Nell’occasione della festività di Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantori, lunedì 22 novembre 2021, il centro studi, documentazioni e ricerche etno-antropologiche ” ‘A PUTÈJE ARTE E (È) CULTURA ” (A Putéje – arte e – è cultura) riparte più carica che mai, riaprendo i battenti della sua bottega sita in Via Duomo 129-131, nei pressi del Duomo di San Cataldo.
Per l’occasione Tarantinìdion APS, ASSOCIAZIONE CULTURALE “VITO FORLEO” TARANTO e Taranto: Una Finestra Su… organizzano l’evento dal nome SANTA CECILIA INDR’A PUTÈJE – musica popolare, tarallucci e vino. La tradizionale kermesse popolare in compagnia del duo formato da Angelo Le Rose, zampognaro di Acquaformosa e di Tonino Palazzo, suonatore di chitarra da Trebisacce.
Santa Cecilia nella cultura popolare tarantina
Santa Cecilia a Taranto non è una festa come le altre. E’ la data che segna l’avvio delle festività natalizie. Normalmente, la notte del 22 novembre, in Città Vecchia alle 03.30 risuonava la prima pastorale, successivamente la benedizione delle bande e la traslazione del Simulacro dalla Cattedrale di San Cataldo alla Chiesa di San Giuseppe, a seguire il tradizionale giro mattutino di gruppi bandistici a cura delle due bande cittadine “S. Cecilia” e “G. Paisiello”.
A proseguire i festeggiamenti religiosi con la processione, la Santa Messa in Cattedrale e per finire le pettole per tutti, grandi e piccini con la tradizionale “Pettolata di Santa Cecilia”.
Questa, per la città dei due mari, non è una data qualsiasi: è uno dei giorni più attesi dell’anno, è un giorno di vera festa, ricco di tradizione e di calore. E’ la data che dà inizio alle festività natalizie, le più lunghe d’Italia, che cominciano proprio alle prime ore del mattino del 22 novembre, rispetto a tutto il resto del Paese dove solitamente si dà il via al periodo natalizio con la festività dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre. E’ il giorno delle pastorali, delle bande musicali in giro per la città fin dall’alba, è il giorno delle pettole, il giorno, per molti, anche dell’allestimento dell’albero di Natale.
Il programma
Di seguito una preview del programma:
ore 17.30 –
Proiezione, percorso e mostra fotografica:
“Santa Cecilia: devozione popolare tra sacro e profano”;
ore 19.30 –
“SANTA CECILIA INDR’A PUTÈJE: MUSICA POPOLARE, TARALLUCCI E VINO” Un format del classico spettacolo itinerante, ideato dall’APS Tarantinìdion, ma rivisitato per l’occasione, pronto ad omaggiare il lieto evento della riapertura della bottega, che sarà teatro ma soprattutto contenitore di svariate attività socio-culturali, atte alla salvaguardia e promozione della storia locale e cultura del territorio.
Siete tutti invitati a suonare, cantare ma soprattutto a danzare a ritmo della danza popolare tarantina e non, rispettando, ovviamente, le dovute precauzioni igienico-sanitarie #anticovid19. Vi aspettiamo con gli strumenti tipici al seguito, in compagnia degli zampognari tipici, avviando i festeggiamenti della tradizione natalizia.
Angelo Le Rose
Angelo è suonatore e costruttore di zampogne e surduline, nonché, esperto dell’antichissima arte della zampogna, originario di Acquaformosa (CS). Nella cultura tarantina, viene ricordato per le sue esibizioni suggestive tra i vicoli della Città Vecchia di Taranto, omaggiando la Santa Patrona della Musica: Santa Cecilia, assieme all’Associazione ” Tarantinìdion”.
Angelo Le Rose, oltre alle tarantelle tipiche, è conosciuto anche nel mondo arbëreshë, in quanto Acquaformosa è uno dei Comuni dell’Arbëria, della provincia di Cosenza in Calabria, detto “Firmoza” in arbëreshë, degnamente ricordato come comune d’Italia in cui è presente la minoranza albanese arbëreshe.
Per cui, se volete iniziare i preparativi all’insegna della magica tradizione natalizia nostrana, non vi resta che partecipare alla riapertura della medesima bottega di LUNEDÌ 22 NOVEMBRE 2021.