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Sonorità sudamericane al Festival della Chitarra di Mottola. Ecco gli eventi in programma il 7 e 8 luglio

Magico fine settimana al Festival Internazionale della Chitarra- Città di Mottola, con un nome su tutti: Roberto Aussel. Per lui ha composto persino Astor Piazzolla che gli dedicò i suoi famosi “Cinque pezzi per chitarra”, le sue prime commozioni originali per questo strumento, affinché le suonasse. Cosa che, ovviamente, accadde.

Ma andiamo con ordine. Si comincia venerdì 7 luglio con il doppio concerto- (Mottola, liceo Einstein, ore 20.30, ingresso libero)- “Viva il Venezuela!” del chitarrista venezuelano Gabriel Guillén. È considerato tra i più famosi professori di chitarra che lavorano in Austria. Acclamato a livello internazionale, ha inciso per la Philips e Record.v4m. Ha tenuto master class e concerti in più di 34 Paesi in tutto il mondo. In scaletta, brani come “Suite Venezolana”, “Danza Negra”, “Aria from Bachianas Brasileiras”. Insegnante di Conservatorio, è direttore artistico dell’International Guitarfestival di Rust e lavora con la Simon Bolivar Orchestra in Venezuela. A seguire, concerto “La ultima curda”, con un percorso sulla storia del tango dagli anni ’20 agli anni ’50, a cura di Fabio Furia al bandoneon e Alessandro Deiana alla chitarra. In programma musiche di Juan Carlos Cobian, Astor Piazzolla, Anibal Troilo, Anselmo Aieta, Angel Villoldo. Lo spettacolo unisce il suono passionale del bandoneon di Fabio Furia e il virtuosismo della chitarra di Alessadro Deiana, raccontando il tango attraverso un repertorio che ne ripercorre un pezzo di storia. Gli arrangiamenti sono originali e di grande impatto emotivo. Furia è considerato dalla critica uno dei migliori bandoneonisti d’Europa. Deiana è stato premiato in diversi concorsi d’esecuzione musicale e chitarristica nazionali e internazionali. A precedere i concerti, alle ore 19, sarà la presentazione del cd di Aniello Desiderio “Nocturnal”e Antonio Rugolo e Mauro Giuliani “Masterpieces”.

Sabato 8 luglio (Mottola, liceo Einstein, ore 20.30, ingresso 7.50 euro) arriva invece il grande Roberto Aussel, musicista argentino considerato tra gli attuali virtuosi della chitarra; ha vinto i più prestigiosi concorsi mondiali e si esibisce regolarmente in recital in Europa, America, Giappone e Cina. Il suo concerto sarà un viaggio della chitarra attraverso i secoli. A lui il compito di interpretare brani di Leo Brouwer (come “Ojos Brujos” e  “Zapateo”), Domenico Scarlatti (“Quatre sonates”) e Astor Piazzolla (“Cinco piezas para guitarra”) e molti altri. Aussel inizia a studiare la chitarra a sei anni. Ha studiato chitarra contemporanea, entrando di diritto nella scena internazionale. Collabora con vari compositori poiché numerosi sono quelli che hanno scritto per lui. Tra questi, Astor Piazzolla, che nel 1981 ha scritto proprio per lui le sue prime cinque opere per chitarra classica “Cinque Pezzi” che interpretò lo stesso anno a Parigi. Dal 1994 Aussel è professore presso la Musikhochschule di Colonia, in Germania. Dirige la collezione di musica per chitarra dell’editore Henry Lemoine. ha ricevuto il prestigioso premio “Prix Konex De Platine”. Il concerto sarà preceduto, alle ore 18, dall’esibizione dell’Orchestra Giovanile di Chitarre “Chitarreinsieme” con direttore il Maestro Leonardo Lospalluti.

Info: www.mottolafestival.com e 346. 2264572.

Sabato 8 luglo a Pulsano Gio Evan in concerto

Sabato 8 lulio, al Villanova (via Basento – Pulsano/TA), procede la rassegna di spettacoli messa in piedi dal noto live club pugliese.

