Ecco gli eventi in programma per martedì 7 maggio, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Cataldo:
Martedì 7, in basilica, alle ore 19, presentazione del quarto quaderno “Fragmenta” su “Taranto: le cappelle perdute della cattedrale di Taranto”, di Vittorio De Marco, edito da Mandese, con interventi del coro del liceo musicale Archita diretto da Maria Antonietta Carola. Dal 2 al 7, giornata cataldiana della scuola, la cui macro traccia sarà “San Cataldo pellegrino”, in cui partendo dai riferimenti iconografici bizantini della cripta della cattedrale e dall’immagine del santo su una colonna della basilica di Betlemme, gli studenti dovranno immaginare il percorso di un Cataldo del XXI secolo che compie lo stesso viaggio animato dalla medesima fede che guidò il nostro Patrono. Martedì 7, alle ore 9.30, all’Orfeo, l’ex calciatore nerazzurro presenterà il suo libro “Javier Zanetti: Vincere ma non solo”.
FRAGMENTA
Basilica Cattedrale – ORE 19.00. : TARANTO: LE CAPPELLE PERDUTE DELLA CATTEDRALE DI TARANTO Di Vittorio De Marco. Edizione Mandese. Tavole illustrative di Nicola Sammarco
Intervengono
L’autore: Vittorio De Marco
L’editore: Antonio Mandese
Il curatore: Emanuele Ferro
Coordina: Nicla Pastore
Conclude l’arcivescovo Metropolita di Taranto S.E.REV.MA MONS. FILIPPO SANTORO
Nel corso della serata vi sarà il conferimento delle Croci di san Cataldo ai sostenitori della Basilica Cattedrale e la premiazione della Giornata Cataldiana della Scuola. Interventi musicali affidati al Coro del Liceo Musicale ‘Archita’ di Taranto diretto dalla prof.ssa Maria Antonietta Carola. Fragmenta è una collana a cura di Emanuele Ferro e Vittorio De Marco, di Mandese Editore. La Cattedrale di Taranto custodisce una serie di tesori che lentamente e con una meticolosa opera di studio e di ristrutturazione, si aprono agli occhi del visitatore.
Il centro della fede cristiana, nel cuore della città vecchia rappresenta un’ancora per la cultura di tutto il territorio, con le sue forme complesse, le sue altezze vertiginose ha veleggiato nei secoli per giungere fino a noi con una rinnovata speranza di ritrovarsi centro di una comunità che riscopre dopo quasi cinquant’anni il proprio centro storico; ma la Cattedrale ancorata in un porto sicuro dell’isola è li che aspetta tutti: visitatori, curiosi, fedeli, con aria dimessa pronta ad offrire sprazzi maestosi del suo splendore, a donare la bellezza dei suoi coni di luce, a raccontare la storia della città con sapienza antica.
La riscoperta di questo spazio prende voce, dopo aver riguadagnato materialmente nuova vita, grazie alla collana “Fragmenta” curata da mons. Emanuele Ferro, parroco della Cattedrale e direttore di Nuovo Dialogo, dal prof. Vittorio De Marco, docente universitario, e pubblicata da Mandese Editore. I prime tre volumi hanno riguardato L’opera del Santo attraverso l’iconografia sacra in Cattedrale, Un Tesoro svelato: colonne e capitelli della Cattedrale, La cripta della Cattedrale di Taranto. Il quarto numero tenta una ricostruzione di quello che non c’è più, di ciò di cui si ha una flebile testimonianza, ovvero Taranto: le cappelle perdute della Cattedrale.
Fino agli anni 50 nella nostra cattedrale sussistevano 16 cappelle che si aprivano alle sulle navate laterali. 15 furono abbattute nell’intento di far riemergere lo stile romanico originario della chiesa. Oggi tutto quello che a noi sembra discutibile allora passò quasi inosservato. Vi fu una dispersione di suppellettili ed opere oltre che la conseguente visiva damnatio memoriae di secoli di storia, di arte e di fede. Questo quarto numero di Fragmenta scritto da Vittorio De Marco, ci aiuta ad immaginare com’erano queste piccole cappelle anche attraverso il piglio artistico e il tratto magistrale di Nicola Sammarco. «Siamo entrati ed usciti da sedici cappelle laterali, da due ai piedicroce e dalle porte situate a settentrione e mezzogiorno. Abbiamo intravisto prelati illustri, canonici, beneficiati, verbalisti, notai, nobili, patrizi e semplici devoti. Ci siamo soffermati a guardare altari, sepolture, dipinti, statue e sacre suppellettili. Abbiamo percepito momenti di abbandono e momenti di ripresa di queste cappelle che hanno attraversato il “mare oceano” di quattro secoli circa della storia della nostra cattedrale, per affondare alla fine di fronte ad una discutibile “ideologia” artistica del secondo dopoguerra, rimanendone superstite una soltanto» (Vittorio De Marco).
JAVIER ZANETTI, VINCERE MA NON SOLO
Martedì 7 maggio, Teatro Orfeo –ore 09.30 JAVIER ZANETTI, VINCERE MA NON SOLO Presentazione del libro edito da Javier Zanetti presenta: VINCERE, MA NON SOLO. CRESCERE NELLA VITA E RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI
Intervistato da Dino Ruta professore di Leadership e Sport Management, SDA Bocconi, Milano. Introduce Mons. Emanuele Ferro Parrocco della Basilica Cattedrale di San Cataldo. Organizzato da Sport4Taranto. Vincere ma non solo è un libro che descrive come una persona talentuosa diventa un campione in virtù di un approccio alla vita sempre positivo, vincente, ma anche gentile, professionale e rispettoso degli altri. Javier conferma la teoria che campioni si diventa con gli allenamenti, ma anche e soprattutto con la consapevolezza dei propri talenti in base al campo di gioco scelto e ad un percorso costante di acquisizione di competenze.
Undici capitoli che esprimono undici modi di essere, tra regole, abitudini, valori e approcci alla vita. L’attenzione ai dettagli, il dialogo alla base del confronto, l’esempio come forma di influenza, la lealtà, la capacità di costruire relazioni, l’approccio al sociale, e così via. Javier è un chiaro esempio di talento che si è costruito autonomamente un percorso di crescita che lo ha portato da Buenos Aires a Milano. Ha capito sin da subito che il talento da solo non è sufficiente e che gli allenamenti, sul campo e sui libri, sono l’unico metodo per vincere. Può crollare il mondo, ma per lui il collettivo è la vera priorità perché nella vita da soli non si va molto lontano.