Baracca e burattini. In arrivo la chicca di fine anno del Crest e dell’assessore alla Cultura, Fabiano Marti, per piccoli e grandi, tout public per dirla alla francese, ovvero l’ultracentenaria Famiglia d’Arte Ferraiolo di Salerno, all’interno del progetto “E ti vengo a cercare… anche a Natale”.
Dal 27 dicembre al primo gennaio 2023, nel Borgo di Taranto (in via Mignogna, tra corso Umberto e piazza Immacolata), tre repliche al giorno (una al mattino alle ore 11, due al pomeriggio alle ore 17 ed alle ore 18,30), tranne sabato 31 dicembre (solo la replica mattutina) e domenica primo gennaio (solo le due repliche pomeridiane). D’intesa e con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Taranto e della Regione Puglia. Accesso libero.
Un’occasione straordinaria per vedere all’opera i Ferraiolo, tra i maggiori esponenti dell’antica arte dei burattini a guanto di tradizione campana nonché Maestri riconosciuti, in Europa e non solo, per il loro repertorio che adatta al teatro di figura e di animazione testi scelti della grande commedia tradizionale napoletana. Genialità dell’arte e arte della genialità. Ed è quello che fa Adriano Ferraiolo ogni qualvolta si chiude dentro quella scatola magica che tutti chiamiamo “il teatrino dei burattini”.
Gli eventi della Ferraiolo Adriano & Figli hanno inizio con una breve conoscenza dell’arte del burattinaio in cui vengono spiegate in generale le tecniche e la differenza che passa tra queste e quelle impiegate dalle alle altre arti dell’ambito popolare diverse per natura e origine (marionette, guarattelle, pupi, fantocci, …) e con la presentazione della commedia da rappresentare. Ciò detto, s’apre sipario, e comincia lo spettacolo.
Ma quali commedie proporrà Adriano Ferraiolo nella “seigiorni” tarantina? Il Maestro tiene in serbo per sé la sorpresa, o quasi: “L’eroe di tutte le nostre commedie è Pulcinella. Compare in tutti i nostri copioni e negli oltre cento titoli di spettacoli che abbiamo in repertorio”. Di sicuro, avrà scelto testi molto divertenti e particolarmente amati dal pubblico. Pensiamo gli atti unici “Pulcinella e don Gennaro pittori di un morto vivo”, “Pulcinella mago per amore”, “Pulcinella nel bosco incantato” e “Una camera fittata a tre”, per nominare solo quattro titoli di un catalogo che definire ampio è riduttivo.
La compagnia dei burattini
Teatro Nazionale dei Burattini di Adriano Ferraiolo. La tradizione della famiglia Ferraiolo, nell’antica arte dei burattini, risale ai primi del ‘900 quando Pasquale Ferraiolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio. Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito, considerato dalla critica il più grande Pulcinella di tutti i tempi, Pasquale Ferraiolo si cimentò nella messa in scena di commedie tipiche del teatro Classico Napoletano proponendole con il suo Popolare “teatrino di Burattini”.
A lui seguirono i due figli Salvatore e Francesco, ed a loro i figli di Francesco, Pasquale, Vittorio ed Adriano, continuando a mietere successi avvalendosi di tecniche teatrali sempre all’avanguardia. La scomparsa di Vittorio e di Pasquale ha lasciato ad Adriano il compito di continuare una tradizione che già vede nei figli dei tre fratelli, tutti attualmente impegnati in questa attività, gli eredi naturali destinati a perpetuare l’arte negli anni a venire.