Si parte alle 21.45 con “I N O P I A | non perdermi sul serio” di e con Gio Evan e con le musiche originali di Giampiero Mazzocchi.
Dopo il grande successo di “Sorprendermi tour”, Gio Evan torna con un nuovo spettacolo del tutto inedito, lavoro nato insieme al suo nuovo libro “Capita a volte che ti penso sempre” edito Rizzoli | Fabbri Editori.

Gio Evan cambia indirizzo ai luoghi comuni, sovverte il senso delle frasi fatte e dei modi di dire, obbligando il vocabolario alla sfida dell’improbabile. Lo spettacolo propone impegnative mescolanze verbali per provare quanti agganci lessicali vivono e aspettano di essere messi nuovamente in vita. Gio Evan a volte usa la poesia come scusante, per arrivare a spalancare le porte di un’immaginazione non violata e invitarci nel mondo del surreale, dell’incredibile, della meraviglia e della sorpresa. Il palco su cui si muove è asciutto e minimalista, lascia spazio sufficiente al vero protagonista: pensiero e poesia non pensata prima.
“Gio Evan non è altro che la movenza creativa della lingua, dove filosofia, umorismo, comicità, poesia e giochi di parole si alleano per esprimere la potenzialità di vivere molteplici vite”.
Si procede, alle 23.00, con i Walking Trees in concerto, in tour in Italia per festeggiare i ventitrè anni di attività.
La line up è composta da Teresa Auddino (voce), Enzo Tropepe (chitarra), Giancarlo Alessi (batteria) e Franco Pezzano (basso).

I Walking Trees trovano on stage il loro ambiente naturale nel quale esprimere tutta l’ intensità del Southern Rock Blues e traggono ispirazione dal blues più tradizionale (Muddy Waters, Jimmy Reed, Willie Dixon, Buddy Guy, B.B. King), passando dal rhythm’n’ blues di Otis Redding, Wilson Pickett, Creedence, Allman Brothers, rifacendosi agli shuffle di Stevie Ray Vaughan, Kenny Wayne Shepherd, per sfociare nel rock blues di Hendrix, Cream, Popa Chubby, ZZ Top, Black Crowes, Gov’t Mule e tanti altri.
A seguire, la serata prosegue con il dj set di Attilio Monaco, Goffredo Santovito e Ciro Merode, con selezioni fatte con vinile.
E’ inoltre prevista la presena di mercatini, esposizioni ed un area giochi.

La zona palco, eccezionalmente, sarà allestita con sedute (possibilità di prenotazione al 3384273389 – posti limitati).
Per chi cena, l’ingresso è gratuito entro le 22.00 / coperto 3 € – Prenotazioni zona ristorazione: 3406592744 – 3939365044.

Anarchicanto di Remigio Furlanut con Michele Riondino. Sabato 8 luglio a San Giorgio Jonico (TA)

Anarchicanto è uno spettacolo di Teatro Canzone che propone canti appartenenti quasi tutti al repertorio di canti anarchici italiani di fine Ottocento ed inizi Novecento. Si incrociano nel percorso anche canti di lavoro,

di prigionia e di lotta non propriamente appartenenti al repertorio anarchico ma che aiutano a tratteggiare le condizioni dei lavoratori, degli oppressi. I canti si sposano con un’intensa voce narrante che evoca situazioni, personaggi e storie. Anarchicanto non è un riproposta museale di suoni e parole appartenuti al tempo che fu, ma è un atto politico vivo che vede nello slancio artistico la più autentica forma di rivoluzione possibile.
Santi Spanna – voce evocatrice
Remigio Furlanut – voce, chitarra e charango
Gianni Cellamare – ance e sonorizzazioni
Francesco Gaudio – acoustic bass
Francesco Dracca – fisarmonica e percussioni
Andrea Forte – cajon e percussioni
Loredana Gaudio – danza aerea

Per l’occasione intervento straordinario di Michele Riondino.

Fotografo ufficiale della serata Maurizio Greco. Presenterà l’evento Michele Bramo. Durante la serata sarà possibile degustare le pucce farcite con i prodotti degli orti della cooperativa. Sabato dalle ore 21:00 alle ore 0:00. Dal 8 luglio alle 21:00 al 9 luglio alle 0:00. Cooperativa Robert Owen Contrada Pasone, 1, 74027 San Giorgio Jonico (TA)

“Laboratorio degli Artisti”, mostra di pittura e fotografia al Laboratorio Urbano di Grottaglie

Torna presso il Laboratorio Urbano di Grottaglie, dopo il successo dello scorso anno, il “Laboratorio degli Artisti”.

