Nella Città Bianca tornano a risuonare le note di PianOstuni, il festival dedicato al pianoforte che ogni anno calàmita l’attenzione di migliaia di turisti e appassionati dello strumento a corde.
La quarta edizione, concentrata nei giorni 12 e 13 luglio, vedrà nella prima serata Air Piano, concerto del pianista jazz italiano Mirko Signorile. Ad accompagnarlo, i danzatori della ResExtensa Dance Company, con le coreografie di Elisa Barucchieri – danzatrice professionista e direttrice artistica del Corteo Storico a Bari in onore di San Nicola – e la voce di Giovanna Carone, per uno spettacolo suggestivo e denso di emozioni (ingresso libero). Sabato 13 luglio è atteso, invece, uno dei più bravi compositori, cantautori e pianisti italiani, Raphael Gualazzi, sempre in grado di stupire e coinvolgere il grande pubblico, anche all’estero (ingresso a pagamento). Entrambi i concerti si terranno nell’accogliente piazzetta Viale Quaranta, sul belvedere ai piedi dei tipici Torrioni.
Ospite speciale dell’edizione 2019 sarà l’attore pugliese Riccardo Scamarcio, cui è stato affidato il compito di presentare, insieme a OrchestrAcademy, il concorso dedicato ai giovani pianisti dai 14 ai 25 anni, e consegnare il Premio PianOstuni 2019. PianOstuni si tiene dal 2016 e, nel corso delle diverse edizioni, ha avuto l’onore di ospitare nomi illustri della musica italiana ed internazionale, del calibro di Michael Nyman, Brad Mehldau, Sergio Cammariere, Mirko Signorile, Tigran Hamasyan, Peter Cincotti, Peppe Servillo e Danilo Rea.
Raphael Gualazzi
Intrapresi gli studi di pianoforte sin da giovanissimo, Gualazzi si avvicina ben presto ai generi jazz, blues e fusion. A regalargli la popolarità, nel 2009, è stata la cover “Don’t Stop”, portata al successo negli anni ’70 dai Fleetwood Mac, scelta poi come colonna sonora di un noto spot televisivo. Il suo successo è consacrato due anni dopo, quando si aggiudica la vittoria del Festival di Sanremo nella categoria Giovani, con il brano “Follia D’Amore”. Tra gli altri suoi brani più amati ricordiamo La fine del mondo e L’estate di John Wayne.