Torna anche quest’anno con la sua VII edizione, se pur con qualche mese di ritardo, la mostra d’arte “Mulieribus”. Organizzata in occasione della Giornata internazionale della donna (avrebbe infatti dovuto aver inizio il 7 marzo scorso, ma il lockdown ne ha impedito inaugurazione e svolgimento) e ideata dal professor Oronzo Mastro, potrà ora essere finalmente inaugurata giovedì 9 luglio alle ore 19:00 nell’atelier della “Bottega Mastro”, in via Messapia n°42 a Grottaglie (TA).
Il manifesto della VII edizione della collettiva dedicata al mondo femminile ritrae “Amore e Psiche” in un dipinto dell’artista francese Francois Gérard. Storia d’amore narrata da Apuleio ne “Le Metamorfosi”, è un’allegoria metafisica in cui la giovane e bella Psiche personifica l’animo umano che si rapporta alla passione travolgente rappresentata dal dio Amore (Cupido per i latini, Eros per i greci). Una passione che dovrebbe portare felicità e serenità nella vita di una coppia, ma che troppo spesso, invece, è avvelenata dalla cultura del dominio e della violenza.
Il virus del femminicidio
“Certo che questo virus continua ad essere veramente terribile – dice l’ideatore della mostra, Oronzo Mastro -, le vittime aumentano di giorno in giorno. È ormai una vera e propria pandemia… Un momento, non fraintendetemi, non mi riferisco al coronavirus, sto parlando di un virus che ha un brutto nome, si chiama femminicidio. Diventa sempre più virulento, più crudele, più implacabile. Per il coronavirus, si spera che in tempi brevi si potrà trovare un vaccino, per il femminicidio pare proprio che non ci sia speranza. E, purtroppo, durante il lockdown, la situazione è peggiorata. Qualcuno si chiede a cosa serva chiamarlo femminicidio, se la parola omicidio comprende già i morti di tutti i sessi. Per spiegarlo faccio mie le parole della scrittrice Michela Murgia: “No, la parola femminicidio non indica il sesso della morta. Indica il motivo per cui è stata uccisa. Una donna uccisa durante una rapina non è un femminicidio. Sono femminicidi le donne uccise perché si rifiutavano di comportarsi secondo le aspettative che gli uomini hanno delle donne. Dire omicidio ci dice solo che qualcuno è morto. Dire femminicidio ci dice anche il perché!”
Un momento di riflessione
“Ogni anno – continua Mastro -, inaugurando Mulieribus, formuliamo l’augurio che la mattanza abbia termine. Invece, l’anno successivo è ancor peggiore del precedente. La collettiva vuole essere Sì un omaggio all’universo femminile, con le sue problematiche, le sue conquiste, il suo fascino, il suo fondamentale ruolo nell’ambito famigliare e in quello del mondo del lavoro. Ma continua ad essere soprattutto un momento di riflessione per ricordare tutte quelle donne uccise per mano di un uomo”.
Gli artisti
Saranno quarantanove gli artisti provenienti da tutta Italia, che esporranno i loro lavori, suddivisi fra opere pittoriche, fotografiche, scultoree e ceramiche: A21/Nego, Akis (Ingrid Kuris), Maria Arces, Claudio Ardizio, Paolo Borile, Barbara Bovio, Cinzia Brena, Alfredo Caldiron, Maria G. Campagnolo, Eugenio Cerrato, GP Colombo, Elisa Comotti, Imelde D’Addario, Federica De Icco, Fiorella De Luca, Vincenzo De Filippis, Vittorio Di Leva, Tommy Ducale, Exos/Pespi, Rosalba Ferilli, Giuseppe Formuso, Annamaria Gerlone, Giannina Gobatto, Rita Intermite, Nino Landolina, Stefania Maggiulli Alfieri, Antonio Mannara, Rosy Mantovani, Sandra Marcalli, Gaspare Mastro, Marcello Mastro, Oronzo Mastro, Pionono Mazza, Enrico Meo, Stefania Miele, Flavia Neglia, Gennaro Orazio, Sara Pala, Michele Pisati, Alessandra Poggi, Laura Polli Fontana, Maria Rosaria Quaranta, Tina Quaranta, Gabriella Rodia, Fausta Roussier Fusco, Mauro Roussier Fusco, Renata Saltarin, Eduardo Spagnulo, Lidia Tangianu.
La mostra
Durante la serata d’inaugurazione, a descrivere le opere in mostra nell’atelier, sarà la professoressa Vincenza Musardo Talò, storico e critico d’arte. Come ogni anno, oltre ad ospitare le opere di artisti conosciuti a livello nazionale ed internazionali, la collettiva sarà anche un’occasione per scoprire nuovi talenti artistici. Giovedì 16 luglio, alle ore 19:00, associazioni, società e singoli cittadini, uniti dall’amore per l’arte e dalla sensibilità nei confronti dell’argomento centrale della mostra, consegneranno una targa di gradimento ad alcuni artisti che espongono le loro opere. Nel rispetto delle norme vigenti in materia di Covid19, come per l’inaugurazione e per le iniziative in calendario, si potrà visitare la mostra “Mulieribus – VII edizione”, da giovedì 9 luglio a giovedì 23 luglio, ogni giorno dalle ore 19:00 alle ore 21:00. L’ingresso alla mostra è gratuito. Sponsor dell’evento: “Giuseppe Quaranta – forniture per ceramisti”, “Fatamorgana Beach” e laboratorio teatrale “Teatrando”.