Come ogni anno, a Grottaglie l’ultimo giorno di gennaio è dedicato a San Ciro. Grazie anche ad una giornata serena e soleggiata, la processione porterà la venerata immagine del Santo patrono lungo le vie cittadine e sarà seguita da centinaia di fedeli, altrettanti la attenderanno lungo il percorso.
La processione esce alle 13,30 in punto e dura circa sei ore circa. Parte da piazza Regina Margherita, antistante la chiesa madre, e attraversa il centro storico; sale oltre il castello, devia per la zona orientale della cittadina, ripiega per la zona Nord-Ovest e poi rientra dalla parte occidentale.
La statua, posta su artistica base lignea dorata, è portata a spalle da quattro uomini. Per poterla trasportare, fino al 1978, si faceva un’asta che è stata abolita per evitare abusi e discussioni. Possono portare quindi la sacra immagine gli appartenenti alle confraternite che fanno richiesta all’arciprete o al comitato; l’assenso non è vincolato a nessuna offerta che rimane libera, analogamente per coloro che sostengono i quattro lampioncini attorno alla statua. Sono le confraternite ad aprire la processione, e cioè: Preziosissimo Sangue o Nome di Dio, Rosario, Carmine e Sacramento.
Tradizionalmente accanto alla statua fanno bella figura carabinieri in alta uniforme; a questi si sono aggiunti ultimamente anche rappresentanti in alta uniforme della Polizia Municipale e della Polizia di Stato.
Il numero dei fedeli è sempre notevole e si aggira su molte migliaia di persone; l’età prevalente è quella della maturità, ma non mancano bambini, giovanissimi e anziani. Vengono rappresentati tutti gli strati sociali: casalinghe, contadini, pensionati, operai, impiegati, professionisti e in particolare i medici che per consuetudine seguono immediatamente la statua. Il clero precede il simulacro: l’arciprete, rivestito di piviale rosso sorregge l’ostensorio che racchiude la reliquia di S. Ciro. Dietro la statua è la banda che esegue marce religiose.
Le autorità civili e militari partecipano alla processione di libera iniziativa. Seguono alcune centinaia di devoti scalzi con in mano grossi ceri accesi: sono in genere coloro che hanno fatto un voto o una promessa al santo, per impetrarlo o ringraziarlo; perciò questi non temono le avverse condizioni del tempo e procedono incuranti a piedi scalzi.
Infine le diverse migliaia di fedeli in atteggiamento raccolto, recitando preci e cantando inni sacri, senza fanatismi e superstizioni. Al rientro in chiesa madre si celebra la messa solenne con panegirico del santo.
Alle ore 20:00 in zona campo sportivo (c.da Paparazio) seguirà il GRANDE SPETTACOLO DI FUOCHI PIROTECNICi