Un salto nel tempo nella cittadina di Manduria dove, sabato 25 e domenica 26 maggio, i visitatori saranno catapultati nell’epoca ottocentesca, in alcune location suggestive del centro storico.
Nell’ambito della manifestazione “Androni aperti”, si terra “Manduria nell’800: dalle barbatelle della contessa a sua Maestà, il Primitivo”, un concentrato di eventi ad ingresso libero, a cura dall’associazione “Make Manduria”, con la direzione artistica di Assunta Fanuli e la collaborazione di Popularia onlus. Tra un androne e l’altro, ci si lascerà affascinare dagli abiti di un tempo, passeggiando tra salotti letterari ed esposizioni di antichi strumenti musicali. Il tutto arricchito da concerti di musica classica, laboratori del restauro e del ri-restauro in estemporanea, degustazioni di calici di primitivo e prelibatezze di alta qualità.
PROGRAMMA
Sabato 25 e domenica 26 maggio, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00:
– Mostra di abiti storici (del periodo romantico borgese) nel Palazzo Pasanisi (in centro, di fronte bar Trinacria);
– Esposizione di strumenti musicali storici (allestita in collaborazione con il Museo Spada di Lecce), secondo l’idea del restauro conservativo dell’autenticità di materiali, nonché di intenti di chi li fabbricò, nell’androne di via Lupo Donato Bruno (da Piazza Garibaldi);
– Degustazionedi vino Primitivo nel palazzo storico in cui “è nato”, in via Schiavoni Carissimo;
– Laboratori del restauro e del ri-restauro in estemporanea, nel palazzo Imperiali-Filotico (piazza Garibaldi)
Sabato 25 maggio, ore 20.00, presso il Chiostro del Convento degli Agostiniani:
– Concerto con strumenti d’epoca: “Dai salotti viennesi ai salotti di Terra d’Otranto” (musiche di F. Chopin, G. Lillo, F. Mendelssohn, P. Mascagni, V. Monti, G. Rossini, J. Strauss), eseguito dalla “Piccola Orchestra Da Camera” del Conservatorio “T. Schipa” di Lecce.
Domenica 26 maggio, ore 20.00:
– “Corteo storico degli Sposi” con danzatori, che partirà dall’androne via Schiavoni Carissimo per dirigersi verso
– il “Gran Ballo Ottocentesco” conclusivo sulla centrale Piazza Garibaldi, allestita in un’atmosfera ottocentesca suggestiva, fedele e verosimile.