Nel lontanissimo 626 i Persiani invasero Costantinopoli, ma i cristiani respinsero il nemico affidandosi alla Vergine. Nacque così il culto della Madonna che ancora oggi porta il nome della capitale bizantina.
Di segno totalmente opposto sarà, invece, l’invasione della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli programmata a Manduria domenica 7 maggio. Per il quarto anno consecutivo, infatti, la locale associazione Vento Refolo organizza nella città messapica un raid, culturale e pacifico, nell’ambito dell’iniziativa internazionale denominata “Invasioni Digitali”. L’intento è quello di coinvolgere quanta più gente possibile nella riscoperta di un bene culturale del territorio, facendo leva sulla disponibilità degli ‘invaders’ a testimoniare l’esperienza, attraverso scatti fotografici, selfie, post o qualsiasi altro metodo di condivisione sui social
network.
Tra le chiese barocche più belle della città di Manduria, quella dedicata a Santa Maria di Costantinopoli, attigua all’ex Convento degli Agostiniani, fu parrocchia succursale della Chiesa Matrice sino al 1928, quando divenne parrocchia autonoma, dando compimento così alla volontà della
benefattrice Marianna Giannuzzi, che nel suo testamento del 1795 aveva espresso il desiderio di istituire una seconda parrocchia, mettendo a disposizione per questo le rendite del proprio patrimonio. Tra le bellezze della chiesa, il fastoso altare maggiore e la mirabile statua in pietra della
Madonna di Costantinopoli, datata 1725.
Chiunque potrà partecipare all’invasione digitale della chiesa, liberamente e in forma gratuita. Per dare modo all’organizzazione di contare l’”esercito” di Manduria, è comunque preferibile effettuare una piccola prenotazione sul sito Invasionidigitali.it. Basterà cercare nel calendario la data del 7 maggio e l’evento di Manduria, a cui iscrivere il proprio nome.
La visita guidata della chiesa sarà condotta dalle guide professionali di Vento Refolo, tutte accreditate presso la Regione Puglia. Il raduno degli invasori è fissato alle ore 17.00, in piazza Garibaldi. Questi gli hashtag per il racconto social: #santamariamanduria #invasionidigitali.