Dal 7 al 16 luglio, presso il locali che ospitavano il carcere di Grottaglie, sarà aperta al pubblico una mostra di pittura e fotografia composta da numerosi quadri e fotografie di diversi artisti. Grazie a questa collettiva, saranno dati luce e colore al Laboratorio Urbano di Grottaglie anche detto “Torrente del Vento”, una struttura tornata a disposizione della cittadinanza lo scorso anno.

Sito in via Corrado Mastropaolo 123 (adiacente la Chiesa Madonna del Carmine) e gestito dall’associazione Isola dei Sogni, il laboratorio offre una serie di servizi di carattere ludico, sociale e formativo a chiunque abbia voglia di usufruirne oltre ad organizzare ed ospitare eventi di diverso genere; ricordiamo fra gli altri “Il Castello dei Pupi”, kermesse dedicata alla famosa pupa grottagliese e che ha abbracciato vari altri ambiti “creativi” come la fotografia, il fumetto, il cosplay, il teatro e il grande successo ottenuto dall’evento natalizio che ha accontentato grandi e piccini “Il Paese di Babbo Natale”.

Contrasto alla violenza di genere, venerdì 7 luglio in piazza a Crispiano il camper della Polizia

Ad un anno circa dal posizionamento, nella principale piazza di Crispiano, di una panchina rossa dedicata a Federica De Luca e al figlio Andrea, continuano le iniziative per contrastare la violenza sulle donne.

Venerdì 7 luglio 2017, dalle ore 19,00, nella stessa piazza Madonna della Neve, sosterà il camper della Polizia di Stato che da tempo svolge attività itinerante di formazione e sensibilizzazione rispetto alla problematica della violenza sulle donne.

All’iniziativa, denominata “ non voltiamo le spalle, denunciamo la violenza”, fortemente voluta dal sindaco Egidio Ippolito e dall’assessore agli affari generali Giancarlo Argese, prenderanno parte anche i genitori di Federica De Luca.

A Taranto torna il Magna Grecia Festival

Torna il “Magna Grecia Festival Estate”, la rassegna musicale organizzata dal Comune di Taranto, in collaborazione con l’Orchestra ICO Magna Grecia, che anche quest’anno propone tre concerti quale occasione di intrattenimento culturale e artistico per tutti i cittadini di Taranto e per i turisti presenti in città.

Infatti i tre concerti, tutti con ingresso libero e gratuito (entrata ore 20.30 e inizio ore 21.00), presentano programmi accuratamente selezionati per avvicinare il grande pubblico al repertorio della “musica di qualità”.
Si tratta di generi musicali molto diversi tra loro, dalla musica latinoamericana alle più popolari colonne sonore di film, fino a un tributo all’indimenticato e indimenticabile Lucio Dalla, la cui esecuzione sarà affidata agli esperti musicisti della grande Orchestra ICO “Magna Grecia”, uno dei quattordici organici orchestrali italiani riconosciuti ICO (Istituzione Concertistico Orchestrale) dal MIBACT.
A dirigere l’orchestra in questi tre concerti sono stati chiamati importanti direttori, prestigiose “bacchette” di assoluto livello, l’argentino Jorge Lhez e gli italiani Antonio Palazzo e Giacomo Desiante.

Nel “Magna Grecia Festival Estate” ammalieranno il pubblico anche le importanti “voci” del soprano Grazia D’Aversa, che vanta una prestigiosa carriera, e del cantante Lorenzo Campani che, tra l’altro, in questo periodo è Quasimodo nel famoso musical “Notre dame de Paris”.
In due concerti, infine, saranno presenti sul palco anche voci narranti, quelle degli attori Carlo Dilonardo e Nanni Coppola, nel solco della tradizione dell’ICO “Magna Grecia” che, nelle sue produzioni, cerca di unire in un unico spettacolo varie forme d’arte per coinvolgere il pubblico con nuove suggestioni, emozioni e sensazioni.
I primi due concerti di questa edizione del “Magna Grecia Festival Estate” si terranno nel Teatro Orfeo, al chiuso con aria condizionata, mentre il terzo sarà all’aperto nel Teatro “Arena” della Villa Peripato.

