#leragazze

A Taranto, #leragazze è il progetto con cui Francesco Di Dio aka Effe, architetto_ illustratore(https://www.instagram.com/effe_paint/), attraverso una raccolta di ritratti illustrati, realizzati con penna bic, matite acquerellabili e collage, riproduce l’iconografia di un mondo declinato al femminile, spaziando negli ambiti più disparati per restituire, a mezzo di un linguaggio pop, l’incisività di quelle donne capaci di aver fatto e fare la differenza.

In un momento, come quello attuale, con una così spiccata attenzione al tema della parità di genere, che qualche volta si riduce nella poco lusinghiera nicchia di una quota rosa, #leragazze si propone di raccontare la vivacità, la tenacia e la creatività di donne capaci di deragliare dal ruolo che una certa società imponeva o impone e riuscire nel tracciare un nuovo solco, una nuova visione che metta a frutto il merito senza discriminazione.

Dall’incontro col Map Festival Taranto, i diorama de #leragazze diventano una mostra a cielo aperto donata alla città e ai suoi sguardi più curiosi. L’intento è quello di realizzare una scenografia urbana che punti il faro su quegli elementi architettonici di pregio che troppo spesso giacciono dimenticati in una routine distratta. Il senso non è quello di aggiungere peso e prestigio ad un elemento di decoro urbano che ne è già dotato, quale la grancassa al centro della piazza, il punto è restituire centralità ed attenzione ad un elemento di cui si è però dimenticato il valore estetico e funzionale, attuando un gesto decorativo che rappresenti l’insolito in grado di ridestare la curiosità di occhi troppo spesso distratti da ciò che diventa consueto.

Il tema de #leragazze trova il suo sodalizio con l’inclinazione del Map Festival di voler indagare arte e cultura nelle più svariate declinazioni già a partire dai due capisaldi, architettura e musica, che hanno caratterizzato la prima edizione. Ed ecco così proposte alla città e al suo scenario urbano le tinte accese de #leragazze che, tra tante, hanno assunto un ormai innegabile peso specifico, lasciando un segno incisivo ciascuna nel proprio.

La mostra ritrae, in scala gigantografia, otto soggetti. Un peso specifico maggiore è destinato alle aree tematiche di musica ed architettura, capisaldi del Map Festival sin dalla sua prima edizione. Figurano così i tributi a Zaha Hadid, architetto decostruttivista di origine irachena, a Gae Aulenti, architetto e designer tra i nomi della contemporaneità più apprezzati in Italia e all’estero, a Milva stimatissima interprete della canzone popolare e quella più aulica in teatro, nonché madrina dell’Orchestra della Magna Grecia, sin dai suoi primi passi e Noa, artista per la pace, una voce evocativa e forte che con l’orchestra ha già collaborato in tempi più recenti.

Uno spazio ulteriore è dedicato alle altre arti nelle quali i voli del MAP Festival più volte si sono avventurati: figurano così la fotografa Letizia Battaglia, una fotografa contro la mafia, come lei stessa preferiva definirsi, l’attrice Anna Magnani protagonista del cinema italiano dei più grandi registi, la poetessa Alda Merini che proprio a Taranto compose “L’altra verità. Diario di una diversa”, la sua prima opera in prosa e la pittrice Tamara De Lempicka, che dedica la sua arte alla rappresentazione di una nuova femminilità, dinamica, anticonformista e indipendente.