Il venerdì, che precede la Domenica delle Palme è il giorno in cui si aprono i riti e si entra nel clima della Settimana Santa.
L’Arciconfraternita dell’Orazione e Morte da vita alla prima processione. Il Simulacro di scuola veneta, datato 1700, fu realizzato in legno su trespolo. Con il Giovedì Santo si entra nel vivo dei riti e dopo la celebrazione della Santa Messa, detta “in Coena Domini”, i confratelli della chiesa del Carmine, detti “Pappamusci“, con il camice e incappucciati, scalzi e con un bastone in mano, iniziano il Sacro e antichissimo pellegrinaggio, visitando tutte le chiese di Francavilla e pregando in ginocchio davanti al Repositorio detto “Sepolcro”. La mattina del Venerdì Santo, continua il pellegrinaggio e si assiste alle processioni della Madonna Addolorata ossia la “Desolata”, i cittadini manifestano grande sensibilità verso la Madonna e il silenzio viene spesso interrotto dal tipico suono delle “tremule”, tavolette su cui vengono montate della manigliette che con un movimento del polso emana un acuto suono. La processione è formata da sette confraternite che divise in gruppi di tre ogni anno ne sfila una o quella detta “ ti li purieddi” (dei poveri) o l’altra detta “ti li ricchi” (dei ricchi). La Confraternita dell’Immacolata chiude i Riti con la Processione del Cristo Risorto.
Giovedì 11 aprile alle 18.30 nel Teatro Imperialisi inaugurerà la mostra collettiva “Arte Sacra”a cura della Pro Loco di Francavilla Fontana. Venerdì 12 aprile alle 18.00 a Castello Imperiali inaugurazione della mostra personale di Carmelo Conte che presenterà il suo ultimo lavoro sulle stazioni della Via Crucis. Alle 19.00 nella Sala Belvedere di Castello Imperiali è in programma la proiezione del cortometraggio “Apolide” del regista Alessandro Zizzo. Incentrato su una storia vera, narra dell’amicizia tra il medico oncologo pugliese (barese d’adozione, ma di origini brindisine) Domenico Galetta ed uno dei suoi pazienti, Dabo, un giovane della Guinea, giunto in Italia a bordo di un gommone e costretto poi ad affrontare una doppia battaglia, la prima contro il mare e la seconda contro il cancro. Una diagnosi a cui sono seguite le terapie del reparto di oncologia clinica polmonare del Giovanni Paolo II di Bari che ha in qualche modo “adottato” il ragazzo venuto dal mare, facendo nascere un rapporto di amicizia tra il medico ed il paziente che è diventato un legame profondo e simbolico. Oggi Dabo è mediatore culturale in Sicilia.
Sabato 13 aprile alle 19.00 a Matera si terrà l’inaugurazione della mostra sui riti della Settimana Santa, preceduta da una Via Crucis tra i luoghi di culto materani con la guida spirituale di don Andrea Santoro con la partecipazione di alcune coppie di Pappamusci e i Crociferi. Alle 20.00 nella Basilica Minore del Santissimo Rosario l’ensemble vocale Incanto Armonico e l’Orchestra di Bari Nino Rota renderanno il loro omaggio alla Settimana Santa eseguendo un repertorio che spazia dalla musica tardo-barocca a quella contemporanea.
Tutte le iniziative godono del patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Brindisi, del Comune di Matera, di Matera2019, di Puglia Promozione.
I Pappamusci e i Crociferi
I Pappamusci, incappucciati e scalzi, sono pellegrini penitenti che tra il Giovedì ed il Venerdì Santo, seguendo un percorso uguale da secoli, si recano in coppia nelle chiese di Francavilla Fontana per pregare sui Santi Sepolcri. I Crociferi, con i loro camici neri, rossi o bianchi e anche loro a piedi scalzi, nella imponente processione del Venerdì Santo accompagnano la statua del Cristo che cade sotto il peso della croce e, in segno di penitenza e di aiuto nell’ascesa verso il Golgota, trascinano delle pesanti croci in legno.