a Lecce dove si diploma nel 1919 dopo aver appreso le tecniche di scultura della pietra leccese e l’intaglio nel legno. Il suo approdo all’arte avviene negli anni Venti, in un contesto sociale di struttura quasi feudale che lasciava poco spazio agli intellettuali ed agli artisti. Contemporaneamente il Marino si iscrive all’Accademia del Marmo di Carrara ma tra il 1922 ed il 1923 è costretto ad assolvere l’obbligo di leva sino al 1923, anno del suo congedo. Dopo il congedo militare Cesare è ancora a Mesagne. E’ insegnante e fortemente credente nel ruolo educativo dell’arte e fonda a Mesagne una scuola serale di Artigianato dove insegna Disegno, Scultura del marmo e del legno e Ricamo, sezione dedicata alla produzione di arazzi con un sistema innovativo inventato dal Marino stesso.

Alla fine degli anni ’20 si sposta a Bari dove ottiene la docenza della 7a ed 8a classe istituita con la Riforma Gentile del 1929. Nel 1932 lascia l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno all’attività di scultore.
Subentra la fase in cui la pittura di Cesare diventa pittura di piacere perchè praticata nel tempo libero, è questa la pittura in cui emerge tutto il fervore creativo e sperimentale dell’arte con tele cariche di motivi espressionistici e di simbolismi sociali legati ai temi della fabbrica, dell’alienazione per poi volgersi a combinazioni di astratta geometria con ricerche di tecniche miste. La sua carriera “pubblica” di pittore comincia a ottant’anni; Cesare si concede qualche avventura mediatica oltre ad aumentare la sua partecipazioni ad esposizioni di grande rilievo. Egli si apre finalmente al mondo rivendicando la sua totalità e la grande varietà del suo lavoro di scultore e pittore, pur conservando la sua modestia, senza superbia: “io ho l’intelligenza di capire la mia ignoranza”. Scompare nel 1987 lasciando un grande messaggio per le nuove generazioni :“L’arte tende a migliorare l’uomo, a farlo più civile, a farlo più buono. Non si trova arte che renda delinquente l’uomo”.

La mostra ha il Patrocinio della Città di Mesagne e dell’Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.
Interverranno all’inaugurazione il Sindaco della Città di Mesagne dr. Pompeo Molfetta, l’Assessore alla Cultura della Città di Mesagne avv. Marco Calò e la prof.ssa Rita Fasano presidente dell’Associazione Culturale Eterogenea.
Potrà essere visitata dal 10 giugno al 2 luglio 2017, con ingresso libero, con i seguenti orari di apertura: dal martedì al sabato 9.30-13.00/17.00-21.30; domenica e giorni festivi 9.30-12.30/18.00-21.00; lunedì giornata di chiusura al pubblico.
Per info: 347 0080778 – e-mail lealidimirna@libero.it – Assessorato alla Cultura Città di Mesagne tel. 0831 776065.

Al via a Grottaglie il primo corso di Coaching con Alessandra Aloisio, sabato 10 giugno

SAVE THE DATE … PRIMO CORSO DI COACHING al via !!!!

Sabato 10 giugno 2017 ore 15.00 – 21.00, presso Obiettivo FormAzione Srl (sede in via Tiziano, 6/A a Grottaglie), il PRIMO Corso di COACHING “Power your Passion” con Alessandra ALOISIO.

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Scariche Sonore, torna la rassegna musicale che accende Crispiano

Dopo il grande successo della scorsa estate, a Crispiano torna la rassegna musicale “Scariche Sonore”, organizzata dal Symposium Cafè.

Teatro delle serate, come sempre, l’accogliente piazza San Francesco nel paese delle Cento Masserie. Si tratta della quarta edizione della manifestazione che quest’anno sarà spalmata in poco più di tre mesi, dall’1° giugno fino al 9 settembre. Un occhio di riguardo, come sempre, è stato posto dagli organizzatori alla varietà delle proposte musicali: ce ne saranno per tutti i gusti, dal rock al pop, dal reggae al soul, passando per la world music e tanti altri generi.
“Scariche Sonore” ha avuto un prologo giovedì scorso con la musica popolare che ha scandito la festa dedicata all'”Acquasale”.

Un momento importante si vivrà a fine giugno con le due serate denominate “Sound of Beer” in stile rockabilly, mentre a luglio sarà la volta del confermato “Crispiano Comix”. Una interessante novità è rappresentata dalla festa country in programma ad agosto: per un giorno piazza San Francesco si trasformerà nell’antico west. Chiuderà la stagione dei live la due giorni di “Summer End Fest”, quest’anno dedicata alla world music. In mezzo, ogni settimana tanta buona musica scruopolosamente selezionata tra i migliori progetti musicali pugliesi e non. Nelle precedenti edizioni la rassegna “Scariche Sonore” ha ospitato decine di band, tra cui artisti affermati come Erica Mou, Cesare Dell’Anna e la Municipale Balcanica.
I concerti sono tutti gratuiti. Durante le serate ci sarà anche la possibilità di gustare le tipiche specialità gastronomiche crispianesi di carne alla brace della Macelleria da Orazio.
Per informazioni e prenotazioni tavoli è possibile rivolgersi allo staff del Symposium Cafè, chiamando lo 099.4005927 oppure attraverso la pagina facebook Symposium cafè Crispiano. Le serate avranno inizio alle 21.30.

