Per la Stagione di Prosa 2019/2020 del Comune di Taranto con ilTeatro Pubblico Pugliese, andrà in scena DRACULA da Bram Stoker, con adattamento di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini.
Mercoledì 11 (ore 21.00) e Giovedì 12 dicembre (in pomeridiana ore 18) il Nuovo Teatro diretto da Marco Balsamo porta a Taranto sul palcoscenico del Teatro Fusco, Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini con Dracula, da Bram Stoker, regia di Sergio Rubini.
Lo spettacolo tratto dal romanzo
Dopo il Grande successo di “DELITTO/CASTIGO” Sergio Rubini e Carla Cavalluzzi si cimentano ad una nuova riscrittura di un altro capolavoro della letteratura, l’ultimo grande romanzo gotico: Dracula. Dracula è prima di tutto un viaggio notturno verso l’ignoto. Un viaggio tra lupi che ululano, grandi banchi di foschia, e cavalli dalle narici infuocate. Ai bordi della strada numerose croci. A compiere il viaggio è il giovane procuratore londinese Jonathan Harker, incaricato di recarsi in Transilvania per curare l’acquisto di un appartamento a Londra da parte del Conte Dracula. Il giovane avvocato non sa la sciagura che lo attende ma immediatamente, appena ha inizio il suo viaggio, si ritrova avvolto in un clima di mistero e di scongiuri. Una realtà malata dove sarà impossibile spezzare la tensione e da cui sembrerà impossibile uscirne vivi. Perché di quell’oscurità ogni individuo è portatore e il racconto di Dracula ci offre l’opportunità di scoperchiare il mostro che si cela in ognuno di noi mettendoci a confronto con i nostri piú profondi e ancestrali misteri.
Sinossi
È proprio in questo clima di illusione, di oscurità e paura che il giovane Harker verrà calato prima ancora di conoscere il Conte e quando si accosterà al cancello del Castello, come chi sopraggiunto nell’Ade comprenderà di essere finito in una tomba. Ma il viaggio che compie il giovane Harker non si limita a quell’esperienza fatta di angoscia e paura. L’orrore di ciò che ha vissuto al Castello deborda e finisce con l’inghiottire tutta quanta la sua esistenza, diventa un’ossessione che contamina tutto ciò che ha di più caro, destabilizzando irrimediabilmente ogni certezza. Di questo contagio ne è vittima in primo luogo sua moglie Mina, a cui Jonathan inizialmente non ha il coraggio di raccontare quanto accaduto. È dalla lettura del diario redatto durante il soggiorno-prigionia di Jonathan al Castello che Mina viene a conoscere l’origine di quel malessere, che sembra essersi impossessato del suo giovane sposo e averlo mutato profondamente. Un malessere che come una malattia incurabile finirà per consumare anche lei. Una dimensione dove il buio prevarrà sulla luce, il chiarore ferirà come una lama lo sguardo, il cupo battere di una pendola segnerà il tempo del non ritorno, uno scricchiolio precederà una caduta e il silenzio l’arrivo della bestia che azzanna e uccide. Una realtà malata dove sarà impossibile spezzare la tensione e da cui sembrerà difficile uscirne vivi.
Informazioni
www.teatrocomunalefusco.it Info: Teatro Fusco tel. 099. 9949349 amministrazione@teatrocomunale