In Italia due persone su 3 colpite da una diagnosi di disabilità perdono il lavoro nei primi 15 anni dal loro incidente.

La maggior parte di loro nei 5 anni successivi. Accade per pregiudizio, disinformazione, perdita di speranza, scarso rispetto da parte delle imprese.
Noi abbiamo lavorato in questi anni per combattere tutto ciò e restituire all’invalido civile e a quello da lavoro la dignità di lavoratore” – dice Emidio Deandri, presidente provinciale dell’ANMIL, l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro, che lunedì 13 novembre alle 16.00, nella sede del CTP di Taranto a Paolo VI (via del Tratturello Tarantino 5/7), presenterà alla stampa l’ultima azione studiata appunto per dare maggiori opportunità lavorative a questa categoria di persone.

Due progetti di formazione destinati a disabili e non e utili per rinforzare la cassetta degli attrezzi di chi negli anni è stato costretto a subire un confinamento non voluto. Come Laura, 33 anni, affetta da una grave patologia fisica, ma con una mente brillante e che in qualsiasi azienda potrebbe certamente dare il suo contributo. “Mi sono diplomata a 18 anni – dice – e da allora l’uniche occasioni di lavoro che mi sono state proposte, quando parlavo del mio problema di salute, erano in nero o in condizioni di sfruttamento.
Così Laura insieme ad altri in queste settimane ha deciso di iscriversi ai corsi proposti dall’IRFA l’Istituto di Riabilitazione e Formazione dell’ANMIL, per acquisire nuove competenze, ma soprattutto per combattere l’isolamento.
Lo stesso che Lorenzo deve aver provato quando al turno di colata dentro l’ILVA venne colpito da una fiammata di ritorno di una siviera che colava 320 tonnellate di acciaio fuso.”

I corsi proposti e l’esperienza di questi corsisti saranno presentati ufficialmente alla stampa lunedì 13 novembre alle 16 nella sede del CTP a Paolo VI. Si tratta del corso di “Strategia Aziendale Social-mente digitale – come diventare esperti e social media manager” e del corso su come “diventare ASPP e RSPP”, ovvero responsabili o addetti ai servizi di prevenzione e protezione.