Questo giovedì andrà in scena lo show degli Orecchiette Swing. Unite la Puglia, la passione, la musica e lo spirito vintage dello swing; scoprite il sapore di un’atmosfera deliziosa e originale, made in Italy. Il risultato? Un genere nuovo, con un repertorio interamente italiano, gradevolmente sincopato, divertente e pieno di energia: insomma una ricetta tutta nostrana. La musica è servita, con gli Orecchiette Swing.

Ecco il programma dettagliato dell’intera rassegna:
1 giugno – Vito Santoro & Sudorchestra (musica popolare, in occasione della festa “Acquasale”)
8 giugno – Orecchiette Swing (italian swing)
15 giugno – Alscik Band (pop, dance e funk)
22 giugno – Jana B. Band (rhythm ‘n’ blues)
29 giugno – Old Fun (rockabilly, in occasione del Sound of Beer)
30 giugno – Don Diego Trio (ameripolitan, in occasione del Sound of Beer)
7 luglio – Mistura Louca (reggae, ska, patchanka)
14 luglio – Casa Babylon (Manu Chao tribute band)
27 luglio – Victoria and the Winemakers (pop, soul)
30 luglio – Le Stelle di Hokuto (comix, in occasione del Crispiano Comix)
3 agosto – Superstereo live band (radio music)
10 agosto – Top of the Rock (rock)
13 agosto – Khris & Damien (country)
17 agosto – The Pintoppers (60’s soul)
24 agosto – Filhos da Puglia (brazilian music)
31 agosto – Made in Italy (italian swing)
8 settembre – ABC Afro Beat Corporation (afrobeat, in occasione della Summer End Fest)
9 settembre – Elfolk (irish folk, in occasione della Summer End Fest)

“Soluzioni e percorsi possibili per chi cerca lavoro”, giovedì 8 giugno convegno a Taranto

“Soluzioni e percorsi possibili per chi cerca lavoro” è questo il tema dell’incontro che si svolgerà giovedì 8 giugno p.v. alle ore 18.00 nella sede del Comitato di Iniziativa Democratica in via Anfiteatro 269 a Taranto.

Obiettivo dell’appuntamento è quello di fornire strumenti e informazioni utili a chi è in cerca di un’occupazione, a chi deve sostenere un colloquio di lavoro, partecipare a un bando pubblico o privato, preparare un curriculum, frequentare un corso di formazione che gli serva ad acquisire le competenze giuste, partecipare a un concorso, avviare un’attività in proprio.

Ad introdurre l’incontro sarà Ugo Lorusso, seguiranno gli interventi di Biagio Provenzale e Giancarlo Pomes. .

Medimex 2017. Dall’8 all’11 giugno grande musica a Bari

Medimex 2017 special edition, quattro giorni di grande musica, prende il via giovedì 8 giugno il Medimex, International Festival & Music Conference, con un fitto programma di concerti, incontri d’autore, panel e attività professionali, Puglia Sounds Musicarium e Songwriting Camp, mostre e dj set Tra gli ospiti Iggy Pop, Solange, Slowdive, Tricky, Masayoshi Sukita, Gilles Peterson, Jazzanova, Samuel, Gaetano Curreri, Michele Bravi, Fabrizio Moro, Calcutta, Cosmo, Rossana Casale, Lorenzo Fragola, Colapesce Medimex 2017 Special Edition è in programma a Bari da giovedì 8 a domenica 11 giugno con i concerti in esclusiva per l’Italia di Iggy Pop e Solange, l’anteprima del tour degli Slowdive, i rapper Tricky e Salmo e la mostra David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes – 40° anniversario con scatti inediti. Sono questi alcuni degli appuntamenti dell’International Festival & Music Conference promosso da Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale, che da quest’anno abbandona la dimensione di salone espositivo per entrare nel cuore della città.

