“Neoplasie cerebrali. I gliomi – quale futuro?”. Sabato 27 aprile in Asl Taranto si parla di tumori cerebrali cercando di fare il punto, in particolare, sui gliomi e sullo stato dell’attuale fase chirurgica.
IL convegno, che si svolge presso l’Aula Magna del Polo Jonico universitario in via Duomo, aperto a medici, farmacisti e professioni sanitarie, è guidato dal dottor Giovanni Costella, responsabile scientifico dell’evento formativo nonché direttore della struttura di neurochirurgia del Santissima Annunziata di Taranto. Tra i relatori, il professor Giuseppe Barbagallo, Ordinario della Clinica Neurochirurgica presso l’Università di Catania.
“Una sfida per il futuro perché è necessario che le neuroscienze facciano importanti passi avanti. Si sono raggiunti ottimi risultati in chirurgia, che è diventata più precisa, ,minimamente invasiva e, laddove possibile, massimale ma è necessario fare ancora di più rispetto agli scorsi decenni”, dichiara Costella. Scopo del convegno dunque è fare il punto sui gliomi cerebrali, patologia che nel 70% dei casi è maligna, gravata da una rapida progressione e da un limitato tempo di sopravvivenza delle persone alle quali è diagnosticata. “Rispetto al passato, oggi in neurochirurgia asportiamo la lesione tumorale senza creare danno cerebrale al paziente, preservandone qualità della vita post intervento; anni fa, era metodico invece asportare chirurgicamente porzioni di materia cerebrale oltre la lesione tumorale, con conseguenze negative sulla qualità della vita successiva”, spiega il direttore di neurochirurgia jonica. Oggi la neurochirurgia dispone di un’ampia serie di strumentazioni che consentono, tra l’altro, il monitoraggio, la “neuronavigazione” e la risonanza intra-operatoria, così da aumentare il margine di resezione del glioma. Marker fluorescenti recentemente introdotti consentono di evidenziare la sede della neoplasia in modo diverso e preciso. Le nuove metodiche chirurgiche consentono di accedere alle cosiddette “aree nobili” del cervello che la chirurgia del passato non consentiva di toccare senza creare danni. Le asportazioni chirurgiche del tumore oggi sono sempre più precise, tendono sempre più all’asportazione totale della neoplasia e consentono “maggior tempo libero da recidiva” che purtroppo, per i gliomi maligni, sono al momento una certezza.
Le tematiche del convegno, che si protrae con diversi panel e illustri relatori sino al pomeriggio, abbracciano idealmente tutto il percorso del paziente, dalla sua presa in carico alla diagnosi, l’approccio psicologico e il dialogo con la famiglia, l’inquadramento, la tecnica anestesiologica da utilizzare in sede di intervento, l’intervento, la riabilitazione e l’approccio terapeutico oncologico successivo.
“La neurochirurgia è un fiore all’occhiello della sanità jonica – dichiara il direttore generale di Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco – ed eventi scientifici come questo ne sottolineano l’operato anche nell’ambito della ricerca scientifica che valica i confini regionali. La comunità pugliese può contare sulle eccellenze del nostro territorio senza dover ricorrere ai viaggi della speranza , che aggiungono disagi e timori a chi già è colpito da questa grave patologia”.
Presso la struttura di neurochirurgia diretta dal dottor Costella si eseguono ordinariamente interventi di resezione dei gliomi cerebrali, con l’utilizzo dell’esoscopio, strumento di alta precisione chirurgica rispetto al classico microscopio. In Italia ve ne sono solo 18, il Santissima Annunziata vanta il primato di essere l’unico presidio a disporne in Puglia, Basilicata e Calabria. Il nostro Paese è al primo posto in Europa per utilizzo dell’esoscopio; seguono Francia e Spagna.