Si inizia già venerdì prossimo, 7 luglio, al Teatro Orfeo con il concerto inaugurale “Fiesta sudamericana” che vedrà l’Orchestra ICO “Magna Grecia” proporre un gradevolissimo programma di brani del classico repertorio sudamericano.
In questa occasione l’orchestra sarà diretta dalla “bacchetta” di uno dei massimi esperti di questo genere musicale, l’argentino Jorge Lhez, direttore titolare dell’Orquesta Sinfónica di Salta.
Il concerto inizierà con l’esecuzione dei brani “Conga del fuego nuevo” e “Danzón Nº 2” del messicano Arturo Márquez, per poi passare a “El tarco en flor” dell’argentino Luis Gianneo, brano alla sua prima esecuzione italiana.
Sarà poi suonata la “Danzas del Ballet Estancia”, brano in quattro movimenti dell’argentino Alberto Ginastera, per poi concludere il concerto con un finale tutto tanghero, con l’esecuzione di “Tangazo” di Astor Piazzolla.

Il secondo concerto “Cinema e Musica”, si terrà martedì 18 luglio: di scena al Teatro Orfeo l’Orchestra ICO Magna Grecia e il soprano Grazia D’Aversa, diretti da Antonio Palazzo, con la voce recitante di Carlo Dilonardo.
In questo concerto le colonne sonore di film che hanno accompagnato la nostra vita, diventano sottofondo di memorabili pagine tratte dalla letteratura, dal teatro, dal cinema stesso. Un avvincente percorso di azioni sceniche e parole realizzato da Carlo Dilonardo che vede protagonisti gli spettatori attraverso memorie, ricordi, emozioni, in questo nuovo concerto che l’Orchestra ICO Magna Grecia diretta dal Maestro Antonio Palazzo con la partecipazione del soprano Grazia D’Aversa, dell’attore Carlo Dilonardo portano in scena al Teatro Orfeo in una meravigliosa e straordinaria fusione di musica, cinema e teatro.

Il terzo e ultimo appuntamento del “Magna Grecia Festival Estate”, martedì 8 agosto al Teatro “Arena” della Villa Peripato, propone “Lucio: l’Uomo e le canzoni”, un grande concerto-tributo dedicato a Lucio Dalla.
Sul palco l’Orchestra ICO Magna Grecia, nell’occasione diretta da Giacomo Desiante, con il cantante Lorenzo Campani alla cui voce saranno affidati i più grandi successi di Lucio Dalla, eseguiti in suggestivi arrangiamenti per orchestra sinfonica: Da “Caruso” ad “Anna e Marco”, da “Futura” a “4 marzo 1943”, da “Cosa sarà” a Balla balla ballerino”. Tra un brano e l’altro l’attore Nanni Coppola porterà il pubblico a scoprire, recitando suoi monologhi inediti, la dimensione più intima dell’uomo Lucio Dalla.

Main sponsor del “Magna Grecia Festival Estate” è Ubi Banca, il partner culturale e sociale dell’Orchestra della Magna Grecia, che così conferma il suo sostegno convinto per corroborare sul territorio la funzione di una economia integrata al fine di garantire responsabilmente un’alta qualità della vita. L’orchestra è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Comune di Taranto, Regione Puglia e Fondazione Puglia.

A Mottola musicisti da tutto il mondo celebrano Roland Dyens

È in assoluto il concerto più atteso, sia da un punto di vista artistico che affettivo. Giovedì 6 luglio Mottola celebra il “suo” Roland Dyens, con un omaggio – il primo in tutta Italia- al musicista chitarra d’oro, scomparso di recente. Ad ospitare la serata sarà il liceo Scientifico Albert Einstein di Mottola (Taranto), alle ore 20.30, ingresso 7,50 euro.

