VOCI DAL REGNO DI NAPOLI 2a edizione – Dai d’Aragona a Roberto Murolo. Mostra di libri e strumenti musicali d’epoca nel giardino di Palazzo Motolese, a cura del N. H. Damiano Nicolella De Vicaris. Martina Franca, 25 e 26 luglio 2020 ore 10.00-13.00 e 17.00-22.00 Giardino di Palazzo Motolese in via Principe Umberto nel centro storico (ingresso dallo slargo di fronte alla chiesa di San Domenico).
Prosegue la valorizzazione del centro storico di Martina Franca e della storia e cultura dell’antico Regno di Napoli a cura di Damiano Nicolella, operatore culturale e musicista (Napoli/Svizzera/Martina Franca) in collaborazione col dottor Ettore Motolese. Negli orari suindicati grazie alla cortese disponibilita’ del dottor Motolese proprietario di Palazzo Motolese in via Principe Umberto proprio davanti alla chiesa rococo’ di San Domenico ammirata ogni anno da migliaia di turisti, sarà visitabile il giardino del palazzo (ingresso dallo slargo davanti alla chiesa) amorevolmente curato dalla famiglia Motolese, a cui apparteneva l’indimenticato arcivescovo di Taranto don Guglielmo e costellato da manufatti scolpiti d’epoca barocca, in cui Damiano esporra’ a ingresso libero ulteriori pezzi rari della sua secolare biblioteca privata di famiglia (ammontante a circa 4.000 volumi e opuscoli), in abbinamento ai propri strumenti musicali popolari antichi (egli e’ stato l’ispiratore e il maestro di molti musicisti etnici, fra cui gli orchestrali della Notte della Taranta ed Eugenio Bennato).
Il titolo dell’esposizione richiama la musica dell’antico Regno di Napoli; Damiano e’ discendente in linea diretta per parte di padre da un’antichissima prosapia normanna napoletana quasi millenaria, i De Vicaris, e sempre per parte di padre e’ imparentato con quel Paolo Nicolello gesuita a Lecce che nel 1641 trascrive per il Kircher le piu’ antiche musiche per tarantati giunte fino a noi fra cui il celebre “Antidotum Tarantulae”. Il filo conduttore della mostra partira’ dalla musica del XV secolo dei popoli arbereshe insediati da Alfonso V d’Aragona nel Sud Italia rappresentata da una surdulina, ossia la piccola zampogna tipica degli albanofoni del Pollino risalente in tale modello al Quattrocento (a tempo di Natale Damiano e’ un apprezzato zampognaro), per proseguire con il volume in copia del “Magnes” del Kircher datato alla meta’ del Seicento contenente i pentagrammi delle arie per i tarantati riportate dall’antenato gesuita di Damiano (tra l’altro egli ancora oggi suona a sporadici casi attuali di tarantismo nella Murgia). Saranno anche esposti messali originali del 1764 e del 1847 (quest’ultimo appartenuto al barone Messeni-Nemagna fondatore nel 1891 del Teatro Petruzzelli di Bari), un organetto otto bassi perfettamente funzionante degli anni Venti, e dischi in vinile d’antiquariato di Roberto Murolo. Ingresso libero.