Cinque quartieri, per cominciare. Al via il progetto “in Cortile”, contenitore di spettacoli e animazione ludica, che, per l’intero mese di luglio, animerà la città di Taranto.
In agenda la prima settimana: clown e giocoleria “Bartolomeo & Cioppina”, lunedì 4 alla parrocchia santi Angeli Custodi ai Tamburi (ore 19), con replica giovedì 7 in largo san Gaetano in Città vecchia (ore 20.30); teatro d’attore “Bianca come la neve. Il racconto dell’ultimo nano”, martedì 5 alla parrocchia Corpus Domini a Paolo VI (ore 19), con repliche mercoledì 6 alla parrocchia Regina Pacis a Lama (ore 20.30) e venerdì 8 alla parrocchia Santa Famiglia alla Salinella (ore 20.30). Biglietto 5 euro. Info: 366.3473430.
Deianira Dragone e Carmine Basile iniziano a lavorare al progetto “Bartolomeo & Cioppina” nel 1999, e da allora lo portano in giro nelle piazze, nelle scuole e nei teatri in Italia e all’estero. Gli spettatori incontreranno il grande giocoliere equilibrista Bartolomeo, un clown bianco esigente e raffinato che desidera mostrare al pubblico le sue abilità, ma che sarà ostacolato in continuazione dai pasticci della sua giovane assistente Cioppina, un clown rosso frizzante e poetico.
Prodotto da Diaghilev, lo spettacolo, oltre ad essere una dimostrazione di abilità nelle arti circensi, è una ricerca nel delicato mondo del clown, con le sue conquiste, i suoi errori e la sua instancabile voglia di giocare. In un susseguirsi di gags clownesche e situazioni bizzarre gli spettatori di ogni età saranno travolti da un concentrato di umorismo e simpatia. Durata 50 minuti.
In anteprima regionale, il Crest presenta “Bianca come la neve. Il racconto dell’ultimo nano”, testo e regia Michelangelo Campanale, con Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, voci registrate Catia Caramia e Maria Pascale. Tanto tempo fa, in un castello lontano, c’era una Regina, che desiderava tanto avere una bambina. La immaginava con la pelle bianca come la neve che vedeva cadere soffice, con i capelli neri come l’ebano della sua finestra e con le labbra rosse come le gocce di sangue che sgorgarono dal suo dito nel pungersi con un ago.
Tanto tempo fa, in un castello lontano che esiste davvero, il castello di Lohr, nasceva una bambina che fu chiamata Maria Sophia Margaretha Catharina von Erthal e che tutti chiamiamo, da secoli, Biancaneve. Da un posto lontano arriva qualcuno, che l’ha conosciuta di persona, a raccontarci la sua storia. Durata 50 minuti.
Il progetto “in Cortile”, seconda edizione, è realizzato dal Crest. Con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Taranto.