Quattro giorni al centro della musica con le star italiane e internazionali, un’importante spazio di confronto professionale sulle opportunità del mercato mondiale, incontri per il pubblico con Masayoshi Sukita, Gaetano Curreri, Raf, Antonino, Calcutta, Cosmo, Fabrizio Moro, Boom da Bash, Michele Bravi, Ashley Kahn, Nesli, Samuel e Carlo Massarini e le prime assolute di numerosi artisti pugliesi, un mercato internazionale del vinile delle etichette indipendenti, proiezioni, dj set e molte altre attività. Importante il programma dei live con esclusive italiane, anteprime e prime assolute. Venerdì 9, in piazza Prefettura, l’anteprima italiana degli Slowdive, Tricky e la prima assoluta del progetto pugliese Edro & Richard Sinclair. Sul palco di largo Gianella il rapper Salmo, la canadese Jessy Lanza e Spiritual Galaxy, nuova produzione di Nicola Conte, Gianluca Petrella e Raffaele Casarano.Chiusura di giornata a Torre Quetta con il dj set di Gilles Peterson, che in mattinata sarà speaker in diretta con la sua World Wide Radio. Sabato 10, piazza Prefettura, la star Iggy Pop apre il tour europeo dopo Municipale Balcanica e la band vincitrice del contest di Virgin Radio. A Largo Giannella sul palco, tutto dedicato all’hip hop, Comagatte & South Cypher Alliance e Gemitaiz/Madman & Priestess (annullato per indisponibilità dell’artista il concerto di Laioung). Doppio dj set di fine giornata a Torre Quetta con il collettivo tedesco Jazznova e Nicola Conte. Domenica 11 grande chiusura al Petruzzelli con l’unica data italiana di Solange, nuova stella del soul mondiale (ingresso a pagamento). In apertura, Italian Soul Summit feat. Serena Brancale, Ainé e Davide Shorty. Dal 9 giugno al 2 luglio, al Castello Svevo, la mostra David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes – 40° anniversario a cura di Ono Arte. Ventitré scatti inediti per l’Italia (sui sessanta in esposizione) ritraggono Bowie e Iggy Pop durante la loro visita in Giappone in occasione della sessione fotografica che fece nascere l’iconica copertina di Heroes. Tornano gli Incontri d’autore, appuntamenti tra i più seguiti e amati del Medimex con le confessioni di artisti e protagonisti della musica. Gli incontri si aprono giovedì 8 con Masayoshi Sukita e proseguono venerdì 9 con Fabrizio Moro, Carlo Massarini e Michele Bravi, sabato 10 con i Boom da Bash, Samuel, Antonino e Gaetano Curreri e domenica 11 con Calcutta, Ashley Kahn, Nesli, Cosmo e Raf.

Ricca la sezione professional, tra gli elementi distintivi del Medimex, con esperti del mercato mondiale della musica in cui artisti e operatori potranno incontrare direttori di festival, responsabili di agenzie, etichette discografiche e stakeholder internazionali. Venerdì 9 panel di apertura dal titolo Money. Finanziamento pubblico e incentivi allo sviluppo della filiera musicale. Intervengono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore all’Industria Turistica e Culturale e allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, il direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Regione Puglia, Aldo Patruno, la dirigente della Struttura giovani, arti performative e multidisciplinari, Fund Raising e Patrocini della Regione Lombardia, Graziella Gattulli, il dirigente Servizio Cultura, Sport , Settore Spettacolo della Regione Emilia Romagna, Gianni Cottafavi, il Responsabile dell’Unità organizzativa in materia di finanziamento al Sistema Musicale Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia, Fabrizio Spadotto, il dirigente sezione Economia della Cultura – Regione Puglia, Mauro Paolo Bruno e il coordinatore di Puglia Sounds, Cesare Veronico. Modera Antonio Stornaiolo. Si prosegue con I media e la musica tra news e nuove forme di narrazione online, con Paolo Andreotti (Microsoft), Paolo Landi (Mondadori), Giampiero Di Carlo (Rockol), Michele Boroni (blogger), Luca De Gennaro (Mtv), Davide Antonio Bellalba (Federazione italiana comunicatori e operatori multimediali) e Michele Bravi, e Music Economy: fattori e tendenze chiave del prossimo biennio per l’industria musicale, con Giampiero Di Carlo (Rockol), Dario Giovannini (Carosello Records), Luca Bernini (Gilbiterra Management), Giuseppe Mosca (Tim Music), Claudio Ferrante (Artist First), Marco Alboni (Warner Music), Emiliano Colasanti (42 Records), Alessandro Massara (Universal Music) e Maria Letizia Bixio (Studio Previti). Si parlerà anche de Il futuro del Ticketing con Gennaro Milzi (Siae), Stefano Lionetti (TicketOne), Alex Fabbro (Hub Music Factory), Claudio Trotta (Barley Arts) e Davide Poliani (Rockol). Sabato 10 focus sulla situazione del mercato internazionale con i panel How to put Italy on the map of International Live Music Business con Carlo Pastore (Radio Due), Stefan Julin (Pitch & Smith), Livio Montarese (Wise Entertainment), Marco Ercolani (Barley Arts) e Ashley Khan (giornalista) e Il lavoro del jazz a cura di I-Jazz, in collaborazione con Associazione Musicisti Italiani di Jazz MIDJ, con Giovanni Scoz, Giovanni Taglialatela e Michela Parolin. Chiusura domenica 11 con Vita, morte e nuove incarnazioni del clubbing in Italia con Barbara Laneve (Discipline, Bari), Stefania Paolini, Lele Sacchi (dj, producer, art director e docente IED, Milano), Alessandro Adriani (Mannequin Records) e Ivan Bonatesta (The Flame).