Ancora un’esclusiva al Festival Internazionale della Chitarra-Città di Mottola con questa serata tributo che vedrà alternarsi una ventina di musicisti, arrivati da varie parti del mondo per questo evento unico. Sono chitarristi provenienti da Italia, Argentina e Venezuela, ma anche amici ai quali Roland ha dedicato dei brani. Tra gli ospiti speciali, la signora Laura Dyens, sorella di Roland, a testimonianza dello strettissimo rapporto con il Festival.
In questi mesi, tutto il mondo sta celebrando questo straordinario musicista e compositore e questo sarà il primo omaggio in tutta Italia. Ma non è tutto, dal momento che sarà eseguito il Bolero di Maurice Ravel, per il quale Dyens fece un arrangiamento per orchestra di chitarre. Sarà la prima esecuzione europea del suo arrangiamento, con 17 musicisti dell’Orchestra Mottola Festival e la direzione del Maestro Leonardo Lospalluti. A moderare la serata, il Maestro Lindo Monaco.

L’omaggio a Dyens sarà un concerto tributo con la straordinaria partecipazione di: Roberto Aussel, Aniello Desiderio, Giuseppe Bolognini, Marco Corsi, Alessandro Deiana, Giancarlo Di Pierro, Gabriel Guillén, Vito Ottolino, Sara Palmisano, Antonio Taranto, Lapo Vannucci. Sul palco anche il “Quartetto Santorsola” (Antonio Rugolo, Vincenzo Zecca, Livio Grasso, Angelo Gillo), il duo Di Sabato- Rugolo, il “Real Duo” (Luciano Damiani e Michele Libraro). In scaletta brani come “Austin Tango”, “Brésils”, “Comme le jour…”, “Aria from Bachianas Brasileiras” o “Valse en skaï”, tutte composizioni di altissimo impatto emotivo che saranno eseguite da chitarristi di primissimo piano nella scena internazionale.

E lo stesso Maestro Michele Libraro, direttore artistico del Festival, salirà sul palco per ricordare l’amico Roland. “Qui mi sento a casa”, aveva detto lo scorso anno Dyens, ospite della passata edizione. E proprio Mottola non poteva non ricordarlo, ma con lo stile che è proprio del Festival: incontro di musicisti, integrazione, condivisione, in una dimensione che travalica ogni confine, non solo geografico.
Infine, sulla scia di queste forti emozioni, sarà anche possibile ripercorrere attraverso le immagini la storia del Festival e dei suoi primi 25 anni di attività, complice la mostra allestita nelle sale del liceo, a cura di Giuseppe Palmiotto, e che sarà visitabile sino al 9 luglio.

Il Festival è organizzato dall’Associazione Accademia della Chitarra ed è patrocinato da Regione Puglia, Comune di Mottola, Comune di Ginosa e Lions Club Massafra-Mottola “Le Cripte”. Info: www.mottolafestival.com e 346. 2264572.

Travel Expo, un grande evento di promozione del territorio. L’8 e 9 luglio a Taranto

L’8 e il 9 luglio al centro commerciale Mongolfiera di Taranto si terrà Travel expo – fiera del turismo. Si tratta di un importante appuntamento che racchiude tutta l’offerta turistica del territorio, ma punta anche ad essere modello innovativo e propositivo per la filiera turistica ed il suo mercato di riferimento.

Museo Spartano di Taranto, Associazione di Promozione Sociale Kerameion, Associazione Turistica Pro Loco di Lama, Cooperativa Museion ed Isamg, Amastuola – Crispiano sito archeologico di Crispiano greco-indigeno, Museo del Territorio di Palagianello, ASR Maiolica di Laterza, Associazione Li Cavalieri de Li terre Tarantine, Museo di Lizzano, ISAMG (Istituto per la storia e l’archeologia della Magna Grecia): questi tutti gli stand presenti che proporranno, oltre al tradizionale materiale informativo, anche una serie di incontri ed eventi. Una due giorni dedicata quindi all’ ospitalità turistica, nel segno dell’accoglienza, dei sorrisi e della gentilezza tipici di questa terra. Ci si incontra a Travel expo per disegnare insieme un futuro, per progettarlo individuando nuovi percorsi, nuove strade da seguire insieme ai tanti addetti del settore, ricchi di competenze e professionalità per andare insieme molto lontano, raggiungendo i traguardi che questo settore sa di meritare. “Un appuntamento di alto livello professionale che abbiamo deciso di portare al nostro centro commerciale, che ormai è votato a diventare un volano di esperienze culturali e turistiche per la nostra città – spiega Stefano D’Errico, direttore Mongolfiera – In Puglia il mercato turistico è in forte evoluzione e Taranto, ultimamente, sta facendo egregiamente la sua parte. Ma non basta: in pochi sanno le vere meraviglie della città e, soprattutto, quanto tutta la provincia possa offrire. Un appuntamento strategico per  incontrare il sistema distributivo e incoraggiare e rafforzare la promozione del turismo. Un percorso tramite il quale si possono confrontare idee e opinioni per valorizzare tutti gli aspetti dell’offerta turistica utilizzando come base di lancio l’altissimo livello di attrattività che la nostra terra già presenta naturalmente, puntando a valorizzare la grande rete del sistema distributivo dell’offerta turistica”.

