Taranto, la città cancellata e riscritta più volte, tra teatro e cinema del reale. Per il cartellone “Periferie”, rassegna di teatro, sabato 4 marzo, alle ore 21 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Vita amore morte e rivoluzione”, uno spettacolo documentario di e con Paola Di Mitri,
creazione cinematografica Davide Crudetti, con la partecipazione in video di Ida Palmisano, Tonino Lombardi, Maria Bani e le voci di Raffaele Cataldi, Chiara Petillo, Donato Caramia, Virginia Rondinelli, Margherita Calderazzi, Cataldo Cantore, musiche originali Gaspare Sammartano, progettazione e realizzazione scene Paola Villani, luci Raffaella Vitiello, suono Hubert Westkemper, materiale d’archivio famiglia Di Mitri, tecnici Martin Emanuel Palma e Alessio Troya, produzione Cranpi | A.M.A. Factory, in collaborazione con ZaLab e Artinvita, con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana, TRAC_Teatri di Residenza Artistica Contemporanea – Crest e Teatro delle Forche.
Lo spettacolo di Paola Di Mitri
Torna finalmente in veste di spettacolo finito il percorso di ricerca e di narrazione della nostra città avviato da Paola Di Mitri ed ospitato più volte come residenza artistica all’Auditorium TaTÀ. Il Crest lo accoglie con la stessa gioia per una nascita, perché non tutti i progetti e i percorsi di idee e di lavoro delle cosiddette residenze d’artista arrivano a realizzare davvero una produzione. Occorrono buone idee, forti motivazioni, tanta caparbietà, lucidità di pensiero artistico, professionalità, tutte qualità assolutamente presenti in buone dosi nella giovane regista, autrice e attrice pugliese.
Lo spettacolo intreccia la narrazione teatrale al linguaggio cinematografico. Muovendosi in una cartografia intima fatta di ricordi, filmini di famiglia e vecchie fotografie, Paola Di Mitri ricostruisce la sua storia familiare per trovare risposta ad una ferita personale che si sovrappone e si perde nelle cartografie di chi abita oggi Taranto e documentando il ritorno nella sua città dell’infanzia e delle feste.
Con l’aiuto dei supporti digitali presenti sulla scena e a seguito di un’inchiesta sul campo accompagnata da azioni partecipative, la storia personale lascia spazio alla dimensione collettiva per ridisegnare una geografia emotiva, sensoriale, storica e urbanistica di Taranto. Una città cancellata e riscritta più volte, pensata per essere volano del Sud, ma che da sempre non è che campo di battaglia operaio, sfruttamento della forza lavoro, disastro ambientale, emergenza sanitaria, simbolo di una situazione meridionale mai risolta. Taranto si fa icona delle contraddizioni della società contemporanea dove gli interessi, la rabbia, la speranza e le preoccupazioni si confondono, mozzando il fiato alla rivoluzione.
“Vita amore morte e rivoluzione” è un progetto pensato mettendo assieme due linguaggi e pratiche differenti: le arti sceniche e le tecniche cinematografiche. La sinergia di questi due linguaggi dà vita a un teatro documentario in grado di mettere al centro della ricerca la possibilità di narrare grazie a un metodo di creazione partecipativa.
Scenicamente si indagano le potenzialità dell’utilizzo di una telecamera, di uno smartphone, di uno schermo, di supporti audiovisivi e di come questi dispositivi influenzano la costruzione di una drammaturgia contemporanea e lo sviluppo di un racconto teatrale. Durata 60’. Biglietto 12 euro, ridotto 10 euro (under 30 e over 65). Info e prenotazioni al numero 366.3473430 attivo anche WhatsApp.
Note bio Paola Di Mitri
Regista, autrice e performer di cinema e teatro documentario. I suoi lavori partono dalla raccolta, lo studio e il riuso di materiali d’archivio familiare e si occupano di tematiche a sfondo sociale e politico. Tra le sue regie teatrali “Il Paradiso degli idioti” (2015), “Human Animal” (2017) e “Libya. Back Home” (2019). Nel 2021 esce il suo primo film documentario “Tutti i nostri affanni”, di cui firma la regia e la scrittura insieme a Davide Crudetti, filmmaker romano che affianca anche come autrice in “Qui non c’è niente di speciale” e come autrice e interprete in “Comunisti”, docufilm prodotti nel 2022.
Dopo l’anteprima nazionale del 3 luglio al Festival AstiTeatro, il 18 e il 19 novembre debutta al Romaeuropa Festival 2022 il suo nuovo spettacolo di teatro documentario “Vita amore morte e rivoluzione” (progetto vincitore bando “Art~Waves. Per la creatività, dall’idea alla scena” della Fondazione Compagnia San Paolo e premio giuria popolare e menzione speciale del Premio Tuttoteatro.com 2020 alle arti sceniche “Dante Cappelletti”).
Davide Crudetti. Regista di documentari e formatore di video partecipativo. Laureato in Dams all’Università di Bologna, nel 2015 frequenta il corso base di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dal 2012 al 2014 lavora come aiuto regia al Cine sin Autor, casa di produzione di Madrid. Nel 2016 realizza il suo primo lungometraggio documentario “Mingong”. Con Paola Di Mitri dirige nel 2021 il film documentario di cinema partecipativo “Tutti i nostri affanni”. Nello stesso anno vince il premio Zavattini con il progetto di cortometraggio “Comunisti”. Nel 2022 esce il docufilm “Qui non c’è niente di speciale”, scritto con Paola Di Mitri. È socio presidente di ZaLab, laboratorio culturale che opera per la produzione e distribuzione di cinema libero, indipendente e sociale.
Servizio di biglietteria
prenotazioni fino al giorno antecedente lo spettacolo esclusivamente al numero 366.3473430 attivo anche WhatsApp e acquisto ticket direttamente alla biglietteria nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì (ore 10-13 e 15-18).
parliamone | dopo lo spettacolo, nel foyer, la Compagnia incontra il pubblico. Modera la giornalista Marina Luzzi, direttrice di Radio Cittadella.
Il cartellone “Periferie” – dodicesima edizione – è realizzato dal Crest. Con il sostegno di Regione Puglia, Provincia e Comune di Taranto.