“Vogliamo creare una casa comune, aperta, senza gabbie e barriere, in grado di dare una risposta alla voglia di partecipazione dei cittadini, in una fase storica nella quale vince spesso l’astensione elettorale o la scelta di populisimi ed estremismi”. Così il gruppo de La Puglia con Emiliano, il presidente Paolo Pellegrino, il consigliere Giuseppe Turco, l’assessore Alfonso Pisicchio e il capogruppo di Emiliano Sindaco di Puglia, Sabino Zinni, hanno illustrato il “Forum del Civismo Pugliese – Esperienze Territoriali a confronto”, la convention in programma martedì 14 novembre alle ore 16 nell’Hotel Parco dei Principi di Bari.
Tra i promotori del progetto ci sono anche gli assessori e consiglieri regionali eletti in Emiliano Sindaco di Puglia, Leonardo Di Gioia e Antonio Nunziante.
Sul palco sono attesi diversi amministratori pugliesi e di ogni provincia per testimoniare ed illustrare le esperienze amministrative nate dal civismo.
“Questo percorso nasce da oltre due anni – spiega Alfonso Pisicchio – da quando siamo stati eletti in consiglio regionale. Il nostro obiettivo è creare le condizioni per mettere insieme, creare sinergie tra le diverse esperienze civiche che hanno voglia di andare oltre il naturale percorso della singola esperienza amministrativa. Il civismo non è tutto uguale perché se è vero che esiste quello più strumentale e vincolato a singoli egoismi elettorali, è anche vero che esiste un civismo che vuole essere autonomo e partecipare attivamente alla cosa pubblica. E da martedì avvieremo questo percorso aperto, libero, senza pregiudizi o preconcetti. Il nostro non sarà un luogo chiuso ma aperto, abbiamo invitato tutti a partecipare perché il civismo non ha una definizione né di destra e né di sinistra, ma rappresenta semplicemente il territorio. E questo nostro progetto non nasce assolutamente contro i partiti”.
Per Paolo Pellegrino si tratta di “un momento di grande emozione perché daremo voce ai territori pugliesi”. “Siamo stati eletti, è vero, in liste civiche e abbiamo resistito alla tentazione di immedesimarci nei partiti politici. Il Forum di martedì prossimo non è altro che la logica conclusione di un lungo percorso di analisi e di confronto che porta alla strutturazione del vasto mondo civico, con la possibilità di un’interlocuzione a tutti i livelli istituzionali: dal comunale al regionale. Stiamo creando le reali condizioni per un luogo strutturato, reale per il confronto e la discussione”.
“Siamo partiti – aggiunge Sabino Zinni – da un dato paradossale: c’è dal basso una pressante richiesta di partecipazione ma che non trova un’adeguata offerta politica. E ce lo dicono anche le recenti elezioni regionali dove spesso il primo partito è stato l’astensione. Solitamente quando si parla di politica politicante l’elettorato guarda con disprezzo a queste realtà, ma quando all’elettorato gli si dice che esiste anche una politica che guarda ai problemi del Paese, alla carne viva dei cittadini, si palesa un interesse alla cosa pubblica. Interesse che noi vogliamo intercettare dando la possibilità a tutte le realtà civiche della Puglia di mettersi in rete per colmare il vuoto lasciato dalla politica di oggi e spesso occupato dall’antipolitica e dai populismi”.
“I partiti tradizionali – spiega Turco – sono spesso chiusi a riccio scatendando un rifiuto nelle singole comunità o la scelta di altre forze più estreme. Si pensi a ciò che è successo alle elezioni di Ostia. Noi vogliamo quindi creare una casa comune, un agglomerato di tante comunità ed esperienze che dimostri che esiste un civismo nuovo, più strutturato, che non alza barriere ma che si apre alle esigenze dei cittadini e dei territori. La nostra, sia chiaro, è una scelta totalmente autonoma, non siamo stati tirati per la giacchetta”.
E alla domanda se l’iniziativa sia legata alle prossime Politiche i quattro consiglieri spiegano: “Certo, questa coincidenza temporale potrebbe dare adito a qualche sospetto, ma in realtà nulla è stato precostituito a tavolino. In questo progetto non c’è alcun organigramma, non ci sono segretari, non ci sono dirigenti. Vogliamo solo dialogare e capire dove ci porta questo percorso nato, lo ribadiamo, due anni fa”.
“La nostra matrice – conclude Zinni – è chiaramente di centrosinistra ma questo non costituisce un limite di accesso. Non chiederemo esami del Dna o carte di identità. Il nostro progetto nasce solo con uno spirito aggregativo”.