Si parte sabato 8. L’ Associazione di Promozione Sociale Kerameion interverrà con sculture ed incisioni e ceramiche ispirate alla Magna Grecia ed ai miti e con animazione sulla coroplastica. L’ Associazione Turistica Pro Loco di Lama proporrà video sugli Ori di Taranto e i Capolavori del MarTa. Cooperativa Museion ed Isamg sarà presente con la mostra in pannelli La vigna di Dioniso. Amastuola Crispiano presenterà un video sul sito archeologico greco-indigeno. Il Museo del Territorio di Palagianello esporrà pannelli sulla civiltà rupestre ed un incontro col del Direttore del Museo, Domenico Caragnano, che parlerà dell’Iconografia rupestre. L’ Associazione Li Cavalieri de Li terre Tarantine propone una sfilata con le armature greche e passeggiate a cavallo. Il Museo di Lizzano riprodurrà il museo della preistoria e civiltà africane. Alle ore 17 i racconti della Magna Grecia e laboratorio di manipolazione dell’argilla. Alle ore 18.30 – esibizioni di ballo. Domenica 9 grande spazio ai più piccoli con lo spettacolo “Fiabe in musica – Princess” (ore 18), il volo di oltre 500 palloncini, come simbolo di libertà della conoscenza legata al viaggio (ore 19) e il musical di Rapunzel (ore 20)

 

“Estate d’Autore”: al Castello di Mesagne espongono Enrico Meo e Hassan Vahedi

Si inaugura sabato 8 luglio 2017 alle ore 19.00 nelle sale espositive del piano nobile del Castello Normanno-Svevo di Mesagne, la mostra d’Arte Contemporanea “Il potere emozionale dell’Arte” con l’esposizione delle opere dei Maestri Enrico Meo e Hassan Vahedi. che onoreranno la serata con la loro presenza.

E’ il secondo evento del progetto “Stagioni d’Autore, Stagioni nel Cuore”, organizzato dall’Associazione Culturale Eterogenea di Mesagne nell’ambito del progetto d’Arte Le Ali di Mirna ideato da Rita Fasano e Vito De Guido, con la seconda area tematica dedicata a “Estate d’Autore”.
Enrico Meo nasce a Grottaglie (TA) nel 1943; sin da ragazzo dimostra particolare sensibilità verso i problemi umani ed artistici. Parallelamente agli studi scolastici, compiuti presso l’Istituto d’Arte del suo paese, frequenta le botteghe d’arte per sperimentare tecniche e procedimenti artistici che arricchiscono considerevolmente la sua formazione giovanile. Frequenta, in seguito, i Corsi di incisione ad Urbino, il Corso di Arte Contemporanea ad Anacapri sotto la guida di Joe Tilson e il Corso di Arte Concettuale a Salisburgo sotto la guida di Roman Opalka. Nell’arco della sua esperienza artistica attraversa un primo periodo in cui l’interesse è rivolto esclusivamente a problemi socio-politici poi, in un secondo periodo, dopo una breve pausa di riflessione, sposta la sua attenzione verso la religiosità delle forme e i principi che le generano. Negli anni ‘80 si interessa di temi antropologici e poi si avvicina allo studio dell’arte bizantina sperimentandone le tecniche che trasferisce in modo originale nel suo timbro pittorico. Docente di discipline pittoriche presso il Liceo Artistico di Cosenza, ha insegnato presso l’Accademia di BBAA privata FIDIA di Vibo Valentia. Con passione e costanza si è fatto promotore e referente di progetti e eventi d’arte in Calabria e Puglia per educare e coinvolgere i giovani al fare creativo. Ha tenuto numerose mostre personali in gallerie, musei e istituzioni artistiche nazionali e internazionali. Ha illustrato libri e pubblicato sue opere su copertine di testi vari. Ha scritto e pubblicato poesie. Ha collaborato con quotidiani locali per le pagine di opinione e di satira. Si è imposto sin dagli anni Sessanta, per il deciso carattere espressivo riscuotendo successo in campo nazionale e internazionale.

