La denuncia del disagio esistenziale per le condizioni di vita e di lavoro delle persone in terra pugliese può essere veicolata anche attraverso le pagine di un romanzo.
E’ ciò che riesce a fare, bene, Giovanni Forte, Segretario Generale dello Spi Cgil Puglia, nel suo ultimo libro “Ci voglio credere”, che sarà presentato ufficialmente a Taranto giovedì 11 aprile a partire dalle 17.00 nella sala del Circolo Fotografico di Taranto, in via Plinio, 85. Con lui in un dialogo aperto che non mancherà di spaziare sulla condizione di Taranto, comunità che Gianni Forte già segretario della CGIL ionica conosce bene, ci sarà l’attuale segretario della CGIL Paolo Pelusoe il giornalista e direttore del quotidiano Taranto Buonsera Enzo Ferrari.
“Definirei “Ci voglio credere” un romanzo realistico, in cui personaggi immaginari incrociano fatti realmente accaduti – spiega Forte – E’ un viaggio attraverso la Puglia. Rileggendo “Un popolo di formiche” di Tommaso Fiore mi venne voglia di ripercorrere quelle tappe che lui con grande acume e sagacia seppe raccontare attraverso le lettere che inviava a Pietro Gobetti. Io ho voluto farlo utilizzando una storia di una famiglia pugliese che entra in contatto con una Puglia diversa, alle prese con un cambiamento non ancora definito. I personaggi lo avvertono, lo percepiscono, ma anche ne subiscono le conseguenze, a volte le contraddizioni. Tutta la storia è attraversata dal dubbio che di vero cambiamento si tratti, laddove permane l’incertezza del lavoro e l’incapacità di garantire ai giovani l’opportunità di costruirsi un futuro nella propria terra. Dalla storia – continua il segretario regionale dello SPI – emergono figure importanti portatori di valori legati alla tradizione, alla cultura popolare che si scontrano con una società improntata al facile arricchimento, magari attraverso pratiche illegali, da cui si fa fatica ad uscire”.
Un romanzo, una storia di due fratelli, ma anche un messaggio di speranza. “La speranza – dice Gianni Forte – che emerge dal conflitto fra il bene e il male, fra valori forti e disvalori, di cui si rendono portatori due fratelli, che vivono vite diverse, travolti da vicende familiari drammatiche che segneranno la loro esistenza. Lo scopo è alimentare una profonda riflessione sulla Puglia di oggi, senza farsi prendere né da letture trionfalistiche spesso in contrasto con la percezione della realtà, né da un pessimismo che rasenta il disfattismo e che non aiuta a rafforzare il processo di cambiamento ancora in corso”.