Che cosa è la nutraceutica e quali effetti ha sul nostro organismo?
Parola generata dalla crasi tra nutrizione e farmaceutica, la nutraceutica è la disciplina che indaga i componenti o i principi attivi degli alimenti che possono avere effetti benefici sulla salute in termini di prevenzione e di trattamento di determinate patologie e che pertanto associano la componente nutrizionale alle proprietà curative.
Del tema, particolarmente attuale e dibattuto se ne occuperà il convegno accreditato ECM su “Nutraceutica dalla ricerca alla pratica clinica” che si terrà a Grottaglie, nel Chiostro dei Paolotti sabato prossimo 10 marzo con inizio alle ore 9. Atteso un panel di prestigiosi relatori che entrando nel merito spiegheranno con rigore scientifico il ruolo complesso e fondamentale della disciplina. Tra essi il professore dell’università di Bologna Arrigo Francesco Giuseppe Cicero, presidente nazionale della SINUT (Società Italiana Nutraceutica), illustrerà gli effetti vascolari dei nutraceutici ad azione ipolipemizzante; al professore dell’università de L’Aquila Claudio Ferri, presidente nazionale SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa), è affidata la relazione sulla nutraceutica e la sindrome metabolica; dell’uso dei nutraceutici nei pazienti intolleranti alle statine parlerà il dottor Alberto Mazza, responsabile della medicina cardiovascolare FADOI, mentre l’argomento della nutraceutica per il medico di medicina generale sarà trattato dal dottor Arturo Vicinanza di Grottaglie. Chiuderà i lavori il general manager Michele Bernardi dell’omonima pasticceria che parlerà degli effetti benefici del cioccolato a livello delle arterie.
Il dottor Salvatore Lenti, responsabile della medicina della cronicità dell’ASL di Taranto nonché organizzatore scientifico del convegno con la Dott.ssa Cosima Farilla, che interverrà sull’argomento della legislazione in nutraceutica, anticipa e spiega alcuni contenuti che saranno trattati nel corso del convegno medico-scientifico: “La gamma di effetti derivanti dal consumo di nutraceutici, riconosciuti oggi come una realtà medico-scientifica va dal mantenimento del benessere alla prevenzione delle patologie cardiovascolari. Nel trattamento dell’ipercolesterolemia, per esempio, –continua il medico– l’impiego dei nutraceutici costituisce un ponte significativo tra dieta e trattamento farmacologico. L’ipercolesterolemia costituisce, infatti, un fattore di rischio tra i più rilevanti della popolazione italiana ed è strettamente correlata al livello di rischio cardiovascolare globale del paziente. L’impiego di nutraceutici può contribuire a normalizzare i livelli di colesterolo e a mantenere i risultati nel tempo per la prevenzione cardiovascolare. Ed è tanto più efficace in quei pazienti a basso e medio rischio in cui non è consigliabile un trattamento farmacologico immediato o nei soggetti intolleranti alle statine. E’, però, essenziale-conclude Lenti- orientare il paziente all’assunzione di preparati che abbiano dimostrato, attraverso studi clinici condotti con rigorosa metodologia da farmaco, una reale efficacia ripetibile nella pratica clinica, la loro sicurezza d’impiego e che siano commercializzati da aziende che applicano standard produttivi analoghi a quelli applicati nella produzione dei farmaci”.
L’evento è organizzato dall’associazione “Medici per San Ciro Onlus” e dalla fondazione FADOI”.