Hassan Vahedi è pittore, scultore e incisore. Nasce a Teheran nel 1947 dove si diploma alla locale Accademia di Belle Arti in pittura e scultura e dove partecipa attivamente ai movimenti delle avanguardie pittoriche iraniane.
Arriva giovanissimo in Italia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi in pittura con Montanarini e Trotti e in scultura con Fazzini e Greco.
Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia, Iran, Germania, Francia, Lussemburgo, Svizzera, Brasile. Sue opere sono in varie sedi istituzionali e in pinacoteche nazionali e internazionali.
Hanno scritto di lui Berenice, G. Berto, W. d’Amario, R. da Silvia, G. di Genova, E. Gallian, R. Khosravi, N. Lombardo, L. Marziano, E. Meo, R. Pakbas, A. Pellicanò, L. Righini di Pontremoli, N. Riccobono, G. Strazza, C. Strinati, S. Trotti, C. Vivaldi ed altri.
Attualmente vive e lavora a Roma, ma trascorre lunghi periodi in Iran e in Calabria. Settimanalmente nel suo studio romano organizza workshop di disegno dal vero.
Nel corso del 2017 ha esposto in due mostre personali, al Castello Aragonese di Reggio Calabria e a Roma presso Palazzo Cisterna. L’esposizione di Mesagne, la sua prima in Puglia, presenta una serie di tempere su carta, rigorosamente senza titolo perché la pittura ha un linguaggio a sé che non necessita di parole, di spiegazioni, di apparati letterari.
Recentemente il professore Claudio Strinati lo ha definito un “saggio filosofo”, un “poeta della pittura e della scultura”. Per l’artista non esiste una divisione netta tra figurativismo e astrattismo: nella sua vasta produzione, che rappresenta un felice incontro tra la cultura persiana e quella latina, sono rintracciabili lontane suggestioni, correnti e tecniche.

La mostra ha il Patrocinio della Città di Mesagne e dell’Assessore all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia.
Interverranno all’inaugurazione il Sindaco della Città di Mesagne dr. Pompeo Molfetta, l’Assessore alla Cultura della Città di Mesagne avv. Marco Calò e la prof.ssa Rita Fasano presidente dell’Associazione Culturale Eterogenea; la presentazione critica sarà a cura del prof. Carmelo Cipriani.

La mostra potrà essere visitata dall’8 al 30 luglio 2017, con ingresso libero, secondo i seguenti orari di apertura: dal martedì al sabato 9.30-13.00/17.00-21.30; domenica e giorni festivi 9.30-12.30/18.00-21.00; lunedì giornata di chiusura al pubblico.
Per info: 347 0080778 – e-mail lealidimirna@libero.it – Assessorato alla Cultura Città di Mesagne tel. 0831 776065.

“Acquasèle”: miseria e dignità a Statte nel dopoguerra

photo of an old movie projector

La storia di Statte in un periodo particolarmente difficile, quello dell’immediato secondo dopoguerra, raccontata attraverso le vicende di una famiglia del popolo, circostanze e vicissitudini personali che si intrecciano con gli avvenimenti che in quegli anni hanno segnato la storia di questa comunità.

È il film “Acquasèle”, scritto e diretto da Adeo Ostillio, una produzione autofinanziata della GAO Film, un autentico colossal le cui preparazione e riprese sono durate oltre tre anni.

L’iniziativa è stata presentata presso la Biblioteca Comunale “Mastromarino” di Statte, presenti l’autore e regista Adeo Ostillio, la giornalista Nicla Pastore e alcuni dei cittadini-attori stattesi che hanno recitato nel film; in rappresentanza del Comune di Statte sono intervenute il vicesindaco Mina Luccarelli e l’assessore alla Cultura Deborah Artuso.

