Dopo l’intensa giornata di incontri del 22 aprile, la rassegna di poesia abitata di Taranto torna dal 13 al 14 maggio con un secondo ciclo di incontri e azioni tra la foce del fiume Galeso e la Città Vecchia.

Gli appuntamenti, sostenuti e animati da numerose realtà indipendenti tarantine, sono dedicati quest’anno al poeta Pasquale Pinto e ospitano poeti, scrittori, artigiani, attivisti sociali, editori, fotografi e attori, tra i quali: Franco Arminio, Silvana Kuhtz, Andrea Semplici, Alessandra Battaglia, Amalia Franco.

La stimolante apertura di aprile ha esplorato i luoghi toccati dalla rassegna con diverse attività, tra cui un intervento diffuso di arte pubblica sulle strutture che circondano la foce del fiume Galeso, seguito da momenti conviviali, dibattiti e il reading di saluto al sole “Marine litter reading”, a cura di Andrea Cati a cui hanno preso parte i poeti del progetto Interno Poesia.

Parlate di luce di aprile si è conclusa nella Città Vecchia di Taranto, dove alle ore 21.00, presso la Chiesa S. Andrea degli Armeni, ha preso vita l’intenso reading audiopoetico “Mi è cara la terra”, di Francesca Greco, che ha visto anche la partecipazione del musicista Mino Notaristefano e il contributo del collettivo di artigiane “Ammostro”, curatrici dell’allestimento dello spazio: una rete di fili azzurri, un “cielo leggero” tessuto tra le mura antiche della chiesa.

Nata nel 2012, Parlate di luce si presenta oggi in una veste inedita, rinunciando al conteggio delle edizioni per diventare un laboratorio stabile che pensa ed agisce suoi luoghi della città.

Un laboratorio aperto a tutti che mette insieme piccole e grandi forze, cittadini, ricercatori, attivisti sociali e associazioni per dare vita ad una frequentazione spontanea e virtuosa degli spazi cittadini cosiddetti “irregolari” e sovvertirne l’immaginario attraverso una serie di azioni continuative.

Nel corso di questi anni è stata sempre alta l’attenzione che gli osservatori del sistema culturale pugliese hanno riservato all’esperienza della rassegna.

Nel 2012, nel rapporto “Il mondo del libro in Puglia”, l’Osservatorio Culturale Puglia – Pop aveva censito “Parlate di luce. Rassegna di poesia abitata” come unico Festival di letteratura in provincia di Taranto. Da quest’anno la rassegna è inserita nel progetto “Puglia Letteraria”, un database di pubblico accesso dedicato alle realtà del territorio pugliese che si occupano di produzione, diffusione e promozione della cultura letteraria; l’archivio, sviluppato dal Dipartimento di Studi Umanistici (DISUM) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è raggiungibile all’indirizzo www.puglialetteraria.it.

Il tema assegnato agli incontri di quest’anno è quello del “Rifugio”, inserito in una ricerca che intende connettere il tratto interiore e il tratto esteriore che questa parola può dipanare, schiudendo innumerevoli domande sul mondo che ci circonda e che viviamo. “È rifugio il luogo dove le nostre paure si denudano. È la vetta più aguzza del monte, è un’isola al riparo, è un porto. È rifugio l’offrire, il dare, il fare. È rifugio il piccolo nido provvisorio per viandanti, per il migrare delle rondini e dei barconi. È rifugio una barca che trasporta lontano dalla guerra. È un’infanzia, un ritorno. È rifugio ricucire l’esilio. È rifugio la ribellione. È custodire.”

Gli incontri del 13 e 14 maggio si pongono in continuità con quanto già avvenuto.

Nella giornata del 13 saranno accolte diverse iniziative. A partire dalle ore 10.00, con il “raduno al bosco”, gli street-artist riprenderanno l’azione di piccoli interventi diffusi sulle strutture in abbandono che circondano la foce del fiume Galeso. Seguiranno momenti conviviali, con un pic-nic comunitario, di dibattito ed esplorazione dei luoghi, mentre, dalle ore 16.00, sempre presso la foce del fiume Galeso, si susseguiranno la performance di Alessandra Battaglia e “Marine litter reading”, a cura di Andrea Cati, in cui si alterneranno i pensamenti e le letture dei poeti di Interno Poesia.

In serata, nella Città Vecchia di Taranto, a partire dalle ore 19.30, presso la Chiesa S. Andrea degli Armeni, la performance di Iula Marzulli aprirà al pubblico la mostra “Rivoli di fiori”, di Jara Marzulli; la giornata si concluderà, a partire dalle 21:00, con i pensamenti e le letture di Silvana Kuhtz e Andrea Semplici.

Domenica 14 maggio si chiuderanno i lavori, sempre a partire dalle ore 10.00, dell’intervento d’arte pubblica presso la foce del fiume, che ospiterà ancora attività di esplorazione delle aeree circostanti, attorno ai resti della stazione Nasisi.

A partire dalle 18.00, le attività si sposteranno in Città Vecchia, in piazza San Francesco, con “Quattrolamie – cronache dai panorami”, un’osservazione della città dall’alto – dalle terrazze dell’isola – a cura dell’Archeoclub di Carosino (Ta), seguito dall’apparizione domestica dell’attrice Amalia Franco che andrà in scena presso la casa museo di Calogero Cangialosi. Il ciclo di incontri si concluderà presso la Chiesa S. Andrea Armeni con i pensamenti e le letture di Franco Arminio, tratti dal suo ultimo libro di poesie “Cedi la strada agli alberi”.

“Parlate di luce. Rassegna di poesia abitata – Rifugio -” è un progetto condiviso da: Associazione Lab-Lib, Ammostro, Interno Poesia, Domus Armenorum, Le Sciaje, tarantovecchia.org, Labuat, Fà-tu, Poiesis Editrice, Poesia in Azione, Archeoclub di Carosino e dei territori del Mesochorum, L’A 50 millimetri.

Dettagli del programma sono disponibili su: https://www.facebook.com/events/398479727217796/

Informazioni:
mail: lablib.parlatediluce@gmail.com
tel: 3381460904