Il Tarantismo, antico rituale terapeutico, un tempo diffuso in tutta la Puglia e nell’area del Mediterraneo, si è ormai estinto da alcuni decenni. Secondo una credenza popolare, esso prendeva il nome da un malefico ragno, il cui morso era ritenuto velenoso, che mordeva le sue vittime durante il lavoro nei campi, nei giorni di intensa calura estiva.
L’unica terapia contro il veleno del terribile ragno era il rito coreutico-musicale, il ballo terapeutico scandito dal ritmo frenetico della pizzica e del tamburello, che poteva protrarsi anche per più giorni consecutivi. Per ottenere la guarigione, le tarantate dovevano recarsi in pellegrinaggio a Galatina, presso la Cappella di San Paolo, il Santo protettore dal morso degli animali velenosi; giungevano a Galatina accompagnate dai familiari e dai suonatori, e danzando al ritmo frenetico della pizzica, esorcizzavano la malattia fino a riconquistare lo stato di salute. La manifestazione vedrà quest’anno la partecipazione di Ricercatori Universitari provenienti dalle Università della Florida (USA) e dalle Università di Ginevra e di Berna (Svizzera). In collaborazione con il Comune di Galatina ed il Patrocinio di MIBACT, Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018, Regione Puglia e Provincia di Lecce. Cappella di San Paolo – Palazzo Tondi-Vernaleone Piazza san Pietro 73013Galatina (LE). Per il programma completo clicca qui