Nel mese dedicato alle Donne il maestro, Rosario Ligorio ha voluto omaggiarle con l’esposizione della sua opera in pietra bianca di Carovigno “Libera Donna”.

Libera Donna nasce dalla riflessione sull’attuale condizione della donna.

Il titolo fortemente ironico allude alla condizione di molte donne che ancora oggi anelano alla libertà, un desiderio negato spesso all’interno delle proprie mura domestiche.

Le violenze che esse subiscono, sono ancor più inaccettabili se perpetrate in presenza dei propri figli, poiché a questo punto l’atto criminale diventa distruttivo anche per le vittime ignare.

L’impegno della società e’ quello di estirpare un simile male, che nell’epoca di “vite virtuali” e crisi reale e sta diventando sempre più diffuso. Un cammino difficile in cui quella società che il maestro riconosce nell’altra figura femminile, deve essere di aiuto. Il sostegno alle donne è fonte di progresso e unica chiave di volta per reggere le sorti di una civiltà che assiste a un sempre più progressivo declino.

L’opera rimarrà nell’atrio di palazzo di città per tutto il mese di marzo.

Il maestro Rosario Ligorio è nato a Grottaglie nel 1947, matura le sue esperienze come artigiano marmista presso cantieri di notevole importanza a Bruxelles tra il 1968 ed il 1975, tra i quali: il palazzo sede della CEE dove pavimenta tutte le scalinate adiacenti alle Halls; la Banque Generale du Belgique; la stazione metropolitana Porte de Namur; le due torri del Centre Manhattan ed il Centro commerciale “Passage 44”.

Grazie a questi ambienti creativi e stimolanti che hanno certamente contribuito ad accrescere il suo, già esistente, interesse per la scultura, il maestro, scalpellino autodidatta, riesce a mettere in pratica la sua grande passione cresciuta sin da bambino.

La conoscenza della lingua francese e spagnola, inoltre, gli consente di trovarsi a suo agio in ogni ambiente, costituendo un bagaglio culturale di notevole spessore.

In Italia il maestro sperimenta i suoi primi lavori scultorei per i quali si avvale della pietra bianca e neutra di Carovigno, un elemento che per la sua limpidezza ricorda un foglio bianco pronto per essere scritto.

Nella sua citta’ natale, espone alla rassegna del Sud un’opera muraria a vista in stile arabeggiante, che rappresenta il fulcro di un percorso espositivo curato dall’architetto Ciro Masella; occasione dalla quale il maestro Ligorio trae ispirazione per il suo percorso futuro.

Oggi vive a Grottaglie dove si dedica completamente all’arte della pietra nella sua casa “museo” Villa Isabella, che rappresenta tutto il suo estro suscitando l’interesse di quanti lo ammirano da tempo e di semplici passanti che ne restano affascinati.