Occhi puntati verso il cielo a Nardò. Sabato 21 aprile, dalle ore 16.30 alle 19.30, un turbine di colori invaderà l’Area Mercatale per la “Festa degli aquiloni”: un pomeriggio all’insegna del divertimento e della spensieratezza dove la magia del vento andrà a creare spettacolari acrobazie nell’aria.

I più piccoli avranno un momento particolare a loro dedicato, dove dovranno mettere in campo tutta la loro fantasia e creatività, imparando a costruire un aquilone di ogni forma e dimensione per poi liberarlo in volo, cercando un fazzoletto di cielo libero per farlo fluttuare. Unico ingrediente necessario? La carta dell’uovo di Pasqua. Al resto ci penseranno gli animatori. E ancora, premi e giochi per tutte le età, per garantire il divertimento a grandi e piccini, il tutto in una cornice di gioia e serenità. L’evento, che si avvale del patrocinio del Comune di Nardò, è organizzato da Archeoclub Terra d’Arneo della presidente Antonietta Martignano in collaborazione con il consigliere comunale delegato allo Sport Antonio Tondo, il presidente della consulta dello Sport Tony De Paola e il giornalista Lorenzo Falangone. Ad allietare la festa, ci sarà Chiara Ligorio con i suoi scatti fotografici.

CHI HA INVENTATO L’AQUILONE?

Nessuno potrebbe mai immaginare che la storia di questo oggetto affondi le sue origini nell’antichità, circa duemila anni fa, quando uno scienziato greco di nome Archita di Taranto realizzò una sorta di colomba lignea che roteava nell’aria. In realtà, i primi veri aquiloni sono comparsi in Cina ed erano molto fragili, perché realizzati con canne di bambù, carta o seta. La tradizione invece rimanda tutto al caso, raccontando che un giorno un contadino che si trovava in un campo, vide volargli via il cappello da una raffica di vento. Afferratolo con una cordicella, rimase incantato dall’osservare le evoluzioni dell’oggetto nell’aria, tanto da coinvolgere tutti gli abitanti del villaggio che dettero vita al vero aquilone.