Sabato 19 gennaio alle 9.00 al Castello Imperiali di Francavilla Fontana si aprirà al pubblico la mostra Internazionale del Libro d’Artista “I bambini e le donne della Shoah”. La mostra, a cura del Presidio del Libro – Archivio del libro d’artista VerbaManent, è organizzata dalla Biblioteca Comunale “Giovanni Calò” con il patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, del Comune di Francavilla Fontana, dell’Associazione Presidi del Libro e di Libermedia.
Il percorso espositivo sarà visitabile sino a sabato 26 gennaio ogni giorno dalle ore 17.00 alle 19.00, e sarà aperto tutte le mattine agli studenti delle scuole.
L’arte che con la sua grazia sfiora il momento più cupo e aberrante della nostra storia, ridando vita a volti, ricordi e storie. Alcune opere potranno essere toccate e “sfogliate” dai visitatori, poiché al loro interno si celano messaggi toccanti, immagini evocative e significati profondi espressi attraverso la scelta di materiali e colori.
Il Presidio del Libro – Archivio del libro d’artista VerbaManent con Maddalena Castegnaro porta a Francavilla Fontana una raccolta di oltre 100 opere d’arte a forma di libro, alcune perdendo la tradizionale forma del libro si arrotolano su se stesse nell’impossibilità di esprimere un messaggio così buio.
Cosa sono i libri d’artista? Sono libri dalle forme e dai materiali più diversi, da leggere anche se privi di parole, il loro silenzio è solo apparente. Libri dove le parole sono gridate o dove la storia si legge tra eleganti intagli e delicati decori. Libri dove l’arte si è piegata al messaggio, a volte nascosto, arrotolato, ripiegato perché troppo doloroso.
Il programma della mostra prevede venerdì 25 gennaio alle 11.00 la presentazione della graphic novel “Charlotte Salomon. I colori della vita” (Ed. Il Becco Giallo) alla presenza degli autori Ilaria Ferramosca e Gian Marco De Francisco.
Il libro racconta le vicende di Charlotte, una giovane pittrice di origini ebraiche, in lotta contro un destino cui sembra condannata e che ha già segnato molti membri della sua famiglia: la tara della depressione e del suicidio. Prova quindi a opporvisi attraverso la catarsi dell’arte, narrando la propria storia in un modo innovativo per la sua epoca: un’opera in 1300 fogli tra testi, illustrazioni e indicazioni di temi musicali. La morte da cui fugge, purtroppo, la raggiunge ugualmente nell’inferno di Auschwitz.