A-24020 è il numero dell’infamia, della vergogna, dell’annullamento della persona, marchiato brutalmente a fuoco dai nazisti sulla pelle della giovane ebrea Elisa Springer, sopravvissuta ad Auschwitz.
Per cinquant’anni Elisa ha coperto con un cerotto quel numero, per nasconderlo alla curiosità e all’indifferenza di chi non voleva capire il suo immenso dolore, di chi riteneva inverosimile la sua vicenda, giungendo al punto di negarla, di chi, sorridendo ironicamente, girava la testa dall’altra parte, rinnovando il suo dramma e spingendola a rifugiarsi nel suo silenzio. Quel silenzio che Elisa spezzò quando capì che era suo dovere strappare per sempre quel cerotto, che era suo dovere gridare, raccontare al mondo, e ai giovani in particolare, l’orrore di Auschwitz. Tanti sono ancora oggi coloro che preferiscono il cerotto dell’indifferenza e del silenzio al coraggio dell’indignazione e della denuncia di fronte a episodi di razzismo, discriminazione ed intolleranza. Ma quanto pericoloso possa essere girare la testa dall’altra parte, la storia della Shoah ce lo insegna senza mezzi termini!
La celebrazione della Giornata della Memoria, prendendo le mosse dalla vicenda di Elisa Springer, rappresenterà un momento di riflessione su questi temi, più che mai attuali e coinvolgenti.
L’evento, con ingresso libero, voluto dall’Assessore alla Cultura e all’Istruzione, Betty Dubla, è stato organizzato con la collaborazione attiva di alcune associazioni di Grottaglie: Udel, Arci, Epasss e Ciosa. A coordinare la serata sarà il Ciro De Angelis, docente di Storia e Filosofia dell’Università dell’Età Libera.