Completano la sezione professional i quattro workshop Definiamo “Collecting”, Ticketing, Video Content Strategy e Sync: la musica su misura e la Networking Session realizzata in collaborazione con EJN (European Jazz Network) e Associazione I-Jazz. Tra le grandi novità del Medimex 2017, Puglia Sounds Musicarium e Songwriting Camp Medimex 2017. Il Puglia Sounds Musicarium è una scuola dei mestieri della musica, dalla fotografia al giornalismo multimediale, con autorevoli docenti: Giovanni Canitano, Paolo Di Francesco, Michele Caporosso, Ambrogio Lo Giudice, Ferdinando Arnò, Pierpaolo Peroni, Massimo Bonelli, Rossana Casale, Giuseppe Anastasi, Franco Zanetti, Carlo Pastore, Gianluca Cavallini e Carlo Massarini. Songwriting Camp Medimex 2017, organizzato con la collaborazione di Sony/ATV, darà la possibilità agli artisti selezionati di lavorare a stretto contatto con gli autori e produttori Giuseppe Anastasi, Antonio Filippelli, Lorenzo Fragola, Gianclaudia Franchini, Fabio Gargiulo, Danti, Gianni Pollex, Giorgio Poi, Piero Romitelli, Samuel, Luca Serpenti, Colapesce e Marta Venturini. A conclusione del percorso formativo Sony/ATV assicurerà un massimo di due contratti editoriali. Per tutta la durata del Medimex sarà allestito nello Spazio Murat PopUp the Sunday Special Edition, mercato del disco in vinile organizzato dal temporary store barese con Independent Label Market, il marchio londinese cui sono legate oltre trecento tra le etichette indipendenti più importanti al mondo con vendita diretta al pubblico delle loro produzioni. Diverse le label internazionali che esporranno dischi tra dj set e music brunch. Numerose le attività collaterali. Medimex si apre mercoledì 7 e giovedì 8 con Proiezioni a parco 2 giugno, realizzate in collaborazione con Apulia Film Commission. Prima giornata dedicata al «Triangolo sacro» di film su Lou Reed, Iggy Pop e David Bowie. Nella seconda giornata, omaggio al cinema musicale del regista cult Jonathan Demme con una trilogia su Talking Heads, Neil Young ed Enzo Avitabile. Intanto il 6 e 7 Bari Suona, realizzato da Confcommercio Bari in collaborazione con il Comune di Bari, anticipa il Medimex promuovendone la programmazione nelle vie del centro murattiano con circa cento musicisti coinvolti in oltre cento esibizioni.

Anche il Bari Geek Fest sbarca al Medimex con i concerti di Nanowar of Steel, Stelle di Hokuto e Mugen Yahiro al Palaflorio e il Rock a Fumetti di Enzo Rizzi nella Sala Murat. Previsti, inoltre, i contest per musicisti emergenti di Rec’n’Play e Gazzetta del Mezzogiorno. Inoltre il Medimex diventa ecofriendly grazie alla richiesta della certificazione volontaria Ecofesta Puglia premiata dal Miur. Infine da martedì 6 a domenica 11 giugno sul sito www.medimex .it si potrà ascoltare Radio Medimex, quattro ore di programmazione al giorno con tanta musica e interviste agli ospiti. Programma aggiornato e informazioni disponibili sul sito web www.medimex.it tutti gli appuntamenti del programma ufficiale sono ad ingresso gratuito sino ad esaurimento posti disponili tranne la David Bowie & Masayoshi Sukita: Heroes – 40° anniversario e il concerto di Solange.

Presentazione del restauro della tela dell’Annunziata, Grottaglie domenica 11 giugno

Giornata particolarmente amara quella del 4 marzo 2005 a Grottaglie, quando in pochi attimi venne cancellata una preziosa testimonianza storica e artistica col crollo dell’oratorio della Confraternita del SS.mo Sacramento, risalente alla fine del Cinquecento e contiguo alla zona absidale della Chiesa Collegiata Maria Ss.ma Annunziata.

Le conseguenze di quel crollo, anche a causa delle abbondanti piogge di quei giorni, misero tutti in allarme per i gravi rischi che il più importante tempio cittadino correva, al punto che fu necessario provvedere, tra l’altro, alla rimozione dalla calotta absidale della grande tela raffigurante la titolare, cioè la Vergine Maria Santissima Annunziata.
Giornata invece particolarmente felice questa di domenica prossima 11 giugno 2017, dedicata alla presentazione del restauro di quella tela che, mestamente ravvolta e depositata nella cappella del Crocifisso, ha atteso pazientemente quasi 12 anni prima di tornare a risplendere più bella di prima nel suo sito originario.