La prima proiezione del film “Acquasèle” avverrà in una serata di gala che, presentata dalla giornalista Nicla Pastore, si terrà alle ore 20.30 di venerdì prossimo, 7 luglio, con ingresso libero e gratuito nella Biopiazza di Statte: tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
La manifestazione si avvale del patrocinio della Regione Puglia, del Comune di Statte e dell’Unione dei Comuni di Statte Crispiano Massafra, nonché dell’adesione del Comitato provinciale UNICEF di Taranto.

Il film “Acquasèle” rappresenta un grande atto di amore verso la comunità “stattarole” (così si chiamano gli stattesi nel loro dialetto) di Adeo Ostillio, un medico che in passato si è dedicato con successo alla politica, è stato anche consigliere provinciale, ma che da diversi anni coltiva la passione della cinematografia.
Dopo alcune esperienze, soprattutto con docufilm sulla storia locale, con la sua GAO Film Adeo Ostillio si è cimentato nella realizzazione di questa pellicola, della durata di 91 minuti, di cui ha curato con competenza e professionalità tutti gli aspetti della produzione: dalla ricerca storica e documentale alla sceneggiatura, dall’allestimento scenico al casting, dalla regia al montaggio finale.

Nella produzione di “Acquasèle” sono state coinvolte, a vario titolo, circa 180 persone tra attori protagonisti, caratteristi, comparse, nonché tecnici e macchinisti.
Nel film hanno recitato attori non professionisti, cittadini alla loro prima esperienza cinematografica, tra l’altro gran parte dei dialoghi sono rigorosamente in vernacolo “stattarule”. Gli attori, inoltre, hanno indossato in gran parte autentici vestiti dell’epoca.
Per il casting dei bambini e dei giovani, in particolare, è risultata preziosa la collaborazione con l’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci”, in particolare la dirigente dottoressa Patrizia Nesi, nonché quella con l’I.T.I.S. “Amaldi”.

Impreziosisce il film una colonna sonora originale composta a più mani da Francesco Arces, Luigi Petraroli ed Emanuele De Vittorio; la registrazione delle musiche, effettuata presso il “Criptaliae Recording Studio” di Grottaglie, ha visto impegnati Mimmo Fornaro, Bruno Galeone, Carmine Fanigliulo, Emanuele De Vittorio, Tonino Palmisano, Francesco Arces e Ignazio Caleandro.

Il film “Acquasèle” rappresenta un grande affresco della vita di Statte tra il 1945 e il 1947, con alcuni flash-back in periodi precedenti; il tutto visto attraverso la vita quotidiana di una classica famiglia popolana dell’epoca, vicende che si intrecciano con quelle di altre famiglie e di personaggi famosi dell’epoca, nonché con importanti avvenimenti storici.
Il film si basa principalmente sulla rigorosa ricostruzione di tradizioni e fatti realmente accaduti, “documentati” da Adeo Ostillio mediante interviste agli anziani del paese, alcuni “lucidamente ultranovantenni”, nonché attraverso un meticoloso lavoro di ricerca in biblioteche, archivi ed emeroteche.
Grande attenzione è stata riposta nella fedele ricostruzione storica sia delle scene di vita comune, con usanze e oggetti oggi dimenticati, come il macinino o le lampade a petrolio, sia negli esterni “girati” a Statte, tra l’altro sono stati rappresentati avvenimenti storici, come la cerimonia di accensione del primo lampione della pubblica illuminazione nel 1931 o il bombardamento del 1940.
Parimenti sono stati oggetto di uno studio approfondito i costumi d’epoca indossati dagli attori, come la fedele ricostruzione di usanze e tradizioni andate perdute,

“Acquasèle” è il pane bagnato con pomodoro e sale, l’alimento povero che, in quel periodo di grande fame, spesso rappresentava la principale forma di sostentamento per molte famiglie del popolo.
Sono privazioni simili a quelle che oggi, purtroppo, patiscono i figli delle famiglie dei “nuovi poveri”, un connubio che ha portato alla collaborazione con il Comitato Provinciale dell’UNICEF che sarà presente alla serata di gala.

Lo scopo ultimo di “Acquasèle” è quello di lasciare alle generazioni future una testimonianza sulle tradizioni e sulla storia della comunità stattese, che altrimenti sarebbero andate perse, sviluppando quel senso di appartenenza che rappresenta il vero collante di una comunità.