Doveva essere una piazza a picco sul mare, aperta a bambini e famiglie, il tetto dell’ex palestra della scuola Galileo Galilei, in vico Carducci. Così era stata pensata originariamente ma non avvenne mai. Da venerdì scorso questo spazio pubblico ha ripreso ad animarsi, grazie a “Rooftops EP03” – Bodies As Infrastructures – Corpi come Infrastrutture, festival di design ed arte contemporanea sui tetti di Città vecchia, promosso dall’associazione di architetti e designer locali “Post Disaster”, collettivo vincitore del premio “Creative Living Lab-III edizione, promosso dalla direzione generale “Creatività contemporanea” del Mibact.
Qualche centinaio di curiosi e appassionati ha animato il tetto/piazza nel weekend, per partecipare alla performance sonora di Canti Magnetici e a quella più intimista dell’artista colombiano Juan Sandoval, con la cottura di manufatti in argilla nel forno temporaneo e le letture sul tema del fuoco intorno al forno, durante la notte.
I prossimi due appuntamenti sono curati da Studioconcreto, un collettivo che lavora sull’arte contemporanea nel leccese.
Al centro la comunità di Città vecchia, anche grazie alla collaborazione di Post Disaster con l’associazione ETS Symbolum, che si occupa di dare nuove opportunità ai ragazzi di Taranto vecchia.
Mercoledì 18 maggio il tetto dell’ex palestra dell’istituto comprensivo Galileo Galilei si trasformerà in un playground, per un torneo di street soccer diverso dai soliti. La performance sarà dell’artista salentino Gianni D’Urso, vincitore nel 2017 del premio Zucchelli (Bologna). Precarietà, sogno, fallimento e gioco, sono parole chiave nella sua ricerca. A Taranto proporrà “Unica fede”, ispirata al gioco del calcio in strada, una delle attività più amate dai ragazzi di tutte le periferie del mondo.
«Insieme a Studioconcreto – spiega Peppe Frisino, di Post Disaster – abbiamo deciso di invitare Gianni D’Urso, artista promettente under 35, per lavorare sul gioco puro, quello dei bambini che montano delle porte in ferro e qualche pietra per giocare nelle piazzette tra i vicoli. La particolarità della performance saranno proprio delle sue sculture, che diventeranno parte integrante del gioco ma non vogliamo svelare come. Il calcio, con un torneo tre contro tre per ragazzi tra i 16 e i 25 anni, sarà il pretesto, grazie all’associazione Symbolum, nostra partner, perché ci sia una vera e propria festa di comunità sul tetto».
Per l’altro appuntamento arriverà a Taranto Mara Oscar Cassiani, un’artista visiva di fama nazionale, che lavora con il corpo e il movimento. La sua ricerca è incentrata sulla creazione di un immaginario contemporaneo, in cui le nuove grammatiche e i rituali sono mutuati dal mondo di internet, dalle sottoculture, dagli avatars e dall’immaginario del brutal capitalismo.
Il rapporto che intrattiene con il pubblico, in una dimensione allargata – sia live che mediata – viene esplorato, attraverso questi immaginari visivi, in allestimenti performati open space e live streaming. Dopo SpiritXRoma, l’artista si cimenta con la performance “Spirit x Taranto”, momento finale coreografico di due giorni di laboratori di danza, dal 18 al 20 maggio, che si svolgeranno nell’oratorio di san Giuseppe con gli abitanti dell’isola.