Un piccolo miracolo avveratosi – dice emozionato il parroco D. Eligio Grimaldi – grazie alla sensibilità e al concreto contributo di tanti amici, del “Lions Club” Grottaglie, dalla “Pluriassociazione S. Francesco De Geronimo” e in particolare del dott. Roberto Burano che allo scopo ha stampato e devoluto i proventi della sua importante pubblicazione su Vincenzo Calò, medico, imprenditore ceramico e filantropo grottagliese. La tela – continua D. Eligio – affidata alla perizia e alla professionalità della ditta Maria Gaetana di Capua di Martina, è stata sottoposta, sotto l’egida della “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto”, a un lungo e paziente restauro reso più impegnativo dalle sue straordinarie dimensioni (670 cm base x 428 cm altezza) che hanno richiesto l’utilizzazione di un ampio locale nelle vicinanze messo a disposizione dal dott. Franco Spagnulo”.

Occasione per la realizzazione della grande tela semicircolare appena restaurata fu la scomunica (più precisamente l’Anathema) fulminata nel 1674 dall’arcivescovo di Taranto sugli occupanti del territorio della cosiddetta Foresta Tarantina (nei pressi del santuario di S. Maria della Mutata) di proprietà della Mensa arcivescovile. Pertanto, il dipinto che occupa interamente la calotta absidale, rappresenta il segno di pentimento di quanti si erano resi colpevoli del misfatto, per ottenere l’assoluzione dalla severa censura ecclesiastica.
Preziosa a questo scopo è un’iscrizione passata inosservata fino a pochi anni fa e che si può leggere alla base di una grande colonna dipinta sulla parte sinistra della tela: iscrizione che, tradotta, recita:
A DIO OTTIMO E MASSIMO. / PER LA RESURREZIONE / DAL TREMENDO FULMINE DELL’ANATEMA / QUESTA PROVA DELL’ESECRATA COLPA / QUESTO SIMBOLO DELLA PROVATA PIETÀ
SUPPLICI POSERO / QUANTI NEGLI ANNI DA POCO TRASCORSI / LA SACRA IMMUNITÀ ECCLESIASTICA / VOLLERO LEDERE. / L’ANNO DELLA SALUTE / 1674
La successiva ricerca nel locale Archivio Capitolare ha offerto la spiegazione storica al laconico testo dell’iscrizione. Grazie alla documentazione allegata conclusione capitolare del 23 ottobre 1674 abbiamo così potuto apprendere che quel giorno, in pieno Capitolo formato da una cinquantina di ecclesiastici (arciprete, canonici e preti), venne letta pubblicamente una missiva pervenuta dall’arcivescovo di Taranto, il domenicano Monsignor Tommaso Sarria, contenente la scomunica contro gli usurpatori della “Foresta Tarantina” che apparteneva alla Mensa Arcivescovile.
Prima della lettura, mentre le campane suonavano tristi rintocchi di morte, si tenne il rito della scomunica: i capitolari pregavano e maledicevano, tenendo in una mano una candela accesa e nell’altra una pietra; candele e pietre che vennero lanciate in un punto in cui si immaginavano riuniti i responsabili del delitto e cioè gli amministratori del tempo della locale Università o Comune (ossia il sindaco, gli Eletti, i Deputati, il Consultore, il Governatore Criminale e il Banditori, dei quali, dieci in tutto, si riportano anche i nomi).
A seguito di questa drammatica vicenda gli scomunicati, in espiazione e per l’assoluzione del delitto commesso negli anni precedenti, furono costretti a dare un segno concreto del loro pentimento facendo dipingere, ovviamente a loro spese, la grande e bella tela dell’Annunciazione che, così non solo tramanda il ricordo di una inquietante pagina di storia grottagliese, ma rimane anche la testimonianza dell’ottenuta assoluzione.

