Lunedì 27 Novembre gli Italo Albanesi in Mostra a Palazzo della Cultura di San Marzano di San Giuseppe in una manifestazione che vede la partecipazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per le Province di Brindisi Lecce e Taranto (Lecce), il Comune di San Marzano con lo Sportello Linguistico, l’Istituto scolastico Comprensivo Casalini.
Inaugurazione mostra e illustrazione delle Cartelle in una serata evento che vedrà la presenza istituzionale, tra le altre, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La serata, con inizio alle ore 18.30, sarà aperta con i saluti del Sindaco di San Marzano On. Giuseppe Tarantino, della Soprintendente Architetto Maria Piccarreta, dalla Dirigente scolastica Maria Teresa Alfonso. Prima della relazione di Pierfranco Bruni, Direttore archeologo con competenze Demoetnoantropologiche è fissato l’intervento di Lucia Cucciarelli, Dirigente Ufficio Cooperazione Scolastica dell’Ambasciata di Tirana.
Il coordinamento della serata sarà svolto da Marisa Margherita, Responsabile dello Sportello linguistico di San Marzano. Tra storia, letteratura, arte, antropologia e chiaramente musica e danza con la partecipazione dei Gruppi KATUNDI NЁ ZЁMBRA e RRЁNJT TE TONA.
La cultura e la civiltà delle Etnie storiche in una Mostra sia pannellare che in una Cartella a San Marzano di San Giuseppe (Taranto). Un evento straordinario che ha posto al centro ricerche e competenze che hanno toccato elementi linguistici, storici, letterari, antropologici di una cultura e di una civiltà, infatti, qual è quella del popolo Italo Albanese. Gli Italo – Albanese tra etno-antropologia e linguaggi comparati.
Un percorso che scava nei modelli demoetnoantropologici e linguistici dei tre paesi presenti nel territorio della Puglia e nelle sette Regioni d’Italia nelle quali sono presenti oltre 50 comunità. Ovvero di quelle comunità che tuttora valorizzano la tradizione e la storia linguistica ed etnica di una identità molto forte soprattutto in quella che era definita l’Arberia Ionica.
Il percorso è stato realizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio per le Province di Brindisi Lecce e Taranto (Lecce) con la collaborazione dello Sportello Linguistico di San Marzano di San Giuseppe (comunità Arbereshe), dell’Istituto comprensivo Casalini – Castriota di San Marzano e dal Comune di San Marzano.
Il Progetto è curato da Pierfranco Bruni, Archeologo, Dir Coord. Demoentoantropologia della Soprintendenza.
Le Introduzioni alla Cartella sono della Soprintendente Arch. Maria Piccarreta e della Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di San Marzano Maria Teresa Alfonso.
La Cultura Arbereshe si sofferma su La memoria I Luoghi Le voci I segni nel cuore del Mediterraneo. Un lavoro che ha impegnato studiosi, docenti ed esperti della materia. Hanno collaborato alla realizzazione dello studio Marisa Margherita Responsabile Sportello Linguistico di San Marzano, Anna Paola Liuzzi, Docente dell’Istituto Casalini e Micol Bruni, storica delle Etnie.
Tutto il lavoro complessivo rientra in un Progetto che riguarda la valorizzazione del patrimonio antropologico, etnico e letterario delle Minoranze etnico – linguistiche di Puglia, al quale lavora il Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo – Soprintendenza Archeologica Belle Arti Paesaggio per le Province di Brindisi Lecce e Taranto. Dopo la Cartella riferita al mondo Italo – Albanese sono programmate e in fase di
studio altre due Cartelle. Una riguardante la Grecia Salentina e l’altra interesserà la cultura Franco – provenzale in collaborazione con l’Università di Teramo e di Napoli.
Gli Italo – Albanesi sono presenti in sette Regioni dell’Italia e sono estesi in dodici Province.
“Il percorso che si è voluto tracciare, sostiene Pierfranco Bruni, attraverso i luoghi, la memoria, i segni, le voci è un abitare la cultura Arbereshe grazie ad alcuni aspetti che vengono raggruppati in sezioni. Un itinerario piuttosto didattico che cerca di porre all’attenzione la realtà geografica, la storia, la letteratura, l’antropologia, la musica di una civiltà che costituisce, tuttora, un raccordo tra Oriente ed Occidente”.
L’aspetto didattico resta prioritario perché il lavoro stabilisce un dialogo costante con il mondo della scuola sui temi della demoetnoantropologia. Un impegno importante sui beni immateriali che vedrà protagonista la Grecia Salentina , gli Italo – Albanesi nell’area Taranto – Lecce e i Franco Provenzali nel foggiano in una stretta collaborazione tra diversi organismi associativi e Istituti culturali.