Il libro ricostruisce il pensiero penalistico di Alessandro Baratta, che, negli anni Settanta del Novecento, ha introdotto in Italia la criminologia critica ed ha sviluppato una ancora attuale riflessione sulla reale ed effettiva funzione del carcere: quella di radicare e consolidare carriere criminali.
In Italia, quello di Savoia, è il primo lavoro monografico sul pensiero di Baratta. Un pensiero noto e conosciuto in America Latina, in Spagna e in Germania, ma poco studiato in Italia. A partire dalla metà del secolo scorso, al termine cioè della seconda guerra mondiale, Alessandro Baratta costruirà la sua filosofia critica del diritto penale e la sua criminologia critica a partire dall’uomo considerato nella storicità della sua esistenza materiale. Nella sua opera egli ridefinisce gli spazi della penalità, svela il carattere della selettività del diritto e costruisce un diritto penale che possa liberare coloro sui quali fissa il suo interesse: i detenuti, i migranti, gli emarginati. L’idea di un diritto penale altro è la grande utopia di Baratta: una utopia concreta che rivela il fascino di un pensiero che si impone con grandiosa attualità.
Dopo i saluti del presidente del locale Lions Club, Pierpaolo De Padova, la presentazione del libro sarà introdotta dalla professoressa Sara Tommasi, docente associato in Istituzioni di Diritto Privato presso l’Università del Salento. La professoressa Tommasi ha conosciuto Alessandro Baratta durante la sua permanenza all’Università del Salento, dove ha concluso la sua carriera accademica. Il libro sarà presentato dal professor Raffaele De Giorgi, ordinario di Filosofia del diritto all’Università del Salento, accademico dei Lincei, allievo di Alessandro Baratta.
È previsto il saluto istituzionale del dottor Cosimo Ferri, magistrato, sottosegretario di Stato alla Giustizia, già componente del Consiglio Superiore della Magistratura e responsabile della sezione relativa alla questione carceraria. La serata di presentazione del libro sarà conclusa dall’autore.