È facile intuire che a chiedere agli amministratori scomunicati, come tangibile segno di pentimento e di pietà, la realizzazione della grande tela dell’abside sia stato lo stesso Mons. Sarria: un comando che evidentemente tutti gli scomunicati furono costretti ad accogliere lasciando in tal modo una testimonianza significativa non solo di sottomissione e di pentimento, ma anche di arte e di cultura appunto alla Chiesa Madre intitolata all’Annunciazione della Vergine Maria,
La scena che osserviamo nella tela, come nella maggior parte delle raffigurazioni dell’Annunciazione, si inscrive all’interno dell’abitazione di Maria: una stanza ampia cui si accede attraverso una sorta di porticato prospetticamente segnato da un semplice colonnato con ingresso che non mostra però alcuna luce esterna. Tutto appare avvolto in una oscurità diradata soltanto dal bagliore divino che si diffonde all’intorno partendo dalla zona centrale superiore, dominata dall’Eterno Padre attorniato da angeli, nembi e puttini. Una luce che si accentua nell’immagine della colomba simbolo dello Spirito Santo che rischiara i vari elementi e avvolge in particolare l’umile ancella del Signore: una scena creata ad arte per comunicare l’arcano momento in cui il Verbo si fa carne e rimanda al fondamentale del mistero dell’Incarnazione, espresso con la risposta affermativa della Vergine Maria all’annuncio dell’arcangelo Gabriele.
Siamo di fronte a una composizione ispirata in buona parte da precedenti raffigurazioni pittoriche e segnatamente da incisioni cinque-seicentesche, ma riproposta in modalità e caratteristiche proprie di un’arte pittorica tardo barocca, evidenziata in particolare dall’abbigliamento vistoso e sovrabbondante della Vergine e dell’angelo, dalle fluenti e appariscenti capigliature degli stessi, dall’ingombrante e pesante drappo fastosamente guarnito, dal grande leggio ricoperto con panno finemente rabescato.
Nonostante lo sforzo dell’autore di ancorare tutto a una dimensione di più domestica semplicità, si respira un’aura di grave solennità accentuata dal diffuso chiaroscuro generale: dal libro spalancato sull’artistico leggio ricoperto da prezioso panno rabescato, al pavimento ad ampi riquadri bicromi; dal rasserenante giglio bianco tenuto in bella evidenza dall’angelo all’inquietante gatto posto all’estremità destra della tela, che col suo ambiguo volto tra l’umano e il luciferino, manifesta, in consonanza a una radicata tradizione, un’evidente connotazione negativa.

Non conosciamo l’autore dell’opera. Nessuna firma compare sulla tela e nessun riferimento è stato rintracciato nei documenti. Possiamo soltanto ipotizzare, sulla scorta dell’analisi stilistica e con l’osservazione delle tante raffigurazioni dell’Annunciazione, sia su tela che su incisioni dei secoli XVI e XVII, che egli, non sia estraneo agli influssi della Scuola Napoletana del Seicento.
Un attento studio comparativo con opere coeve, partendo magari anche dalla realtà grottagliese non priva di testimonianze dello stesso periodo (si consideri la presenza di opere di Francesco Corduba, del Finoglio, del Cunavi, del Santafede, oltre che di uno sconosciuto Francesco D’Aragona nativo proprio di Grottaglie), potrà collocare più precisamente il nostro autore all’interno di quel complesso capitolo della pittura pugliese del Seicento condizionata da quella della capitale partenopea.

Un’opera che conferma quanto in proposito osservava già Michele D’Elia: “L’ambiente locale [pugliese], permeato a lungo di cultura manieristica, nel quale rientrano anche le ultime importazioni da Venezia (Palma, Padovanino, Prudenti) e quelle che iniziavano a confluire da Napoli (Ippolito Borghese, Imparato, Santafede, Azzolino) oppone una tenace resistenza al gusto dei tempi nuovi che a Napoli si era tradotto essenzialmente nella adesione al verbo caravaggesco”.

L’Annunciazione di Grottaglie, anche se tardivamente, conferma con le forti tinte e con l’uso del marcato chiaroscuro, un’adesione alla pittura di scuola napoletana da parte di un Autore non ancora identificato che, pur legato a echi e suggestioni passate, non disdegna di operare la trasposizione scenografica in un maturo Seicento.

Grottaglie e il territorio jonico-salentino ritrovano così un pezzo significativo della loro storia, della loro arte e della loro cultura che, restaurato e riposizionato nell’abside, verrà illustrato domenica 11 giugno alle ore 20.00 nella storica Chiesa Madre Collegiata sita in piazza Regina Margherita a Grottaglie.
Il programma prevede il saluto iniziale da parte del parroco D. Eligio Grimaldi; di Ciro D’Alò, sindaco di Grottaglie; di Luisa Radicchio, presidente del“Lions Club” di Grottaglie; di Roberto Burano, presidente dell’associazione “Koinè Culturale” di Grottaglie e di Ciro De Vincentis, presidente della “Pluriassociasione S. Francesco De Geronimo”. Seguirà un omaggio musicale alla Vergine Maria con l’esescuzione dell’Ave Maria, di Giulio Caccini (Vladimir Fëdorovič Vavilov, 1925–1973) e della Salve Regina, in do min., di Giovanni Battista Pergolesi (1710-1736) da parte del soprano Angela Kiss, accompagnata all’organo rinascimentale dal prof. Cosimo Annicchiarico. Toccherà poi a Rosario Quaranta, Socio Ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia, e alla restauratrice Maria Gaetana Di Capua tenere rispettivamente la relazione storico-artistica e la relazione tecnica.

Le conclusioni di questa che si preannuncia una serata di sicuro interesse storico, culturale e artistico sono affidate D. Francesco Simone, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Taranto.

