brindisi
foto: provincia Brindisi

I riti e le tradizioni costituiscono un punto di riferimento a livello sociale. Ci sono città che hanno sviluppato nel corso dei secoli delle tradizioni che ancora oggi trovano spazio all’interno soprattutto dei momenti festivi.

È proprio interessante riscoprire quali sono queste tradizioni di una volta, per cercare di comprenderne ancora di più il valore che possono avere nell’epoca attuale. Sono infatti forme di intrattenimento le cui origini e la cui valenza culturale sono davvero molto particolari. Scopriamone alcune in riferimento alla città di Brindisi.

La processione del cavallo parato a Brindisi

C’è chi preferisce momenti di intrattenimento in linea con una certa modernità, come il gratta e vinci. Ma non per questo si devono dimenticare le tradizioni di una volta, come, per esempio, la famosa processione del cavallo parato che si svolge a Brindisi in occasione del Corpus Domini.

Il vescovo porta in processione il Sacramento montando su un cavallo bianco parato. Infatti ha luogo una solenne processione che prende via da piazza Duomo, dove il vescovo inizia a sfilare su un cavallo bianco accompagnato dalle autorità ecclesiastiche e civili, oltre che dagli appartenenti all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

La processione arriva a percorrere le strade che si avviano verso il lungomare. Poi il corteo procede sui corsi principali della città, fino a ritornare alla piazza della cattedrale. Ma da dove ha origine questa tradizione così particolare? Si ritiene che anticamente la tradizione sarebbe legata alla circostanza che ricorda l’approdo a Brindisi di Luigi IX re di Francia. Quest’ultimo ritornava dall’Egitto durante la settima crociata.

Secondo il racconto popolare, dopo che fu catturato e fu detenuto in prigionia, per essere liberato avrebbe lasciato in pegno l’Eucarestia. Poi, ritornato in Italia, il sovrano sarebbe approdato a Brindisi, dove Federico II avrebbe dato la somma necessaria per riscattare l’Eucarestia.

Si racconta che nel rientro in Italia la nave del re sarebbe stata sospinta sullo scoglio di un promontorio sulla costa di Brindisi. E proprio qui si era recato l’arcivescovo Pietro III, che montava su un cavallo bianco.

La festa patronale dedicata a San Teodoro

A Brindisi c’è un’altra tradizione di lunga andata che è rappresentata dalla festa patronale dedicata ai Santi Teodoro d’Amasea e Lorenzo da Brindisi. La festa patronale ha inizio l’ultima domenica di agosto e va avanti fino ai primi giorni di settembre. Le vie principali della città sono arricchite da luminarie e dappertutto è possibile vedere le bancarelle di artigianato e di gastronomia.

San Lorenzo da Brindisi e San Teodoro d’Amasea sono i patroni della città e sono i protagonisti di una processione molto particolare. Quest’ultima si svolge in mare, quando le statue dei due Santi sono trasportate su un’imbarcazione per percorrere il tratto maroso che separa il Castello Alfonsino dalla banchina del Centro.

Questa processione così originale viene messa a punto per ricordare l’arrivo delle spoglie di San Teodoro a Brindisi. La tradizione vuole che nel 1210 viaggiavano per mare dei marinai veneziani incaricati di trasportare i resti del Santo dalla Turchia. Ad un certo punto i marinai della città lagunare furono inseguiti da navi nemiche e quindi furono costretti a lasciare le spoglie su un’imbarcazione priva di guida. Fu proprio questa barca che spinta dalla corrente arrivò a Brindisi. Tutto ciò venne visto come un segno del Santo di voler approdare in città.

Molto interessante anche il momento festivo dedicato, sempre nell’ambito delle celebrazioni dei Santi patroni, al Palio dell’Arca. Si tratta di una gara tra piccole barche da pesca che ricordano quelle che accompagnarono nel porto le spoglie di San Teodoro. Queste ultime sono conservate all’interno di un’arca. Gli abitanti di Brindisi, secondo la tradizione, furono contenti di accettare la protezione delle spoglie.