Sarà presentato il prossimo 20 dicembre presso il Foyer del Teatro “Orfeo” (via Pitagora 78) di Taranto il romanzo della tarantina Alessandra Macchitella dal titolo “Santa” (Les Flaneurs Edizioni).
A dialogare con l’autrice sarà il giornalista Leo Spalluto. L’evento sarà ad ingresso libero con inizio alle ore 18.30.
Santa e Luana sono due gemelle, l’una l’alter ego dell’altra. La prima è una ragazza scaltra, con un corpo da fata, desiderosa di successo; l’altra è una giovane volenterosa, dimessa, disillusa, che prova con fatica a farsi strada nel difficile mondo del giornalismo. A intrecciare le vite delle due donne arriva Paolo, riparatore di oggetti malandati, e di persone. Allora si scopre che niente era come immaginato e che Santa e Luana si portano dentro un grande segreto.
Dalla prefazione a cura di Aldo Cazzullo: “Siamo tutti in debito con Taranto. Una delle città che definiscono l’identità italiana, con due mari, due centri storici, il buco nero dell’Ilva. In particolare mi sento in debito con Taranto io, che non ci ero mai stato, fino a quando non sono venuto a presentare un libro.
E’ stato allora che ho incontrato Alessandra Macchitella. Ricordo che mi fece domande competenti, tutte giuste, davanti a un pubblico attento. Poi ci siamo persi di vista. E’ stata una sorpresa ricevere, qualche giorno fa, le bozze di questo libro, che ho letto d’un fiato e che vi invito a leggere. Ambientato a Taranto.
I romanzi non si raccontano. Si può soltanto indurre il lettore ad aprirli e ad appassionarvisi. Posso dirvi questo, senza svelare il colpo di scena finale, senza togliervi il gusto di inoltrarvi in queste pagine: “Santa” è anche il nome di una delle due protagoniste. La seconda è sua sorella gemella monozigote Luana. Sono l’una l’alter ego dell’altra, ma non sono uguali: la prima è scaltra, avida di successo, con “un corpo da fata”; l’altra è disillusa, dalla vita e dalla passione frustrata per il giornalismo. A intrecciare la vita delle due donne arriva Paolo. Affascinante, ma non all’altezza della situazione; proprio come sono quasi sempre gli uomini.
E adesso mi sento uno che sa come va a finire il film, che conosce il risultato della partita, e muore dalla voglia di rivelarlo (nel tempo della rete si dice “fare spoiler”). Resisto alla tentazione: non lo farò. Ma a questo punto sarete voi a non potere trattenervi, e cominciare a leggere, per non privarvi del vero grande piacere della vita: sapere come vanno a finire le storie. A maggior ragione le storie nate e intrecciate a Taranto”.
Alessandra Macchitella giornalista pubblicista, vincitrice del premio giornalistico Tommaso Francavilla (2017). Ha pubblicato poesie e racconti per antologie a cura di Edit@ (2015, 2017 e 2018). Autrice del saggio “Donne tra le righe. Lettere da una Taranto ottocentesca” (Scorpione Editrice, anno 2014) e del saggio “Sesso e corpo. La colpa di essere donna”, per la “Rivista di Scienze Sociali”, quadrimestrale a carattere scientifico (2013). Autrice di “Inchiostro di Puglia” con il racconto “Il quaderno di Florinda” (Caracò Editore, 2015). Il suo blog: www.chegenerediblog.wordpress.com.