A Noci il Piccolo festival della parola, dall’8 all’11 giugno

Moni Ovadia, Federico Zampaglione, Alessandro e Andrea Piva, Guido Catalano, Franco Arminio, Massimo Bray: sono alcuni ospiti della seconda edizione del Piccolo festival della parola, in programma dall’8 all’11 giugno a Noci con oltre cinquanta eventi in calendario (ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti, www. piccolofestivaldellaparola.it) .

Sarà dedicato agli studenti del Liceo Da Vinci – Galilei, ma aperto a tutti, l’incontro che giovedì 8 alle 10 inaugurerà il festival. Vera Gheno, linguista e twitter manager dell’Accademia della Crusca parlerà delle trasformazioni dell’Italiano (Chiostro San Domenico).

Nel Chiostro San Domenico tre appuntamenti di Officina editori: alle 18 presentazione del libro di Enrico Caruso “Provocazioni minime” (DiLemma Edizioni), una forma inedita di lettura, un testo con cui giocare a comporre e scomporre e scoprire innumerevoli poesie. L’autore sarà affiancato da Sara Ricci. Seguirà alle 19 l’incontro con Trifone Gargano e il libro “Dante pop. Romanzi, parodie, brand, canzoni” (Progedit). Un viaggio alla scoperta di un Dante poco conosciuto: dai romanzi ai fumetti, dalle opere teatrali alla pubblicità.

Alle 20 appuntamento con Alessio Viola e il suo “Vivere e morire a Levante” (Besa Editrice). Dialoga con l’autore il giornalista Michele De Feudis (“Corriere del Mezzogiorno”). Il libro è il ritratto di una Bari oscura e dolente, un romanzo che intreccia malavita, politica e una sofferta storia d’amore.

Alle 21 in piazza Plebiscito la performance “Le parole sono importanti” realizzata da Moni Ovadia per il festival: riflessioni, suggestioni e letture di un grande protagonista della cultura teatrale e letteraria e dell’impegno civile. Ovadia condurrà per mano lo spettatore verso il mondo straordinario della parola. Il reading sarà introdotto da Carmelo Grassi, presidente del Teatro pubblico pugliese, dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, della dirigente della sezione Biblioteca e comunicazione istituzionale, Daniela Daloiso e del sindaco di Noci, Domenico Nisi.

Alle 22 (Chiostro San Domenico) a cura di Inchiostro di Puglia la presentazione del libro di Sabrina Barbante “Diversamente a Sud” (Vertigo), la storia di Viola, deliziosa, cinica, piena di sguardi che parlano al suo posto. Interverrà l’assessore alla Cultura del Comune di Noci, Lorita Tinelli.

Alle 22.30 nel Chiostro delle Clarisse il poeta e sassofonista Vittorino Curci, affiancato da Giovanni Laera (Università eCampus), presenterà il libro Liturgie del silenzio (Editore La vita felice). A seguire, il concerto di Curci con la batteria e le percussioni di Filippo Monico e il sassofono di Gianni Console, un omaggio del poeta pugliese alla sua Noci.

Ogni giorno uno spazio è dedicato alle Gocce quotidiane di poesia: “Dieci minuti diversi” con le letture di Silvana Kuhtz, di Poesia in azione (giovedì alle 22, Chiostro delle Clarisse). Per i più piccoli, invece, appuntamento quotidiano alle 18, nel Mondadori Point. Si parte giovedì con il laboratorio “Ladri per bambini”, a cura di Adriana Iannucci ed Ezia Liuzzi. Per la sezione “parole e visioni”, in programma, dall’8 all’11 giugno, l’installazione di poesia urbana di Ma Rea, nel centro della città, il progetto Oltrepassi 201 dell’artista romagnola Maria Cristina Ballestracci (chiesa di Santo Stefano) e la mostra No Tag di Vittorino Curci, nella nuova galleria d’arte Spaaace.

Il festival è promosso dal Consiglio regionale della Puglia, da Teca del Mediterraneo (Biblioteca Multimediale del Consiglio regionale della Puglia), dal Comune di Noci, e organizzato da Fluid con la partecipazione operativa del Teatro Pubblico Pugliese e il coinvolgimento di istituzioni e associazioni culturali attive sul territorio regionale.

“Mi chiamo Eva”, il libro di Paolo Maci presentato a Ceglie Messapica venerdì 9 giugno

Sarà presentato venerdì 9 giugno, alle ore 18, presso il MAAC ( Museo Archeologico e di Arte Contemporanea) di Ceglie Messapica, il libro di Paolo Maci, intitolato “Mi chiamo Eva” (SoloLettura).

L’appuntamento, organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “Gioia”, apre la terza edizione della rassegna letteraria “Libriamo”, organizzata con il Patrocinio del Comune messapico e per questo primo appuntamento si avvale della collaborazione con la Camera Forense Messapica “Avv. Vito Gianfreda” e l’IISS “C. Agostinelli”. Media Partner: Idea Radio.

