Sabato 18 domenica 19 gennaio 2020 presso Istituto Salesiano, piazza San Giovanni Bosco, l’Associazione Culturale “Taranta” di Firenze e il Comune di Cisternino organizzano,
con la collaborazione di Massimiliano Morabito, un seminario didattico su TARANTELLE E PASTORALI DELLA BASILICATA
La danza come codice identitario
I tratturi sono antichissime vie di peregrinazioni per la sopravvivenza. Essi permettevano di effettuare ogni anno in maniera cadenzata dei faticosi viaggi in cui uomini e animali condividevano condizioni simili di vita disagiata pur di fornire alle bestie il pascolo adatto secondo il clima e l’orografia del territorio e il sostentamento dei pastori. Tale fenomeno incideva profondamente sui sistemi economici ed esistenziali delle popolazioni interessate. Il viaggio transumante diventava così ciclico e senza soluzione di continuità, un’attività che i pastori di montagna si tramandavano di padre in figlio. Il tema del viaggio diveniva congenito all’esistenza e alla professione del pastore, tale da essere un marchio indelebile di identità. La transumanza metteva in contatto persone di regioni e culture diverse e creava scambi di merci e di saperi: dialetti, usanze, oggetti, tecniche e conoscenze transitavano fra le persone che venivano a contatto. Il tratturo assumeva quindi anche un importante profilo simbolico di linee del destino e di incontri-mescolanze di esistenze.
Un percorso nelle tradizioni
Questo viaggio che andiamo a intraprendere in terra di Puglia è un percorso nelle tradizioni di alcune regioni del Sud attraverso la lente della danza popolare. Per decenni abbiamo cercato passi e figure coreutiche in ogni angolo d’Italia, molta parte di questo patrimonio è andato nel frattempo perduto. Noi abbiamo potuto assistere in questi 40 anni di assidua osservazione all’abbandono di balli plurisecolari, che avevano contribuito a fissare l’identità di tante comunità. Nello stesso tempo si creavano nuovi processi di invenzione e diffusione dei balli propinati come “tradizionali”, che con la comunità originali non hanno nulla di reale e autentico. Seguendo il metodo della documentazione etnografica, che nel tempo diventa reperto storico di grande valore testimoniale, noi vogliamo riproporre fedelmente quanto osservato e appreso direttamente dai depositari delle danze etniche locali.
Il compito del seminario
Compito di uno studioso è anche quello di condividere con gli altri quanto scoperto. Nasce da qui l’esigenza di organizzare dei seminari didattici sui balli di tradizione, in modo che si possa trasmettere agli appassionati del settore una parte dell’immensa ricchezza di musiche e danze popolari. La trasmissione – com’è nostro stile – sarà filologica, nel pieno rispetto di quanto ci è stato mostrato e trasmesso. Le lezioni tecniche di ballo saranno sempre accompagnate da conferenze, riflessioni antropologiche e da documentari video inediti.
La ricchezza culturale della tradizione lucana
La Lucania è stata una terra privilegiata dalla nostra ricerca etnografica, perché fra molte regioni del Sud d’Italia si è rivelata prezioso scrigno di varie espressioni della tradizione. Non ha caso è stata terra di investigazione di Ernesto De Martino e numerosi antropologi ed etnomusicologi. Sul piano della ricerca etnocoreutica Pino Gala ha setacciato ogni angolo della regione (che va oltre i confini amministrativi dell’attuale Basilicata, poiché comprende anche il versante calabrese del Pollino, il Cilento e la valle del Sele) per raccogliere e documentare balli, musiche, canti e strumenti musicali. A lui si deve la riscoperta nel 1985 degli ultimi due suonatori di arpa viggianese, a lui la scoperta di strumenti poveri della cultura pastorale come “sampogne, sampugnelle e sunacchi”. Numerose sono le sue pubblicazioni sul patrimonio coreo-musicale lucano.
Le danze oggetto di studio
I risultati di questa lunga fatica di investigazione sono stati spesso sorprendenti e generosi, poiché tante tipologie di danza sono emerse tra le pieghe della memoria degli anziani. Danze sociali, danze votive, balli-gioco, danze armate, torri umane, danze zoomorfe, danze carnevalesche, danze del fuoco, danze terapeutiche, danze nuziali, ecc. di questa regione hanno arricchito il vasto patrimonio etnocoreutico italiano. Si tratta di reperti di grande interesse antropologico che però progressivamente si va perdendo. Da tale ricco archivio di documentazione provengono le danze che saranno oggetto di studio del seminario.
I pregi unici di questo appuntamento didattico stanno nei seguenti metodi di insegnamento:
– visione di filmati originali inediti e irripetibili;
– conferenza sull’antropologia della danza etnica lucana e conseguente dibattito;
– trasmissione filologica delle forme originali osservate direttamente nei luoghi e dai portatori di tradizione locale;
– esperienza didattica quarantennale degli insegnanti.
Repertorio didattico:
“tarantella” in cerchio, a quattro e in coppia del Pollino, “pastorale” in coppia e a quattro, “tarantella comandata” del Potentino, “tarantella col fazzoletto”. Percorsi antropologici e didattici di Pino Gala
Programma del seminario
Sabato 18 gennaio 2020
– h. 15,30: Iscrizioni e presentazione del corso
– h. 16,00: Lezione tecnica di ballo
– h. 18,00: Conferenza, proiezioni video ed eventuale breve dibattito
– h. 19,00: Lezione tecnica di ballo
– h. 20,30: Cena condivisa fra i partecipanti e invitati
– h. 21,30: Festa da ballo con musica dal vivo e/o registrata (aperta al pubblico). All’organetto: Mario Antonio De Carlo.
Domenica 19 gennaio 2020
– h. 9,30: Breve lezione teorica
– h. 10,00: Lezione tecnica di ballo
– h. 12,30: Chiusura dei lavori.
– h. 13: Pranzo collettivo presso una trattoria
Docenti
– prof. Pino Gala, antropologo della danza
– dr. Sabina Gala, antropologa
– dr. Tiziana Miniati, ricercatrice.
Informazioni e iscrizioni
Per partecipare al seminario bisogna prenotarsi telefonando e lasciando i propri dati ai seguenti recapiti: taranta@taranta.it +39 347 5000000 (Pino) +39 347 6186994 (Tiziana). Possibilità per gli esterni di avere sconti in hotel convenzionato di Cisternino. Al momento della prenotazione fare presente l’esigenza di pernotto.
Itinerario tematico dei seminari
18-19 gennaio 2020
Tarantelle della Basilicata
15-16 febbraio 2020
Tarantelle e batticuli d’Irpinia
21-22 marzo 2020
La pizzica pizzica in Terra d’Otranto
25-26 aprile 2020
Tarantelle e passé in Cilento
Possibilità di abbonamento ai quattro seminari