Nel libro di Maci, cinque donne raccontano all’avvocato storie di sopraffazione, di violenza e di ossessioni patologiche di cui sono vittime. Donne ferite ma non sconfitte, che hanno trovato la forza di reagire e chiedono giustizia nelle aule di un Tribunale. Le cinque protagoniste offrono una narrazione cruda, a tratti raccapricciante, del loro vissuto con uno stile televisivo che avvince il lettore, lo porta a commuoversi, indignarsi ed interrogarsi nell’attesa del finale. L’avvocato, che raccoglie le loro voci rimettendo in piedi la stessa dignità crudelmente schiacciata da uomini senza scrupoli, veicola nella difesa delle vittime il dolore, l’angoscia, il sentimento di impotenza di fronte alla violenza subita ed è consapevole, come ogni difensore, che il futuro delle sue assistite si giochi anche nelle aule di un Tribunale, dove essere credute significa in parte riacquistare la propria dignità ferita.
…Ma ora Elena è morta. Dopo un anno di ospedale e quattordici interventi ho deciso che il mio nome di allora sarebbe stato Alena. Il nome che era riportato sui miei documenti polacchi e che io, in Italia, non avevo voluto usare. Nella mia nuova vita mi chiamerò Alena…”

Il racconto, l’assistenza e la denuncia sono tre fasi che sfociano nel ritratto del risveglio, della coscienza dei propri diritti violati, della fiducia nelle istituzioni. Si impara a non sentirsi colpevoli ed a dire di no. Bisogna far parlare il coraggio nascosto. Questo si legge tra le righe in Mi chiamo Eva.

L’incontro sarà moderato dall’Avv. Anna Rita Amati e prevede i saluti della Presidente dell’APS “Gioia”, Graziella Nannavecchia, dell’Assessore alla Cultura, Mariangela Leporale e gli interventi letterari degli studenti dell’IISS “C. Agostinelli” impegnati nel progetto sul femminicidio intitolato “Chi dice donna dice Donna”. Durante la presentazione sarà proiettato il cortometraggio “Il bello dell’esse donna”.

Paolo Maci è avvocato cassazionista e presidente regionale per la Puglia dell’ANFI, associazione nazionale familiaristi Italiani. Collabora con il prof. Nicola Grasso, associato di Diritto Costituzionale nell’Università del Salento. Dal 2002 al 2009 è stato presidente della Fondazione La Città del Libro, che durante il suo mandato ha ricevuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali il premio come miglior manifestazione di promozione del Libro e della lettura realizzata in Italia.

La fisarmonica di Lorenzo Albanese il 9 giugno a Lecce

Continuano con grande successo di pubblico i Concerti di Primavera, organizzati dalla Camerata Musicale Salentina nella splendida cornice della Fondazione Palmieri di Lecce. Protagonista del quarto appuntamento,

venerdì 9 giugno alle ore 20:00,  il fisarmonicista Lorenzo Albanese, vincitore dell’ultima edizione del Concorso Nazionale “Il Terzo Suono” di Casarano (LE). Nato a Cinquefrondi il 18 giugno 1997, Lorenzo Albanese intraprende lo studio della fisarmonica all’età di 11 anni da autodidatta. Nel 2013 inizia lo studio della musica classica con il M° Luca Colantonio presso il Liceo Musicale “G. Rechichi” di Cinquefrondi e nel corso dell’anno viene ammesso al Conservatorio di Musica “F. Torrefranca” di Vibo Valentia, sotto la guida del M° Mario Stefano Pietrodarchi. Seppur giovanissimo, ha già vinto svariati concorsi nazionali e internazionali. Ha seguito numerosi corsi di perfezionamento con vari docenti, tra cui Massimiliano Pitocco, Giuseppe Scigliano, Pavel Feniuk (Ucraina), Vojin Vasovic (Serbia), Aleksandr Hurustevich (Ucraina), Petri Macconen (Finlandia), Gorka Hermosa (Spagna). Grazie allo studio e alla tenacia, è risultato tra i primi tre selezionati dal Conservatorio “F. Torrefranca” (VV) per la partecipazione al Progetto Erasmus che gli ha consentito di esibirsi presso la Royal Academy of Music di Londra sia nel 2015 che nel 2016, sotto la guida del M° Owen Murray e del docente del conservatorio della Finlandia Matti Rantanen. Biglietti disponibili presso la sede della Camerata Salentina, al Castello Carlo V, o la sera del concerto direttamente alla Fondazione Palmieri a partire dalle 19.15.

PROGRAMMA

  1. Angelis Romanza
  2. Albeniz Asturias
  3. Voitenko Revelation
  4. Puskarenko Skify of XX century
  5. Busseil Interluzio et Danze
  6. Semionow III tempo Sonata N°1

INFO: Camerata Musicale Salentina, Via XXV Luglio 2B – Lecce. Tel: 0832 309901 – Cell: 348 0072654 (Info) – 348 0072655 (Ufficio Stampa) Email: biglietteria@cameratamusicalesalentina.com